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Milano: bomba contro la questura

17 maggio 1973

Presso la questura di Milano, dove si è appena conclusa la cerimonia per il primo anniversario della morte del commissario Calabresi, una bomba lanciata all'esterno dell'edificio provoca la morte di quattro persone, tre agenti e una passante. L'attentatore è Gianfranco Bertoli, sedicente anarchico, che grida «Viva l'anarchia!» quando lancia la bomba e che anche sul braccio ha tatuata una grande "A". Ma sulla sua appartenenza politica sorgono subito molti dubbi: la bomba è di fabbricazione israeliana e da Israele proviene Bertoli, il quale dichiara agli inquirenti che era sua intenzione uccidere il Ministro dell'Interno Mariano Rumor, presente alla cerimonia. Tuttavia, il Ministro ha già lasciato la Questura quando Bertoli lancia la bomba, che, oltretutto, cade sul lato opposto rispetto al corteo di macchine che fa da scorta a quella di Rumor.

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