La tesi del giorno
Il beauty contest nel mercato delle telecomunicazioni
"Il mercato delle telecomunicazioni è stato oggetto, negli ultimi anni, di profonde innovazioni e di continui interventi legislativi, non solo in Italia ma anche a livello internazionale, volti a riorganizzarne la struttura ed a renderlo più consono alle nuove esigenze degli utenti."
In molti paesi europei l'introduzione di nuove tecnologie nel campo della telefonia mobile, quali l'Umts e Wi-Max, ha visto l'applicazione della procedura del beauty contest per l'assegnazione delle licenze.
La procedura del beauty contest prevede "l'allocazione, in modo efficiente, delle risorse a coloro che le possono utilizzare, attribuendo alle risorse stesse il maggior valore dal punto di vista economico e finanziario: per permettere ciò, è preposta un'apposita commissione, incaricata di verificare la validità dei soggetti, che partecipano all'operazione di allocazione delle risorse, che chiedono l'assegnazione delle stesse, al fine di individuare il soggetto che meglio risponde alle caratteristiche desiderate dal promotore dell'operazione."
Nella sua tesi La concessione delle licenze nel mercato delle telecomunicazioni. Il caso dell'Umts e del Wi-Max il dott. Domenico Di Giampietro analizza il mercato delle licenze nel mercato delle telecomunicazioni concentrandosi in particolare sul processo per l'assegnazione delle licenze per l'Umts e per il Wi-Max, individuando punti caratteristici ed essenziali del procedimento d'asta, del beauty contest e delle differenze tra i due istituti ed esponendo le determinanti della scelta fra le due alternative.
"L'asta si risolve semplicemente nell'allocazione delle licenze presso il soggetto che ha presentato l'offerta migliore dal punto di vista economico e finanziario, a prescindere dalla capacità del soggetto vincitore di rispondere alle esigenze della pubblica autorità che risiedono nella conservazione del carattere competitivo e concorrenziale del mercato e nella tutela del benessere dei consumatori, coerentemente con la tipologia di licenza."
Nell'asta a farla da padrone è quindi la capacità finanziaria delle imprese partecipanti, mentre il beauty contest prevede "una valutazione preventiva da parte di una commissione, nominata solitamente dal soggetto promotore della procedura. Nel caso dell'attribuzione di licenze per il diritto d'uso di determinati beni o servizi, concesse da una pubblica amministrazione, come accade peraltro nel caso dell'assegnazione delle licenze Umts o in quello delle licenze Wi-Max, il beauty contest si imbatte inevitabilmente con le procedure burocratiche, che sempre si incontrano nei procedimenti in cui vi sia la presenza dominante, nell'operazione di allocazione delle licenze stesse, del governo e dell'autorità, formalmente a carattere tecnico, preposta ad assumere la supervisione dell'operazione: il governo è infatti chiamato a predisporre l'operazione, attraverso la nomina della commissione incaricata di valutare i piani tecnici ed economici e finanziari presentati dalle potenziali concorrenti, mentre invece l'autorità preposta, ad esempio l'Agcom in Italia, è chiamata a regolamentare l'operazione nei suoi caratteri più squisitamente tecnici e procedimentali, oltre che, grazie all'esperienza acquisita, vigilare riguardo i comportamenti assunti dai partecipanti, anche successivamente all'acquisizione delle licenze."
"In via generale, non si può asserire che l'asta sia migliore del beauty contest e viceversa: nessuno dei due metodi, infatti, può considerarsi sempre valido in ogni circostanza. La scelta dipende dalle informazioni che si riescono a possedere in relazione al mercato. [...] La differenza tra aste e beauty contest non è così marcata come può a prima vista sembrare. Anche ai partecipanti alle aste è talvolta richiesto di possedere un insieme di caratteristiche tecniche e finanziarie; inoltre, anche nelle licitazioni private può essere previsto l'utilizzo di criteri basati sul prezzo, anziché solo su altre caratteristiche. La differenza principale tra questi due metodi risiede piuttosto nell'enfasi data al prezzo: in un'asta le offerte competitive sono cruciali, mentre ciò non è necessariamente vero in un beauty contest."