Il colloquio come strumento psicologico
All’interno del colloquio: Presenza di due persone in relazione asimmetrica, un accordo comune, un oggetto o argomento che costituisci il focus dello scambio, un fine o uno scopo e un clima che favorisce lo scambio comunicativo. Carli intende il colloquio come un particolare tipo di test dove il processo di conoscenza viene attuato attraverso il crearsi di un rapporto emotivo tra psicologo e soggetto. Gli aspetti che caratterizzano il colloquio sono:
la motivazione, scopo, oggetto, relazione e il mezzo di scambio.
Il colloquio può essere un particolare tipo di strumento caratterizzato da uno scambio verbale in una situazione dinamica di interazione psichica che permetta lo svilupparsi di un processo di conoscenza. Per raggiungere tale obiettivo ci si basa sul consenso, tra conduttore e partecipante, a discutere, parlare, trattare insieme un tema o un argomento. Per facilitare la comunicazione il conduttore usa tecniche non direttive, consente al soggetto di sentirsi valorizzato, non sottoposto a giudizio valutativo, trattato come una persona da un ‘altra persona di cui percepisce la disponibilità.
Con tecniche della domanda si intendono colloqui, interviste e questionari, dove nei primi due la modalità di interazione è il linguaggio come mezzo di conoscenza psicologica attraverso lo scambio verbale tra due persone, mentre il questionario si basa su materiale proposto per iscritto e a cui il soggetto deve rispondere sempre per iscritto.
L’intervista è uno strumento che ha lo scopo di conoscere opinioni, atteggiamenti, percezioni, esperienze e caratteristiche della personalità ponendo al soggetto delle domande. Le interviste possono proporre domande: strutturate (prefissate fin dall’inizio), semi-strutturate (meno rigidità nel tipo, ordine ed esecuzione a seconda del soggetto e dell’andamento dell’intervista) e intervista non strutturata quando all’intervistatore è fornita una lista di aree o di argomenti da sondare. Infine, nell’intervista A) si pone attenzione particolare alla modalità di porre le domande, in quanto l’obiettivo è acquisire le informazioni vi è uno studio più approfondito B) Quantificazione ed elaborazione psicometrica dei dati. Le differenze che possiamo riscontrare tra colloquio e intervista sono:
Intervista: l’attenzione è più centrata sullo scopo di raccogliere informazioni; si sottolinea il padroneggia mento di una tecnica da parte dell’intervistatore.
Colloquio: viene data importanza anche alla relazione che si instaura con il soggetto; si da maggior rilievo al modo di essere e di proporsi del conduttore.
[AAI: colloquio finalizzato allo studio del tipo di attaccamento presente nell’adulto e la classificazione comprende 4 gruppi: attaccamento di tipo sicuro e tre di tipo insicuro].
Counseling: il paziente ha degli incontri con l’operatore per un problema psicologico di estensione limitata. Il colloquio viene utilizzato come metodo per definire il problema del paziente, per ottenere informazioni sulla storia e sulla sua vita e per progettare interventi.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Carla Callioni
[Visita la sua tesi: "Vita di uno stupratore tra abusi e rieducazione"]
- Università: Università degli Studi di Bergamo
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Corso: Scienze dell'Educazione
- Esame: Teoria e tecnica del colloqio e dell'intervista
- Titolo del libro: Il colloquio come strumento psicologico
- Autore del libro: Lis A., Venuti P., De Zordo M.
- Editore: Giunti
- Anno pubblicazione: 1995
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