3 
b) Attività tecniche e non complementari alla prestazione 
specifica contrattuale di un determinato vettore aereo; 
c) Attività varie di carattere commerciale non rientranti, 
nemmeno in via sussidiaria, nella prestazione dovuta da un 
determinato vettore aereo.
2
 
 Il primo gruppo riunisce tutti quei servizi di natura tecnica il cui 
compimento è fondamentale per lo svolgimento delle operazioni 
aeronautiche facenti capo ad un aeroporto, servizi la cui inefficienza 
rende inoperante l’aeroporto stesso.  
Sono attività che evidenziano una forte caratterizzazione di 
interesse pubblico, quando addirittura non rientrano tra le funzioni 
proprie della Pubblica Amministrazione.
3
 In tale categoria vanno 
                                                 
2
 DI GIORGI, Diritto aeronautico, Aviolibri, 1998, suddivide i servizi di assistenza aeroportuale 
in: 
 servizi necessari: sono quelli indispensabili per l’arrivo e la partenza degli aeromobili, ovvero: 
controllo ed assistenza del traffico aereo, informazioni sui voli, manutenzione e revisione 
dell’aeromobile; 
servizi potenziali: sono quelli di polizia doganale, di pubblica sicurezza, di pronto soccorso ed 
antincendio; 
servizi tecnici: essi sono suddivisi in 1) assistenza a terra e 2) servizi di rampa, essi rappresentano i 
servizi di handling. 
3
 Sono servizi tipicamente statali, ad esempio, la dogana, la sanità e la pubblica sicurezza. 
 4 
compresi i servizi di assistenza al volo, di sicurezza, di controllo e di 
soccorso: tutte attività che rappresentano il “minimum” 
dell’organizzazione aeronautica. 
 Per ciò che riguarda, invece, le attività accessorie alla specifica 
prestazione contrattuale del vettore aereo di persone e/o cose 
(classificate alla lettera b) esse fanno riferimento alla cosiddetta 
“assistenza a terra” o “handling”,
4 
cioè a quel complesso di prestazioni 
e servizi che vengono fornite all’aeromobile, ai passeggeri ed alle 
merci; tali servizi possono essere suddivisi in undici gruppi i quali 
comprendono: i servizi amministrativi, quelli relativi all’assistenza 
passeggeri, all’assistenza alle merci, alle operazioni in pista, quelli 
collegati all’aeromobile ed al servizio di catering.  
L’assistenza amministrativa a terra e la supervisione 
comprendono, nello specifico, tutti i servizi di rappresentanza e di 
collegamento con le autorità del luogo o con altri soggetti e la 
                                                 
4
 Come precisa DOMINICI in La gestione aeroportuale nel sistema del trasporto aereo, Milano, 
1982, 88, nota 22: “…il termine, che deriva dall’inglese to handle, significa maneggiare, 
manovrare, manipolare, nel campo aeronautico, però, ha assunto il significato di gruppo di attività 
prestate nell’ambito aeroportuale all’aeromobile, ai passeggeri ed alle merci. La terminologia 
internazionale dell’ICAO traduce il termine handling con il corrispettivo francese acheminament o 
manutention”. 
 5 
fornitura dei locali ai suoi rappresentanti; in questa categoria vengono 
anche inclusi i controlli del caricamento, dei messaggi e delle 
telecomunicazioni, il trattamento, il magazzinaggio, la manutenzione e 
l’amministrazione delle unità di carico, nonché tutti servizi di 
coordinamento prima, dopo e durante il volo.  
Per quanto riguarda l’assistenza ai passeggeri va indicato, come 
servizio tipico, qualsiasi forma di assistenza ai passeggeri in arrivo, 
partenza, transito o coincidenza, con particolare riguardo al controllo 
dei biglietti (check-in), dei documenti di viaggio, alla registrazione dei 
bagagli ed al trasporto di questi fino ai sistemi di distribuzione. 
 I servizi di assistenza bagagli comprendono il trattamento degli 
stessi nei locali di smistamento, la preparazione prima della partenza, 
il caricamento e lo scaricamento da e su i sistemi trasportatori e, 
all’arrivo del volo, al loro smistamento nella sala di distribuzione. 
 L’assistenza merci e posta comprende tutte le operazioni legate 
alla movimentazione fisica delle stesse e alle formalità doganali. 
 Un altro momento importante riguarda le operazioni in pista 
(handling di rampa) le quali comprendono: la guida dell’aeromobile 
all’arrivo ed alla partenza, l’assistenza al parcheggio e 
 6 
l’organizzazione delle comunicazioni tra aeromobile e prestatore di 
servizi in pista. 
 In questo settore sono compresi anche i servizi di trasporto dei 
passeggeri, dell’equipaggio, dei bagagli e delle merci tra l’aeromobile 
e l’aerostazione (o tra le diverse aerostazioni di uno stesso aeroporto), 
l’assistenza all’avviamento dell’aeromobile, lo spostamento 
dell’aeromobile all’arrivo ed alla partenza ed il caricamento sullo 
stesso dei cibi e delle bevande.  
Sono compresi, sempre tra i servizi di assistenza a terra,  anche la 
pulizia interna ed esterna del velivolo, i servizi di scalo, la 
climatizzazione, il riscaldamento della cabina, la rimozione della neve 
e del ghiaccio e lo sbrinamento dell’aeromobile. Sempre nei servizi 
che riguardano direttamente l’aeromobile, vanno considerati anche 
l’assistenza carburante ed olio e tutte quelle operazioni effettuate 
prima del volo e richieste dall’utente (pezzi di ricambio, prenotazione 
di un’area di parcheggio, etc..). 
 L’ultima categoria da prendere in considerazione è quella 
relativa ai servizi di catering, o ristorazione, che prevede il 
collegamento con i fornitori e la gestione amministrativa, il 
magazzinaggio dei cibi, della bevande e degli accessori necessari alla 
 7 
loro preparazione, la pulizia degli stessi e la fornitura dei cibi e delle 
bevande.
5
  
La particolarità dell’handling risiede, quindi, nella sua 
complementarietà e affinità sia rispetto all’esercizio dell’infrastruttura, 
sia rispetto al traffico di aeromobili
6
 dall’essere, cioè, costituito da 
quelle attività di assistenza al traffico che integrano quelle prestazioni 
cosiddette “fondamentali” che s’identificano nel consentire l’approdo, 
la sosta ed il decollo dell’aeromobile. 
     Fra le attività extra-aeronautiche, di cui alla lettera c), infine, 
si devono considerare quei servizi accessori che non hanno 
caratteristica tipica aeroportuale e che vengono forniti a favore di 
utenti e frequentatori dell’aeroporto,
7
 in particolare quelle attività 
volte a potenziare l’efficienza dell’aerostazione ed a soddisfare le 
                                                 
5
 La IATA considera due categorie di operazioni di handling: 
   1)   l’handling di rampa, relativo all’assistenza agli aeromobili ; 
   2)   l’handling di traffico, relativo all’assistenza ai passeggeri. 
6
 Cfr. GIRARDI - COLETTA, Assistenza aeroportuale e libero mercato: evoluzione della 
normativa di diritto comunitario ed interno, in Dir. trasp. I/1996; RINALDI BACCELLI, Per un 
inquadramento sistematico dell’assistenza aeroportuale, in Studi di diritto aeronautico, Milano, 
1977; VALBUSA, Handling aeroportuale e regolamenti CEE, in Dir. trasp. 1992, 113 ss. 
7
 Cfr. MAFFEO, Normativa anti-trust e responsabilità del gestore aeroportuale, in Gli operatori 
aeroportuali: competenze e responsabilità, Atti del convegno di Modena, Maggio 1996, 58 ss. 
 8 
esigenze personali degli utenti (si considerino: le rivendite di giornali, 
tabacchi, le boutiques, i bar, i duty-free, etc…).
8
 Si tratta, quindi, di 
attività che sono sostanzialmente estranee all’esercizio aeronautico, 
destinate a migliorare l’efficienza commerciale delle strutture 
aeroportuali.  
La suddetta classificazione è condivisa dalla dottrina che 
afferma: “...it’s possibile to conclude that an airport, today, is 
essentially based on two elements: a) a runway and thechnical 
organization equipment required for take-off and landing aircraft; b) a 
complex organization necessary for handling aircraft, crew, 
passengers and cargo”.
9
 
       Per ciò che riguarda l’individuazione oggettiva delle attività 
costituenti l’handling aeroportuale si fa riferimento, vista la mancanza 
di una nozione precisa ed accurata da parte della legge, alle definizioni 
pronunciate dalle organizzazioni internazionali, nonché dalla dottrina 
e dalla giurisprudenza. La I.A.T.A.
10
 ha cercato di dare una risposta al 
                                                 
8
 Cfr. VALBUSA, Handling cit., 109 ss. 
9
 Cfr. RINALDI BACCELLI, Diritto aereo, 1976, 87 ss. 
10
La IATA (International Air Transport Association) è un organo di autoregolamentazione di 
categoria che organizza il coordinamento dei vettori su scala mondiale, favorendo la 
razionalizzazione degli orari dei vettori aderenti (c.d. interlining). 
 9 
problema tramite l’emanazione dello “Standard ground handling 
agreement”, documento programmatico sottoposto ad incessante 
revisione ed universalmente accettato quale schema di riferimento, 
costituito da tre parti: 1) L’Accordo principale; 2) L’Allegato A 
(descrizione dei servizi); 3) L’Allegato B (servizi concordati, 
facilitazioni ed oneri).
11
  
L’elenco delle prestazioni, contenuto nell’Allegato A, è il 
seguente: “representation and accomodation; communication; 
documents and loud control; passengers and baggages; cargo and 
mail; ramp; aircraft servicing; fluel and oil; aircraft maintenance; 
flight operations and crew administration; surface transport; catering 
services; supervision and administration”;
12
 per quanto riguarda le 
pronunce giurisprudenziali esse non hanno saputo superare una 
evidente genericità ed ampiezza della nozione, comprendendovi 
addirittura: “tutte le attività che si svolgono nell’aeroporto durante la 
sosta dell’aeromobile e dei passeggeri, compresa l’assistenza prestata 
alle persone per l’accoglimento, l’informazione, le notizie ed il ristoro 
                                                 
11
 Cfr. GIRARDI - COLETTA, Assistenza cit., 80 ss. 
12
 Cfr. SALERNO, Handling aeroportuale e liberalizzazione comunitaria, in Studi in onore di 
Lefebvre D’Ovidio, Milano, II/1995, 1069 ss. 
 10
o quella derivante dalle attività commerciali esplicate negli 
aeroporti”;
13
 è evidente, però, che una tale nozione verrebbe a 
comprendere attività di natura tecnico-aeronautiche, sussidiarie al 
volo, che rientrano nel gruppo individuato sub a).  
     In questo contesto sono, così, emerse due correnti
14
 delle quali 
una fornisce una definizione generica ed omnicomprensiva mentre 
l’altra procede, invece, ad una più precisa determinazione. 
 Quella parte della dottrina esponente della prima corrente di 
pensiero
15
 considera l’handling aeroportuale come “quel complesso di 
operazioni di assistenza a terra, quali i servizi di imbarco e sbarco dei 
passeggeri e delle merci, la pulizia e la manutenzione dell’aeromobile 
e tutte quelle operazioni necessarie ed accessorie alla partenza, 
all’atterraggio ed alla sosta dell’aeromobile, operazioni che 
complessivamente vengono designate con il termine di handling”;
16
 
dalla suddetta definizione si deduce come: “l’handling sia costituito da 
                                                 
13
 In particolare si veda: Trib. Roma 25 luglio 1964 (S.E.A./ALITALIA) in Riv. dir. nav., II. 
14
 Cfr. PIRAS, L’assistenza a terra nel trasporto aereo: profili privatistici, Torino, 1999, 2 ss. 
15
 Cfr. RIGUZZI, L’impresa aeroportuale, Padova, 1984, 99 ss., per il quale neppure appare 
interessante procedere ad una minuziosa definizione di tali prestazioni; della stessa opinione 
FASSINA, Considerazioni sull’handling aeroportuale, in Dir. prat. av. civ. 1986, 257 ss.    
16
 Si veda anche GIUSTI, Per un inquadramento giuridico dei diritti aeroportuali e di handling, in 
Riv. Dir. Nav. I/1967, 87 ss. 
 11
quelle attività di assistenza al traffico che integrano quelle prestazioni 
cosiddette fondamentali e che s’identificano nel consentire l’approdo, 
la sosta ed il decollo degli aeromobili”;
17
 del medesimo orientamento 
anche un autorevole esponente della dottrina,
18
 il quale equipara 
l’handling all’assistenza aeroportuale affermando che: “consta di un 
complesso di operazioni che vanno dall’imbarco e lo sbarco 
passeggeri, il carico e lo scarico bagagli, la pulizia esterna ed interna 
degli aeromobili, alla predisposizione della documentazione relativa al 
volo, al centraggio dell’aeromobile ed al suo avvio nelle aree di 
parcheggio prima del decollo, insomma tutte le operazioni necessarie 
ed accessorie al decollo, all’atterraggio ed alla sosta dell’aeromobile”. 
     Dell’opposto orientamento si pone, invece, un’altra parte della 
dottrina
19
 la quale, relativamente alle consuetudini commerciali ed agli 
accordi tra gestori aeroportuali ed utenti, divide i servizi in tre 
categorie: 
a)  assistenza all’aeromobile: guida al parcheggio e 
sistemazione nell’area di sosta; sistemazione e rimozione tacchi; 
                                                 
17
 Si veda  RIGUZZI, L’impresa cit., 43 ss. 
18
 Cfr. RINALDI BACCELLI, Per un inquadramento sistematico dell’assistenza aeroportuale, in 
Studi di diritto aeronautico, Milano, 1977, 169 ss. 
19
 Cfr. DOMINICI, La gestione aeroportuale nel sistema del trasporto aereo, Milano, 1982. 
 12
fornitura gruppi elettrogeni e compressori; manutenzione in genere; 
protezione anti-incendio all’avvio dei motori; sistemazione scali e 
pontili passeggeri; pulizia dell’aeromobile; catering; carico e 
centraggio aeromobile; controlli e verifiche; olio e lubrificanti; 
rifornimento carburante; 
b)  assistenza ai passeggeri: emissione biglietti; 
prenotazioni; accoglimento, accompagnamento e ricovero passeggeri; 
informazioni; assegnazione posti; trasferimento da/al terminal; 
trasferimento dall’aerostazione all’aeromobile; assistenza; controllo 
dei documenti; servizio telex; trasmissione di messaggi e 
comunicazioni; 
c) assistenza bagagli, merci e posta: pesatura, registrazione 
ed etichettatura bagagli; smistamento bagagli e posta in transito ed in 
arrivo; smistamento merci ed emissione dei relativi documenti; 
trasporto da/per l’aerostazione; carico e scarico. 
   Non privi di interesse sono, inoltre, gli argomenti svolti sul 
contenuto dell’handling da un’altra parte della dottrina
20
 la quale, 
                                                 
20
 Cfr. VARLARO SINISI, Handling aeroportuale: appunti per uno studio dei servizi di 
assistenza a terra, Roma, 1976. Tale definizione viene desunta in base alle definizioni del R.A.I. 
(Registro Aeronautico Italiano) e dalla normativa I.C.A.O. (International Civil Aviation 
Organization)   
 13
partendo dal presupposto di fatto che la costante evoluzione 
riguardante sia al trasporto aereo, sia alle infrastrutture ad esso 
collegate, hanno portato come conseguenza una più complessa 
articolazione dei servizi e quindi l’esigenza di una sempre maggiore 
precisione terminologica diversificata per una corretta individuazione 
delle attività collegate ai servizi stessi, rileva come l’assistenza a terra 
articolatasi in una “pluralità di specifiche prestazioni” ed identificatesi 
con quel complesso di servizi che il prestatore di servizi di assistenza 
offre agli aeromobili, equipaggi, passeggeri e merci, vada ricompressa 
sotto la denominazione di “handling”. 
     Al fine di definire ulteriormente la nozione di “servizi di 
assistenza a terra” prendiamo in considerazione quella concezione che 
considera l’assistenza aeroportuale, benché gestita in forma 
imprenditoriale (a differenza dell’infrastruttura primaria riservata 
tradizionalmente ai pubblici poteri), quale categoria rientrante nel 
quadro dei “pubblici servizi essenziali”.
21
 
                                                 
21
 Si veda RINALDI BACCELLI, L’assistenza aeroportuale, in Dai tipi legali ai modelli sociali 
nella contrattualistica della navigazione, Atti del  convegno di Modena, 1995, Milano, 1996; dello 
stesso parere SALERNO, Handling cit., 1074 ss.