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La diffusione del romanzo - 1800 -

La diffusione del romanzo - 1800 -


Il pubblico di questo periodo era composto in prevalenza da lettori di romanzi. Il successo del nuovo genere letterario fu dovuto, oltre che dai prodotti di grandi romanzieri, alla circolazione sempre più internazionale delle opere grazie alle numerose traduzioni. Il romanzo tende a diventare il luogo privilegiato, nel quale si compiono riflessioni sulla natura della società. I problemi erano in gran parte nuovi e gli intellettuali furono chiamati a prendere posizione, anche attraverso opere narrative. Si trattava di affrontare, per esempio, della questione sociale. Era necessario riflettere sulla possibilità di delineare una nuova morale, individuale e sociale, laica e borghese. Fu proprio il romanzo il genere letterario che per primo accolse queste tematiche, le divulgò e le diede rilievo. Ciò rafforza l’atteggiamento realistico negli scrittori, il cui oggetto di indagine diventa il presente. Si rinnova così l’interesse verso l’analisi dei fenomeni. L’approccio realistico si manifesta nel gusto di costruire solidi intrecci e trame dense di fatti. La vicenda si snoda quasi sempre secondo una sequenzialità che pone in evidenza i nessi causa – effetto. Grande rilievo hanno i personaggi, le loro azioni e i loro dialoghi. I vari autori così fondano la loro narrazione sui momenti descrittivi. Sia che le scelte tematiche e stilistiche si indirizzino verso la rappresentazione impersonale della realtà degli strati inferiori della società, come nel verismo di Verga e Capuana, sia che l’interesse si rivolga all’analisi psicologica del personaggio dell’alta borghesia o nobiltà, come Fogazzaro, lo strumento principale del narratore è quello di ricostruire la realtà attraverso la descrizione di ambienti in cui i personaggi acquistano spessore. Il romanzo, in questo modo, svolge il compito di strumento conoscitivo ed interpretativo della realtà. È sufficiente che venga raccontata perché il lettore tragga gli insegnamenti in essa impliciti. L’esemplarità del romanzo realista si manista in particolare nella conclusione: perché l’opera abbia tutta la sua forza di modello, i nodi della vicenda si devono sciogliere con la morte del protagonista, per esempio, o con un lieto fine. Anche la novella ritorna in auge in questo periodo, si pensi a Rosso Malpelo di Verga.

Tratto da CONTRORIFORMA E SECONDO 800 IN LETTERATURA di Gabriella Galbiati
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