II
principalmente di due tipi:  una continua riduzione dei costi interni e una 
diversificazione dei  servizi offerti col fine di posizionarsi su quei  
segmenti di mercato lasciati scoperti dalle banche tradizionali. Uno dei 
servizi su cui le banche hanno puntato maggiormente e che si è rivelato 
un segmento di indubbio successo è stato il trading on-line. Sin dal 
principio l’offerta dell’intermediazione di titoli tramite web è stato uno 
dei principali fattori che ha decretato il primato di alcuni broker in 
termini di quota di mercato. Infatti,  la possibilità concessa ai clienti di 
usufruire del servizio di brokeraggio ha permesso a molti intermediari di 
ottenere un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. Vantaggio 
quest’ultimo che si traduce, oltre a una massa significativa di clienti, in 
un patrimonio di competenze e conoscenze da utilizzare come difesa nei 
confronti dei nuovi entranti. Naturalmente oggi,  l’offerta del servizio di 
trading on-line come l’intera distribuzione degli strumenti finanziari via 
web deve essere  gestita adeguatamente dai broker on-line per permettere 
agli stessi di acquisire nuova  clientela e mantenere quella esistente.   
Questo lavoro si prefigge il compito di analizzare le  variabili che 
influiscono sull’attività di distribuzione delle banche on-line. In 
particolare, vengono esaminate le variabili qualitative che differenziano 
l’offerta e i diversi livelli di costo che gli intermediari devono sostenere 
per offrire un buon servizio in rete. Inizialmente, nel primo capitolo, 
sono brevemente descritti i metodi più utilizzati di gestione della 
variabile Internet, e quindi, della distribuzione attraverso quest’ultimo. 
Tale ultima descrizione fatta con lo scopo di paragonare i sistemi 
organizzativi del servizio on-line evidenziando le caratteristiche che 
portano alla selezione di una struttura  esclusivamente virtuale o 
congiunta ad una rete distributiva fisica. Vengono inoltre presi in 
considerazione i motivi che hanno portato le banche in rete ad 
 III
incrementare la propria offerta di servizi e strumenti finanziari. Il lavoro 
continua con la descrizione della modalità d’offerta degli strumenti 
finanziari più trattati via web. A conclusione del primo capitolo sono 
descritti, infatti, due esempi di strumenti finanziari attualmente più 
ricercati attraverso Internet: i mutui e le quote di fondi di investimento. Il 
capitolo successivo, invece,  si occupa interamente del servizio di trading 
on-line, essendo  il segmento in questione  una delle aree di maggior 
successo dell’Internet Banking. Infatti, i risultati che vengono fuori 
dall’annuale rapporto sull’e-finance del KPMG riferito al 2002 
evidenziano un crescita del numero di operazioni tramite trading on-line 
del 14% rispetto al primo trimestre del 2002. Secondo la rilevazione,  nel 
periodo luglio-dicembre 2002 gli ordini eseguiti on-line sono stati circa 
16 milioni. Il  capitolo in questione parte con la descrizione dello 
sviluppo del servizio di trading on-line, continua con l’esposizione delle 
diverse fasi che  ne  compongono il meccanismo di funzionamento e con 
la suddivisione dei trader  in base alle loro caratteristiche peculiari. Il 
tutto si conclude, dopo una breve descrizione dei principali broker 
italiani e  con un accenno sugli ATS (Alternative Trading System) 
ovvero i nuovi circuiti che permettono agli investitori di effettuare 
direttamente gli ordini di negoziazione senza passare attraverso un 
operatore.  
Nel terzo capitolo si procede all’analisi delle variabili quantitative: i 
costi. In effetti, la gestione degli oneri che gli intermediari devono 
sostenere per organizzare un servizio di Trading on-line e di 
distribuzione tramite web  è una delle variabili principali da utilizzare 
come leva strategica, al fine di contenere le spese, e quindi, aumentare 
gli introiti. In più vengono descritti i vantaggi derivanti dall’outsourcing 
dell’intero servizio on-line ovvero la possibilità di affidare a terzi la 
 IV
predisposizione e la gestione del canale Internet. Per finire con una breve 
descrizione dei costi che maggiormente incidono sull’organizzazione del 
servizio: acquisizione della tecnologia, messa in opera dei software e 
realizzazione della pubblicità on-line. Il quarto capitolo continua con 
l’analisi delle variabili fondamentali, in particolare con l’aspetto 
qualitativo del servizio di trading on-line. Elementi come la sicurezza, la 
semplicità, la navigabilità del sito rappresentano fattori molto importanti 
per un investitore chiamato ad effettuare una selezione tra i vari broker. 
Ecco perché gli intermediari devono cercare di offrire un servizio che 
soddisfi le aspettative e le esigenze dei clienti. Nel capitolo vengono 
analizzati i vari aspetti qualitativi come: la diversificazione dell’offerta, 
la funzionalità e i servizi complementari presenti nel sito. Il capitolo 
numero cinque racchiude la normativa di riferimento dell’offerta a 
distanza che indubbiamente ha avuto un ruolo fondamentale nel 
delineare le modalità di offerta, tanto del servizio di trading quanto della 
distribuzione degli altri strumenti finanziari.  
L’utilizzo del canale virtuale nella banca viene considerato uno dei 
principali mezzi distributivi e, se gestito in modo corretto, capace di 
accrescere in maniera esponenziale l’efficienza della banca stessa. 
All’interno del servizio di Internet Banking, è il trading on-line ha 
rappresentare l’elemento adatto ad accrescere le potenzialità del canale 
telematico e anch’esso, se offerto con le giuste modalità, può portare gli 
intermediari ad ottenere buoni vantaggi sulla concorrenza. Attraverso 
questo lavoro si cerca di comprendere quali sono gli elementi su cui gli 
intermediari devono puntare per realizzare un vantaggio competitivo 
nell’offerta del servizio di trading on-line. Si analizzano, sia la strada 
quantitativa ovvero la riduzione dei costi interni per poter praticare 
 V
prezzi più contenuti e sia la via che porta al miglioramento della qualità, 
e quindi, una differenziazione nei confronti della concorrenza.  
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1 
CAPITOLO 1 
 
DISTRIBUZIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI TRAMITE 
WEB 
 
 
1.1 Internet come canale distributivo della banca 
 
Con  l’ avvento  di internet e la diffusione delle nuove tecnologie 
informatiche, le banche non potevano non prendere in considerazione i 
nuovi canali distributivi che si sono venuti a creare. Particolare 
importanza è rappresentata dal canale telematico del web, il quale  può 
considerarsi uno dei principali mezzi distributivi  a disposizione degli 
intermediari. Il canale Internet, come l’intera rete distributiva, deve 
essere gestito in maniera ottimale per sfruttarne a pieno le potenzialità.  
Ecco perché le banche sono tenute ad effettuare oculate scelte 
strategiche,  in modo da garantire un ottimo servizio, aumentare il valore 
delle prestazioni e proporre un sistema efficiente ed efficace che soddisfi 
la clientela. Una prima scelta di fondo che ogni singola banca deve 
analizzare  riguarda l’utilizzo dell’internet banking come rafforzamento 
dell’apparato distributivo esistente oppure come  mezzo attraverso cui 
dar vita ad una vera e propria banca virtuale che opera in maniera 
autonoma. La scelta in questione presenta vantaggi e limiti in entrambi i 
casi.  
Consideriamo la prima l’ipotesi: l’internet banking come  prolungamento 
virtuale dei canali tradizionali. 
Tale strategia punta a sviluppare i rapporti con la clientela e a rendere 
più profonde le relazioni instaurate precedentemente mediante 
                                            DISTRIBUZIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI TRAMITE WEB 
 
 
2
l’opportunità offerta ai clienti di interagire con la banca, attraverso un 
personal computer, direttamente dalla propria abitazione. La possibilità 
di effettuare operazioni, da casa, sia pur elementari, si traduce in un 
doppio vantaggio: da un lato il risparmio per la banca stessa, che deve 
sostenere un carico di lavoro inferiore presso lo sportello;  dall’altro, il 
vantaggio per il cliente di non doversi recare in banca per operazioni 
banali. L’ utilizzo di Internet come via complementare agli altri canali 
distributivi è una strategia che punta  alla fidelizzazione della clientela e 
mira a difendere  la propria quota di mercato contro possibili erosioni da 
parte della concorrenza. “In sintesi, l’abbinamento di un supporto 
telematico alla struttura fisica tradizionale consente di abbinare i 
vantaggi della profondità di relazione, che si sviluppa in virtù del 
rapporto interpersonale fra i clienti e gli addetti della filiale, con quelli 
connessi con la rapidità, economicità e comodità di accesso al servizio”
1
. 
La  seconda possibilità di gestione è quella di creare un intermediario 
autonomo, che propone i propri servizi solo attraverso la rete. 
”La scelta della costituzione di una banca virtuale stand alone pone 
alcune opzioni da sciogliere”
2
. Un primo aspetto di cui tener conto è dato 
dalla modesta capacità di instaurare relazioni durature con il cliente. Il 
canale esclusivamente virtuale comporta spese pubblicitarie maggiori per 
fidelizzare i consumatori on-line, che presentano, come già ravvisato in 
ambiti diversi da quelli finanziari, una elevata mobilità. Quest’ultimo 
aspetto diviene per la banche virtuali anche  un vantaggio. In effetti, 
sfruttando i maggiori investimenti per la promozione, gli intermediari 
presenti solo in rete  riescono ad aumentare la propria quota di mercato 
grazie al posizionamento su segmenti lasciati scoperti dalle banche 
                                                 
1
 Comana M., 2000  
2
 Comana M., 2000 
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3
tradizionali. I limiti imposti dalla tecnologia rappresentano un altro 
problema rilevante, sia che si opti per la soluzione di un intermediario a 
se stante e sia che si opti per l’utilizzo congiunto della rete fisica e 
virtuale. Le caratteristiche intrinseche delle tecnologie odierne  rendono 
la rete atta a supportare solo transazioni molto meccaniche, limitando la 
varietà dei servizi offribili mediante web. 
Infine, si può individuare un terzo modello di strategia costituito da 
intermediari che operano anche on-line ma con una struttura 
organizzativa ad hoc e con un proprio marchio (esempio: Fineco, 
IntesaTrade, Xelion). Tale ultima soluzione gode di vantaggi derivanti da 
economie di scala  e sinergie a livello del gruppo bancario. Tra le banche 
che hanno adottato quest’ ultimo modello organizzativo vanno 
annoverati due casi di successo: la Frist Direct in Inghilterra e la 
Advance Bank in Germania. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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4
1.2 Evoluzione dell’offerta di prodotti e servizi finanziari in rete 
 
La rete telematica viene oggi considerata una della tecnologie più 
promettenti da utilizzare come supporto alla struttura distributiva delle 
aziende. In poco tempo si è assistito ad una rapida evoluzione 
dell’utilizzo di internet, che da  semplice mezzo promozionale é arrivato 
ad essere un autentico sistema per la vendita e l’erogazione di prodotti e 
servizi. Anche le banche, come la maggior parte delle aziende, hanno 
cercato di sfruttare i vantaggi offerti dal nuovo canale distributivo. La 
strategia maggiormente utilizzata dagli intermediari, al fine  di realizzare 
economie di scala e sinergie, è stata quella di incrementare la gamma 
delle operazioni fattibili attraverso il proprio portale. Infatti, 
circoscrivere il servizio on-line alle sole funzioni informative non 
consente di godere di significativi risparmi. Per la realizzazione del 
portale informativo la banca deve sostenere dei costi, soprattutto per 
garantire la sicurezza e la riservatezza delle informazioni  relative ai 
conti dei clienti. “L’implementazione di un servizio di Internet Banking 
solo informativo rappresenta quindi in genere solo uno passo intermedio, 
con il quale verificare (con minori rischi) l’affidabilità dell’architettura 
di sicurezza implementata e, al contempo, abituare il cliente all’uso del 
nuovo canale”
3
. Oggi, attraverso un portale bancario, si possono 
realizzare svariate operazioni, come ricercare il mutuo più conveniente, 
aprire un conto corrente, comprare e vendere titoli e strumenti derivati, 
pagare utenze, effettuare saldi, giroconti e bonifici. 
 
 
                                                 
3
 Bracchi G., Francalanci C., Giorgino M., 2000, pag. 78 
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5
1.3 Gli strumenti finanziari on-line 
 
Al fine di ridurre le restrizioni imposte dalla tecnologia che limitano la 
possibilità di offerta a sole operazioni meccaniche e standard, gli 
intermediari hanno attuato un “politica” volta a incrementare, in maniera 
notevole, la gamma di prodotti negoziabili mediante Internet.  
Sulla maggior parte dei portali bancari si trovano oggi svariate categorie 
di strumenti e servizi finanziari, offerti per soddisfare i bisogni di una 
clientela sempre più esigente. Tra i segmenti di maggior successo quello 
che riveste una importanza fondamentale è sicuramente il trading on-
line. 
La negoziazione di titoli via web fa registrare i primi segnali di successo 
già dalla metà del 1999. Grazie alla diffusione dei titoli tecnologici il 
trading ha avuto un primo incremento positivo e, preso subito in 
considerazione dalle banche come un segmento capace di crescere 
ancora in senso esponenziale, ha rappresentato e rappresenta ancora 
oggi, uno dei servizi più apprezzati dalla clientela. In seguito, il 
rallentamento delle performance di Borsa e il relativo calo dei guadagni 
per i clienti hanno spinto le banche a sviluppare su Internet, tutti i servizi 
di banking tradizionali, con l’obbiettivo principale di creare una massa 
significativa di clienti che colmasse la riduzione dei guadagni sulle 
negoziazioni. 
 
 
 
 
 
 
                                            DISTRIBUZIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI TRAMITE WEB 
 
 
6
1.3.1 Mutui on-line 
 
I mutui costituiscono una delle ultime frontiere dello sviluppo dei servizi 
finanziari on-line. In Italia si registra un considerevole aumento 
dell’offerta dei mutui attraverso internet, sia da parte di intermediari che 
attraverso operatori indipendenti. Esempio di considerevole importanza è 
rappresentato dal sito www.mutuionline.it, che offre la possibilità a 
chiunque di paragonare i diversi mutui offerti dagli intermediari e di 
ricercare  grazie a un motore di ricerca interno  il mutuo più conveniente, 
adeguato  alle proprie esigenze. 
 “Lo sviluppo di operatori sui mutui attraverso internet presenta almeno 
sette forti vantaggi per il cliente: 
 
 1) Supporto alla scelta del prodotto tramite utilizzo di benchmark dei 
prodotti presenti sul mercato (metodologia e strumento di analisi); 
 2) Valutazione immediata delle opzioni di prodotto adatte per il cliente 
(metodologia e strumento di simulazione); 
 3) Semplificazione del processo di selezione e acquisto, tramite la 
standardizzazione della modalità di presentazione delle componenti 
fondamentali di prodotto (omogeneizzazione e standardizzazione sono 
presupposti necessari per garantire il confronto); 
 4) Velocità di erogazione attraverso l’uso di tutti i dati del cliente già 
inserito in fase di qualificazione e scelta del prodotto; 
 5) Riduzione dello shopping around (prima di capire quale mutuo 
cercare e quale scegliere, il cliente interpella almeno quattro operatori); 
 6) Trasparenza del processo e livello di servizio; 
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7
 7) Riduzione del prezzo del prodotto (lo sviluppo di un‘offerta in 
competizione, nel nuovo mercato e su un canale meno costoso, 
accelererà la riduzione dei prezzi offerti dai produttori); 
Su tutti questi punti il cliente si garantisce un beneficio immediato e 
tangibile rispetto alle passate modalità di gestione del prodotto, 
complicate e onerose. D’altro lato, lo sviluppo di operatori specializzati 
sui mutui on-line sta consentendo anche alle banche di ottenere una serie 
di vantaggi: 
 
 1) Sviluppare il business dei mutui, accrescendo la base di clientela out 
of branch, accedendo all’intero mercato indipendente dalla distribuzione 
geografica dei punti di vendita; 
 2) Semplificare il processo di vendita, standardizzando l’approccio al 
cliente; 
 3) Ridurre i costi di lavorazione del prodotto delegando all’operatore 
specializzato il trattamento delle informazioni; 
 4) Ridurre i costi di intermediazione sugli attuali intermediari finanziari 
(valenza ridotta nel mercato italiano); 
 
La presenza di questi nuovi tipi di operatori,(…)consente di offrire un 
servizio di informazione, consulenza e supporto all’acquisto, favorendo 
la riduzione dei costi e proliferando l’opportunità di sviluppare l’offerta 
di prodotto in funzione delle esigenze del mercato.”
4
 
 
 
                                                 
4
 Matonti C., 2001