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Il fondamentalismo culturale

Il fondamentalismo culturale


L’identità culturale diventa il concetto cardine di alcune prospettive preoccupanti, oggi in fase di rilancio. In diverse parti del mondo si assiste alla tentazione di assolutizzare la propria identità culturale. Essa è assunta come il punto di vista unico ed esclusivo con cui guardare, capire e gestire la realtà. Diventa fonte di conoscenza oggettiva e sede della verità.
Il fondamentalismo culturale avverte in modo urgente l’esigenza di stabilire confini netti, robusti e precisi tra le culture, nonché di giungere a una loro discriminazione. Il fondamentalismo culturale, in quanto manifestazione massima della mente monoculturale, contiene in sé una dimensione sia difensiva che offensiva. Innanzitutto, avverte il bisogno di difendere il proprio spazio culturale (territorio) dalla presenza di persone di altre culture. Per questo motivo si parla di confini, dazi, dogane, ecc. Si costruiscono muri. S’instaurano rigide forme di controllo alle frontiere. A livello offensivo, il fondamentalismo culturale sente dentro di sé la missione di convertire le altre culture al proprio sistema di idee e valori.
I valori, le pratiche e gli ideali morali sono trattati alla stregua dei beni materiali, come il vino o il petrolio, soggetti alla legge della domanda-offerta.
Sul versante offensivo, il fondamentalismo culturale conduce inevitabilmente ad attacchi e aggressioni spesso in pieno contrasto con i valori che vuole esportare.

Tratto da LA MENTE MULTICULTURALE di Anna Bosetti
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