La tesi del giorno
La parola agli emarginati: Don Gallo
La notizia dell'ultima ora che riporta la morte di Don Andrea Gallo è uno shock non solo per la Comunità San Benedetto al Porto di Genova fondata nel '75, ma per l'Italia intera poiché assistiamo alla perdita non solo di un sacerdote, ma un importante punto di riferimento per la comunità: giovani e adulti, emarginati sociali e poveri che grazie alla sua battaglia hanno ritrovato la speranza.
La sua pedagogia, in linea con l'impostazione educativa di
Don Milani, esalta il valore della fiducia e della libertà a discapito dei metodi tradizionali unicamente repressivi di educazione, invitando i fedeli a fare il bene e ascoltare il prossimo tramite le attività del
lavoro di strada, il cui approccio di fondo nasce dalla consapevolezza che occorre sostare nei luoghi e frequentare quegli spazi dove vivono le persone e dove si genera il disagio sociale.
A questo proposito si colloca il ruolo del
volontariato, inteso come forma di assistenza agli "ultimi" attraverso una forma di interrelazione attiva e di partecipazione dei cittadini per la risoluzione di problemi riguardanti la società iniziando, in genere, dal quartiere di residenza.
Partendo dal fenomeno della
povertà nelle sue diverse accezioni, il dott. Fabrizio Grandinetti, nella sua tesi di laurea "
L'esclusione sociale. Il ruolo del volontariato a Cosenza, traccia le definizioni dei concetti di esclusione, povertà e vulnerabilità, spiegando come esista un'altra forma di povertà oltre a quella economica.
"
Tra le povertà cosiddette non economiche quella che colpisce di più e la cosiddetta “povertà relazionale”. Si tratta della solitudine, della mancanza di affetto e calore, ma anche di una condizione più generalizzabile, quasi l’effetto di una prospettiva di vita molto focalizzata sui bisogni e le attese individuali. Connesse alle condizioni più gravi di “povertà relazionale” sono fenomeni come l’alcolismo e la dipendenza da sostanze, capaci di coinvolgere uomini, donne e giovani delle più diverse estrazioni sociali. A essi si lega la difficoltà a stare nella società e a trovare un’occupazione."
L'autore evidenzia come il
pregiudizio sia uno dei fattori scatentantti della "
povertà relazionale": "
Il pregiudizio è una componente importante della povertà e, probabilmente, trova la sua massima diffusione nella città all’interno di specifici contesti territoriali come le periferie urbane, nei quartieri popolari e nei centri storici, abbandonati prima e rioccupati poi da gruppi di popolazione cosiddetta svantaggiata."
La soluzione al disagio sociale si ritrova principalmente nell'attività di
volontariato, analizzata da Fabrizio nel territorio di appartenenza grazie all'esperienza dell’Associazione di volontariato "San Pancrazio" di Cosenza dove ha condotto un'indagine al fine di evidenziare il contributo delle associazioni no profit alla società civile e il profondo significato del termine "
solidarietà" che non si limita alla semplice donazione in denaro.
Fonte dell'immagine: http://www.pisanotizie.it/news/news_20111120_intervento_don_gallo_festa_pd_vecchiano.html
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L'esclusione sociale. Il ruolo del volontariato a Cosenza

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