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La tesi del giorno

Un'Equitalia più equa?

Un'Equitalia più equa?Posizioni più morbide su controlli e multe: è questa la nuova linea di Equitalia, almeno sulla carta, che con una direttiva di prossima pubblicazione semplificherà i controlli sui rimborsi Iva e taglierà le multe per calcoli errati dei salari produttività. Un modo per venire incontro alla gente, in una situazione così difficile come quella attuale.

La riforma effettuata al sistema di riscossione coattiva delle imposte dal d.l.78/2010 incide in maniera sostanziale sul sistema tributario italiano. La nostra autrice Livia Prezioso ha dedicato la sua tesi, L'efficacia esecutiva degli avvisi di accertamento, proprio a questo tema.

Come ci spiega bene, "l’articolo 29 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, collocato all’interno delle più ampie “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica” finalizzate a correggere l’andamento dei conti pubblici per il biennio 2011-2012 (“Manovra correttiva 2010”) e in generale a innovare la riscossione dei tributi, introduce nell’ordinamento tributario italiano un nuovo genus di atto per l’accertamento tributario, il cosiddetto accertamento esecutivo”.

Quest’ultimo, per sua caratteristica peculiare, assume la funzione di titolo esattivo dal momento dell’avvenuta notifica al contribuente, determinando così il passaggio da un modello di riscossione cd. frazionata ad uno schema di riscossione cd. concentrata, contenendo lo stesso atto l’intimazione a pagare le somme indicate entro il termine per la proposizione del ricorso.

Le novità sono finalizzate "ad accelerare il processo di riscossione delle somme dovute a seguito dell’attività di accertamento, attraverso l’eliminazione dell’adempimento costituito dalla notifica della cartella di pagamento: in sostanza il Legislatore cerca, mediante questa “accelerazione”, di arginare il più possibile il fenomeno della cosiddetta “evasione da riscossione” che caratterizza il dualismo “avviso di accertamento/cartella di pagamento”. L’intimazione ad adempire, infatti, non è più contenuta nel ruolo (atto peculiare della fase di riscossione) ma viene anticipata nell’atto dell’accertamento".

L’intento e l’esigenza di "controllare in maniera più efficace l’evasione da riscossione, la volontà di velocizzare l’intera procedura esattiva, nonché l’impegno di pervenire al più stretto collegamento tra il momento impositivo e quello esattivo al fine di assicurare allo Stato un flusso costante di entrate, appaiono validi, legittimi ed encomiabili propositi di massima tutela. Tuttavia, a tali intenti non possono realizzarsi a scapito delle garanzie relative alla tutela cautelare, costituzionalmente riconosciute, in capo ai contribuenti".

(fonte immagine: adnkronos.com)

Visita la tesi:

L'efficacia esecutiva degli avvisi di accertamento