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La tesi del giorno

Rock: generazioni a confronto

Rock: generazioni a confrontoAdriano Celentano torna sul palco dopo diciott'anni all'Arena di Verona con un concerto-evento intitolato Rock Economy in diretta tv conquistando nuovamente il pubblico italiano. Il ritorno del molleggiato dimostra che la musica rock non è semplicemente popolare, ma riesce a coinvolgere il pubblico di ogni età: si tratta di un revival che unisce giovani e non, tanto da essere considerato un fenomeno sociale dinamico e riflessivo, un connubio tra arte e merce.

Il dott. Stefano Bossi, autore della tesi in Sociologia della Comunicazione dal titolo "Il revival rock tra arte e consumo", analizza la componente commerciale e artistica del fenomeno rock attraverso un'analisi generazionale effettuata attraverso la conduzione di una serie di interviste. Oltre ad approfondire la sociologia dell'arte e la ratio della vendibilità della musica come prodotto dell'industria culturale, Stefano si sofferma sulle caratteristiche del concerto e sul confronto tra baby boomeers e baby busters.

"La musica, che nasce come arte spontanea, perde parte della sua genuinità in favore dell’industria della riproducibilità e con l’avvento del disco anche l’esibizione dal vivo ha subito un processo di mercificazione che ruota intorno alle vendite dei prodotti musicali. Difatti, il concerto rock è divenuto una forma di promozione discografica inserito all’interno di una campagna pubblicitaria, in cui la vendita dei dischi sta al termine del processo e non all’inizio (Firth, 1978). Oltretutto, i fruitori, che sono abituati ad ascoltare i prodotti musicali perfezionati dalle tecnologie di registrazione, vogliono assistere a concerti aventi la stessa qualità sonora dei dischi. Questo significa che anche nella situazione dal vivo i gruppi devono utilizzare tecnologie sofisticate gestite da tecnici competenti."

La generazione dei baby boomeers è composta dai giovani degli anni Sessanta che hanno vissuto in prima persona avvenimenti politici, sociali e culturali che hanno segnato profondamente la società moderna: "La prima generazione citata è segnata da un anno epico, il 1969, di cui ricordiamo alcuni avvenimenti importanti: l’elezione di Richard Nixon a Presidente degli Stati Uniti (20 gennaio); il più pesante bombardamento sul Vietnam (24 aprile); la morte di Brian Jones fondatore dei Rolling Stones, che significa la prima morte di una grande star del rock (3 luglio); la proiezione del film Easy Rider (10 luglio); l’impresa di Neil Armstrong, il primo umano che mette piede sulla Luna (20 luglio); gli omicidi della setta di Charles Manson (9-10 agosto); e, per ciò che concerne la storia del rock, il più importante rock festival della storia, organizzato nella fattoria di Max Yasgur, a Bethel, nei pressi di Woodstock, 160 chilometri a nord-ovest di New York, durato tre giorni consecutivi (15,16,17 agosto)."

Al contrario, i baby busters sono invece i ragazzi che "…hanno respirato le sensazioni di quello del ’69 attraverso gli album, le immagini del documentario e le testimonianze dei genitori." Di conseguenza, il modo di vivere il concerto delle due generazioni non può che essere differente, ma allo stesso tempo accomunato dalla stessa passione e voglia di evasione.

La ricerca del dott. Bossi indaga infine le diverse modalità di fruizione del rock mettendo a confronto la generazione dei baby boomeers e dei baby busters attraverso l'intervista non strutturata, utile a definire i valori dei fruitori del genere rock: "I baby boomers, non avendo numerosi interessi concorrenti, hanno vissuto la musica tanto intensamente da utilizzarla come emblema della loro aggregazione. Ascoltando le interviste dei baby boomers, riscontriamo che essi preferiscono descriversi come appartenenti ad un gruppo, una generazione alla quale appartengono. I baby boomers, data la considerevole frattura di credenze e di stili di vita che li allontana dai genitori (la cosiddetta silent generation), hanno intrapreso molte battaglie ponendosi come gruppo compatto contro il mainstream. La partecipazione collettiva ha permesso loro di superare molti ostacoli, contribuendo a rafforzare le loro identità e ad accrescere la loro tenacia."

Al contrario i baby busters sono definiti dall'autore come individualisti: "…Hanno personalizzato i loro consumi e il loro stile di vita senza sacrifici in virtù di tecnologie tentatrici sempre più efficienti che hanno invaso ogni loro campo d’azione. I consumi divergenti, oltre all’impossibilità di individuare un unico nemico al quale opporsi, stimolano i baby busters ad isolarsi. La loro musica rock, pertanto, è frammentata in svariati generi che trattano il disagio, che sebbene abbia da sempre fatto parte del rock, non ha mai raggiunto livelli così angoscianti. "

Nonostante ciò, l'autore conferma l'appartenenza della musica rock al mondo dell'arte in quanto include vari fattori legati agli aspetti più reconditi dell'animo umano quali le emozioni, la comunicazione, la creatività, la genialità, l'originalità e la sensibilità attraverso messaggi atemporali recepiti in modo differente da ciascun fruitore ma considerati universalmente un "marchio di fabbrica" in grado di esprimere divertimento e disagio.

Fonte dell'immagine: http://students.cis.uab.edu/bvrichar/rock.html

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