Introduzione
La tesi ha come oggetto di studio il turismo nella Costa del Sol, quel tratto di costa che 
si affaccia sul Mar Mediterraneo, a sud della Spagna, nelle regione dell'Andalusia, con 
un'estensione di circa 150 km tra Punta Tarifa e Capo di Gata. Il lavoro in questione è il 
frutto di un'esperienza di studio e di ricerca vissuta nella località poc'anzi menzionata, 
presso l'Università di Malaga (UMA-Universidad de Málaga), studiando in prima 
persona gli aspetti più salienti della cultura andalusa e le problematiche territoriali 
correlate all'attività turistica. Malaga, insieme alle sua meravigliose province costiere 
(Estepona, Marbella, Fuengirola, Torremolinos, Benalmadena, Nerja) rappresenta una 
delle zone di soggiorno più rinomate e visitate non solo all'interno del paese ma anche a 
livello internazionale. L'obiettivo della tesi è quello di analizzare in primo luogo i punti 
di forza della città di Malaga e delle sue località costiere, i quali attraggono un infinito 
numero di turisti provenienti da ogni parte del mondo, per poi in secondo luogo 
prendere in considerazione gli aspetti critici legati all'ambiente circostante. La tesi 
comprende tre capitoli. Nel primo capitolo verrà presentata un'introduzione al concetto 
di turismo, insieme alle sue varie definizioni, percorrendo la sua evoluzione storica che 
lo ha visto trasformarsi da fenomeno elitario a fenomeno di massa alla portata di tutti, 
con un impatto economico talmente forte da essere considerato uno dei settori chiave 
per lo sviluppo dell'economia. Il mercato turistico è caratterizzato da una domanda, oggi 
più costante durante tutto l'anno, e da un'offerta che tenta di soddisfare al meglio una 
clientela sempre più esigente; affinché il motore turistico possa funzionare alla 
perfezione, è inevitabile che domanda e offerta si incontrino, e che soprattutto 
quest'ultima si adegui alla prima. Tra le diverse definizioni, è comune affermare che il 
turismo sia quella pratica svolta da coloro che viaggiano e visitano luoghi a scopo di 
svago, conoscenza e istruzione; così come afferma la WTO (World Tourism 
Organization), un turista è chiunque viaggi in paesi diversi da quello in cui ha la sua 
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residenza abituale, al di fuori del proprio ambiente quotidiano, per un periodo di almeno 
una notte ma non superiore ad un anno e il cui scopo abituale sia diverso dall'esercizio 
di ogni attività remunerata all'interno del paese visitato. In questo termine sono inclusi 
coloro che viaggiano per: svago, riposo e vacanza; per visitare amici e parenti; per 
motivi di affari e professionali, per motivi di salute, religiosi/pellegrinaggio e altro. 
Successivamente, sarà tracciato un excursus storico del turismo in Andalusia che va 
dalle origini ovvero dalla colonizzazione fenicia, greca e romana ai giorni nostri. La 
Costa del Sol era, in passato, una zona molto ambita dal punto di vista commerciale 
grazie alla presenza mineraria e metellurgica nel territorio e alla sua posizione strategica 
fino a diventare una meta turistica di ozio e divertimento. Dopo un susseguirsi di alti e 
bassi, il XX secolo corrisponde al boom turistico, reso possibile grazie al miglioramento 
dell'offerta turistica, delle infrastrutture, dei canali di comunicazione, ad una maggiore 
disponibilità del reddito pro-capite e del tempo libero. Si assiste ad un fenomeno 
turistico collegato fondamentalmente alla globalizzazione, caratterizzato da una 
riduzione delle distanze e dei costi, da ottime strategie promozionali e quindi da una 
buona percezione della località. Il capitolo continuerà sottolineando l'importanza della 
città dal punto di vista accademico, tantoché si può parlare di turismo accademico, 
grazie alla moltitudine di studenti in entrata attraverso i programmi di mobilità, tra cui il 
famosissimo progetto Erasmus. A tal proposito, la Spagna è la meta più ambita dagli 
universitari e dai tirocinanti, collocandosi al primo posto tra le regioni europee e 
ricevendo ogni anno all'incirca 40000  giovani tra studenti e tirocinanti. Nel secondo 
capitolo si analizzeranno i punti di forza della città di Malaga, i quali rappresentano una 
forte attrazione di flussi turistici e migliorano il livello economico della città. Nella 
Costa del Sol, oltre ad un  clima favorevole e al suo carattere di mediterraneità, 
l'ospitalità e la cordialità della gente, la buona cucina, non bisogna dimenticare le 
incantevoli spiagge, i vari itinerari turistici frequentati in particolar modo dalla jet set 
society, la presenza di numerosi parchi tematici e campi da golf grazie ai quali è definita 
la costa del golf, le antiche tradizioni e la cultura che la rendono unica. Per quanto 
concerne queste ultime, si ricordano l'arte del flamenco, inevitabilmente relazionata alla 
comunità gitana, quest'ultima comparata a quella dei payos, termine con il quale si 
identificano i non gitani; le festività e gli eventi tipici del luogo tra cui spiccano, oltre 
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alle feste tradizionali ed eventi minori, la Feria, la Semana Santa, la Fiesta Mayor de 
Verdiales e la Costa Pop, come simbolo della propria identità; la corrida de toros, 
praticata particolarmente al sud, i cui sostenitori di fronte alle critiche animaliste si 
difendono affermando che si tratta solamente di arte, tradizione e cultura. Il terzo 
capitolo si focalizzerà sugli aspetti critici e le problematiche territoriali, riguardanti il 
problema dell'eccessiva urbanizzazione.  La zona costiera presenta il 75% dei terreni in 
prossimità del mare urbanizzato o urbanizzabile e quasi il 25% del litorale è costa 
artificiale. L'incremento della domanda turistica ha causato un'elevata speculazione, 
dando spesso più importanza  ai profitti che alla tutela ambientale. È noto che l'attività 
turistica presenta sia aspetti positivi, in quanto migliora l'economia, generando reddito e 
creando nuovi posti di lavoro, che negativi legati principalmente al territorio circostante. 
Il turismo è un vorace consumatore di spazio e provoca senza alcun dubbio la 
distruzione delle risorse naturali, ma è chiaro che tali effetti negativi potrebbero ridursi 
molto attraverso un processo di sensibilizzazione e attraverso un'attività turistica più 
responsabile e sostenibile. La costruzione rappresenta uno dei pilastri più importanti 
dell'economia malaghegna chiaramente relazionata al turismo, ma è evidente il degrado 
ambientale che provoca. In tali circostanze, le attività urbanistiche dovrebbero 
realizzarsi in misura meno aggressiva, con maggiore considerazione e  rispetto da parte 
dell'uomo per l'ambiente in cui vive. Le amministrazioni locali dovrebbero acquisire una 
maggiore consapevolezza di come sia possibile mantenere un certo livello urbanistico 
tramite un controllo scrupoloso e un'attenta salvaguardia ambientale. Sarebbe 
auspicabile pertanto una corretta pianificazione urbanistica, coerente con i principi dello 
sviluppo sostenibile, ponendo un freno all'antropizzazione  capace di trasformare in 
maniera negativa e irreversibile l'intero ecosistema. È evidente che il turismo e le sue 
attività provocano processi di occupazione e trasformazione territoriale che influiscono 
negativamente sul territorio in proporzione alla quantità e alla qualità delle risorse 
naturali che distruggono. Anche se negli ultimi anni si sono verificati intenti di 
riabilitazione degli spazi contaminati e di costruzione di nuovi spazi turistici prestando 
adesso maggiore attenzione alla qualità, è sufficiente osservare la costa per capire che il 
problema dell'urbanizzazione massiva è un fenomeno ancora presente. In conclusione, 
viene riportata un'intervista svolta personalmente sul luogo a due abitanti di Malaga, 
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interrogati sulla loro soddisfazione nei confronti della città e sul rapporto esistente tra 
turismo e ambiente. 
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CAPITOLO I 
LA COSTA DEL SOL
1.1 Il concetto di turismo
Il turismo è la pratica, l'azione svolta da coloro che viaggiano e visitano luoghi a scopo 
di svago, conoscenza e istruzione; è l'insieme di quelle attività svolte da chiunque vada 
temporaneamente in un luogo diverso da quello di residenza per una molteplicità di 
scopi che non prevedano una remunerazione. Il concetto si può definire, pertanto, 
attraverso due dimensioni oggettive, lo spazio e il tempo, ed una soggettiva, la 
motivazione del viaggio. Lo spazio si concretizza nello spostamento dal luogo abituale 
ad un ambiente altro, il tempo si riferisce alla durata ed ai limiti dello spostamento 
consentendo di distinguere il turismo vero e proprio dai fenomeni migratori e la 
motivazione che corrisponde al tipo di esigenza  che l'individuo sente nell'allontanarsi 
dalla propria comunità di appartenenza. Esistono numerose definizioni del concetto di 
turista, tra le quali risalta in particolar modo quella espressa dalla WTO (World Tourism 
Organization): <<un turista è chiunque viaggi in paesi diversi da quello in cui ha la sua 
residenza abituale, al di fuori del proprio ambiente quotidiano, per un periodo di almeno 
una notte ma non superiore ad un anno e il cui scopo abituale sia diverso dall'esercizio 
di ogni attività remunerata all'interno del paese visitato. In questo termine sono inclusi 
coloro che viaggiano per svago, riposo e vacanza; per visitare amici e parenti; per motivi 
di affari e professionali, per motivi di salute, religiosi/di pellegrinaggio e altro.>> Il 
turismo è quindi <<lo spostamento dal luogo di abituale residenza in uno o più luoghi di 
temporaneo soggiorno, al fine di soddisfare determinati bisogni di diporto, con 
conseguente trasferimento dei redditi a puro scopo di consumo.>> (A.Bertolino, 1961, 
pag.2). Un'altra definizione proviene da un altro geografo italiano, B.Nice, che lo 
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