Skip to content

Do Marene Bivalves record Paleo-productivity?

Barium uptake into the shells of the common mussel (Mytilus edulis): results from a field and laboratory experiment

David P. Gillikin, Frank Dehairs, Dirk Steenmans, Anne Lorrain, Luc André, Jacques Navez, Willy Baeyens and the CALMARs group

Ba/Ca ratios in corals and foraminifera have been used as a proxy of dissolved seawater Ba, providing information on salinity, nutrient and alkalinity distributions in past oceans [1, 2]. There has been less research conducted on Ba/Ca in bivalve shells and the few reports suggest that Ba/Ca peaks recorded in the shells reflect spring phytoplankton production [3, 4]. There has been one study on bivalve shell Ba/Ca as a tracer of dissolved seawater Ba [5], however they did not determine the Ba/Ca partition coefficient (DBa).

We conducted both field and laboratory experiments on Mytilus edulis to determine the effect of seawater Ba/Ca on shell Ba/Ca. The field experiments confirm the general occurrence of sharp Ba peaks in spring after the winter growth stop, when shell growth resumes. The process inducing these Ba peaks is not understood yet, but laboratory results suggest that the dominant pathway of barium incorporation into the shell is from the dissolved phase via the hemolymph, and not from food. After removing spring Ba/Ca peaks from the shell data (i.e., only considering the baseline Ba/Ca data), there was a strong linear relationship between solution Ba/Ca and shell calcite Ba/Ca for both mussels in the laboratory (R2 = 0.84, p < 0.0001, n = 28) and field (R2 = 0.96, p < 0.0001, n = 236 (data of 6 shells from 4 sites)), however, slopes were not the same (t-test, p = ns). The DBa in laboratory mussels was 0.10 ± 0.02 and in the field was 0.07 ± 0.00 (± 95% CI), considerably lower than calcitic foraminifera [1], but higher than abiogenic calcite [6].

Although there is most likely a biological control on shell Ba/Ca ratios, our results indicate that the baseline Ba/Ca ratios recorded in M. edulis shells is a robust proxy of dissolved Ba/Ca in the estuarine environment. Despite the fact that estuaries can have different Ba/salinity relationships [7], shell Ba/Ca data can be used to give an indication of salinity, similar to δ13C data, and can aid in δ18O paleotemperature interpretation. Furthermore, past dissolved estuarine Ba concentrations determined from archeological or fossil shells would be highly valuable information per se.

[1] Lea & Boyle 1991 GCA 55:3321-31; [2] McCulloch et al 2003 Nature 421:727-30; [3] Stecher et al 1996 GCA 60:3445-56; [4] Vander Putten et al 2000 GCA 64:997-1011; [5] Torres et al 2001 L&O 46:1701-8; [6] Tesoriero & Pankow 1996 GCA 60:1053-63; [7] Coffey et al 1997 EC&SS 45:113-121.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
Part 1: Introduction. Biogenic carbonates potentially offer a wealth of information. As carbonate secreting organisms grow; they include elements in their skeletons which may provide information about the environment in which they grew. Many studies have focused on corals and more recently on sclerosponges (e.g., Lazareth et al., 2000; Rosenheim et al., 2004) as well as bivalves. Bivalves are beneficial being that they occur in many habitats around the globe. Much work has been done on carbon and oxygen isotope chemistry of bivalves whereas much fewer studies have investigated minor element concentrations (cf. Stecher et al., 1996). The aim of this work is to investigate the barium concentration in the common edible mussel, Mytilus edulis. There appears to be a link between Ba in particulate matter (i.e., food), the dissolved phase (i.e., ambient water) and Ba in the carbonate bivalve shells (Stecher et al., 1996; Vander Putten et al., 2000; Lazareth et al., 2003). However, it is not clear from which phase (i.e., particulate or dissolved) bivalves take their Ba (Vander Putten et al., 2000; Zacherl et al., 2003). Nor is it clear how the incorporation occurs; Ba is found in discreet sharp peaks (Stecher et al., 1996; Vander Putten et al., 2000; Lazareth et al., 2003), which may be caused by a temporary breakdown in Ba regulation in the bivalve (cf. Lorens and Bender 1977, 1980). 1.1 Mineralogy and microstructure of the mollusc shell. Mollusc shells are composite materials, composed of CaCO 3 -crystals embedded in a highly organised organic matrix. This provides the shell with excellent mechanical strength (Carter et al., 1980 a and b; Taylor et al., 1969). In bivalve shells, the CaCO 3 -crystals are staked in a rhombohedral or orthorhombic lattice structure. These different arrangements constitute two different polymorphs of calcium carbonate: calcite and aragonite respectively (Figure 1.1). 4

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Dirk Steenmans
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2003-04
  Università: Vrije Universiteit BRUSSEL (VUB)
  Facoltà: Scienze Ambientali
  Corso: Chimica
  Relatore: F. Prof. Dr. Dehairs
  Lingua: Inglese
  Num. pagine: 66

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

bario
barium
ecologia
icp
mytilus
paleo
peak
trace metals

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi