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La materia prima

La materia prima


E’ tutto ciò che può essere reperito in ciascuno dei tre regni naturali e che l’uomo sottopone a trasformazioni; essa può essere identificata con la materia di partenza, ovvero la sostanza con cui si dà inizio ad un ciclo produttivo attraverso il quale le materie prime vengono trasformate in prodotto finito. Gli intermedi ed i semilavorati sono la risultante delle prime lavorazioni e infine per prodotto si intende il risultato del processo produttivo. I materiali sono le varie forme di materia ottenute dalla trasformazione di materie prime, i manufatti sono gli oggetti finiti. Al concetto di merce bisogna collegare quello di qualità della merce, che fa riferimento alla somma delle caratteristiche e delle proprietà specifiche per soddisfare potenziali bisogni.   Gli alimenti ed i prodotti alimentari rientrano nella categoria delle merci, essi si ottengono dalla lavorazione delle materie prime attraverso particolari cicli di lavorazione effettuati dall’industria alimentare. I prodotti alimentari, classificati a seconda della provenienza o della destinazione, possono essere allo stato di prodotti finiti, ossia pronti per il consumo (pasta, pane, ecc.), oppure allo stato di semilavorati, ossia materia prima destinata a trasformazioni successive (farine, conserve, ecc.). La continua richiesta di prodotti alimentari e lo sviluppo delle tecnologie alimentari hanno determinato un progresso nel campo dell’imballaggio, del confezionamento e dei prodotti a lunga conservazione. Gli alimenti sono l’insieme delle materie prime commestibili e digeribili che forniscono i principi nutritivi che l’organismo umano utilizza per la costruzione dei tessuti e come fonte di energia. Essi sono costituiti da macrocomponenti (acqua, glucidi, lipidi e proteine) e da microcomponenti (vitamine, sali minerali, antiossidanti). Gli alimenti sono il veicolo mediante il quale l’organismo umano viene rifornito di sostanze che consentono il mantenimento dell’efficienza fisica, l’accrescimento e l’espletazione di attività connesse al mantenimento della vita e quelle di carattere esterno. Una volta nell’organismo, gli alimenti sono soggetti ad una complessa trasformazione che viene indicata con il nome di “metabolismo” e che permette ad essi di fornire energia. L’uomo primitivo sceglieva gli alimenti secondo l’istinto, poi cominciò l’elaborazione di tecniche atte a procurare il cibo e a modificare il sapore e la digeribilità (importanza del fuoco, del sale). Un’altra tappa importante fu la coltura dei primi cereali (orzo, miglio, frumento) e l’allevamento degli animali. In Europa poi furono scoperte le bevande fermentate (birra, vino), gli Arabi introdussero colture speciali (zucchero, carrube, ecc.) e la scoperta del nuovo mondo portò il tè, il caffè e il cacao. Fino ai giorni nostri si sono verificate profonde modificazioni delle abitudini alimentari delle popolazioni sia sul piano qualitativo che quantitativo (introduzione di alimenti elitari che rispondono soltanto ad esigenze voluttuarie, degli additivi, ecc.).  

Tratto da MERCEOLOGIA di Lucrezia Modesto
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