Condizioni per poter discriminare

- ESISTENZA DI POTERE DI MERCATO : l’impresa deve poter fissare il prezzo al di sopra dei costi marginali, altrimenti non potrà riuscire a far pagare a un consumatore più del prezzo del prodotto. Questa condizione esiste su molti mercati;
- L’IMPRESA DEVE CONOSCERE (O INFIERIRE) LA DISPONIBILITÀ DEI CONSUMATORI A PAGARE PER CIASCUNA UNITÀ DEL BENE : è la capacità da parte dell’impresa di isolare i clienti con diversa elasticità della domanda al prezzo. È molto difficile, non avviene quasi mai in maniera perfetta;
- L’IMPRESA DEVE ESSERE IN GRADO DI IMPEDIRE O LIMITARE LA RIVENDITA DA PARTE DI CLIENTI CHE ACQUISTANO A PREZZO BASSO : se l’impresa applica prezzi non uniformi, i consumatori che acquistano ad un prezzo basso possono rivendere a coloro che pagano un prezzo relativamente più alto, rendendo inutile il tentativo di praticare prezzi diversi. L’impresa deve impedire le operazioni di arbitraggio. Se c’è la possibilità di fare arbitraggio tutti fanno gli arbitrageur. Ci sono delle situazione nelle quali la rivendita è impossibile:
* l’oggetto della vendita è un servizio (ad esempio dentista);
* con la vendita si annullano le garanzie : alle volte le imprese per impedire la rivendita stabiliscono delle garanzie che sono nominative, quindi se poi il soggetto che lo ricompra ha problemi con il prodotto, no può far valere la garanzia;
* il produttore adultera i il bene per renderlo inadatto ad altri usi : i prodotti possono essere modificati per impedirne la rivendita;
* ci sono elevati costi di transazione : se per rivendere un prodotto, vado in contro a grossi costi di transazione, non sono indotto a fare la rivendita;
* clausole contrattuali impediscono la rivendita.
Ci sono tre tipi di discriminazione, che si differenziano a seconda delle informazioni che l’impresa ha sulla disponibilità a pagare dei consumatori.