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Torquato Tasso: Gerusalemme Liberata

Canto I (L’esordio del poema)


- Protasi: riassunto della materia del poema
- Invocazione alla Musa ma una musa cristianizzata (allontanamento dal mondo cavalleresco e riavvicinamento al mondo epico con un impianto religioso)
- Dedica al protettore Alfonso II d’Este   
- Inizio narrazione in medias res (esercito cristiano da sei anni in terra santa): accampamento cristiano fuori Gerusalemme guidato da Goffredo di Buglione durante la prima crociata.
- Dio passa in rassegna i principi dell’esercito cristiano (Tancredi, Boemondo, Baldovin, Rinaldo)
- Goffredo viene scelto da Dio come capo dell’esercito crociato conferendogli l’investitura per mezzo dell’arcangelo Gabriele
- Goffredo risolleva il morale dell’esercito


Canto III (I crociati giungono a Gerusalemme)


- All’alba l’esercito cristiano, schierato per la battaglia, arriva in vista di Gerusalemme
- I crociati esultano e al tempo stesso sono commossi dalla vista della città
- All’interno della città le sentinelle scorgono l’arrivo dei nemici e la città di prepara alla resistenza: i saraceni Clorinda e Argante già vanno incontro al nemico
- La principessa pagana Erminia dall’alto delle mura commenta l’avanzata dei cristiani al re Aladino
- Tancredi guida i suoi soldati all’attacco e scontrandosi con Clorinda le fa saltare l’elmo dal capo. Si stupisce alla vista della donna e riconosce in lei la fanciulla vista precedentemente ad una fonte.


Canto VI (La fuga di Erminia)


- Erminia e Clorinda, amiche, prima di addormentarsi parlano assieme
- Clorinda si addormenta ed Erminia, osservando la sua armatura, ne invidia il ruolo di guerriera
- Erminia vuole raggiungere Tancredi, il guerriero cristiano di cui è innamorata, per curarlo dalle ferite inflittegli da Argante quel giorno stesso e pensa di fingersi Clorinda indossando la sua armatura per poter indisturbata abbandonare la città
- Accompagnata da uno fido scudiero attende di essere introdotta nella tenda di Tancredi
- I raggi lunari fanno brillare la sua armatura rivelando le fattezze di Clorinda. A quel punto il cristiano Poliferno (il cui padre è stato ucciso dalla guerriera) la insegue.
- Diffusasi la voce della presenza di Clorinda nel campo, Tancredi esce per inseguire l’amata


Canto XII (La morte di Clorinda)


- L’esercito pagano è in grave difficoltà e Clorinda e Argante discutono sulla necessità o meno di uscire entrambi (Clorinda sarebbe disposta a uscire da sola) e combattere
- Clorinda indossa una nuova armatura di colore nero e si prepara ad uscire aiutata dal suo servo Arsete
- Il servo le racconta gli episodi legati alla sua nascita e di come egli l’abbia ricevuta in affidamento dalla madre (Clorinda era nata dall’infedeltà della moglie del re di Etiopia. La madre fu costretta ad affidare la bambina per la sua carnagione bianca al servo Arsete.)
- Molti furono i pericoli ai quali il servo Arsete dovette scampare assieme alla piccola Clorinda ancora in fasce (tigre, inseguimento dei ladri, attraversamento torrente)
- Nonostante il desiderio della madre e i sogni ricevuti da Arsete, la bambina non fu mai battezzata e visse da pagana
- Dopo il racconto Arsete riferisce a Clorinda il nuovo sogno fatto, che esortava al battesimo della guerriera e annunciava tristi presagi
- Clorinda raggiunge Argante e assieme al mago Ismeno si dirigono verso l’accampamento nemico e danno fuoco alla torre costruita dai cristiani
- Argante riesce a rientrare fra le mura di Gerusalemme ma la porta della città viene richiusa e Clorinda si ritrova da sola in campo nemico
- Clorinda uccide Arimone ma viene individuata e seguita da Tancredi che non riconosce in lei la donna amata
-Tancredi raggiunge Clorinda, scende da cavallo ed inizia a combattere con lei
- La guerriera viene ferita ma rifiuta di rivelare il suo nome al combattente cristiano
- I due guerrieri, seppure debilitati, non cessano di combattere (come il mare scosso dai venti non cessa di essere agitato quando i venti che lo hanno scosso si acquetano)
- Tancredi affonda la spada nel petto di Clorinda che, in fin di vita, gli dona il suo perdono e chiede di essere battezzata
- Tancredi scopre il suo capo per il battesimo e si accorge che la nemica è Clorinda, la donna amata, ma ormai è troppo tardi e la fanciulla muore
- Un manipolo di Franchi giunge a soccorrere Tancredi e raccogliere il corpo di Clorinda
- Tancredi è colpito dal rimorso e dalla disperazione per il gesto compiuto, osserva il corpo straziato della donna e desidera morire ma viene ammonito da Pietro l’Eremita che lo invita ad abbandonare i suoi propositi
- Tancredi si addormenta e riceve in sogno Clorinda che, dal Paradiso, lo consola
- Il guerriero depone le armi e si reca a visitare il sepolcro dove è stata deposta la fanciulla   
- Intanto a Gerusalemme si diffonde la notizia della morte di Clorinda e tutti cadono nella disperazione più totale
- Argante si rivolge a Gerusalemme gridando vendetta e giurando di uccidere Tancredi


Canto XVI (Rinaldo e Armida)


- Descrizione del giardino di Armida, la maga inviata da Plutone per sedurre e irretire i cavalieri cristiani
- Pappagallo parlante che con una metafora paragona Armida ad una rosa e premonisce l’imminente fine (rosa che appassisce)
- Armida s’intrattiene nel giardino con Rinaldo, suo prigioniero ed amante
- I crociati Carlo e Ubaldo sono giunti a liberare Rinaldo e, nascosti dietro a dei cespugli, osservano i due amanti scambiarsi effusioni d’amore
- Rinaldo ha uno specchio che, durante i riti amorosi, Armida sorregge per specchiarsi mentre al suo amante si appaga col solo specchiarsi negli occhi della donna amata (duplice specchiamento)
- Il cavaliere invita la donna a specchiarsi nel suo cuore ma Armida sprezzante continua ad ammirare il suo stesso riflesso (similitudine pavone)
- Rinaldo rimane per un momento da solo nel giardino ed è allora che viene raggiunto dai due compagni
- Come un destriero che si desta di soprassalto, si accorge della loro presenza
- Ubaldo gli rivolge contro lo scudo di diamante consegnatogli dal mago di Ascalona e Rinaldo, specchiandovisi, si ravvede della sua condizione
- Ubaldo lo esorta a ritornare sul campo di battaglia e Rinaldo accetta di fuggire con loro dal giardino della maga
- Armida si accorge della fuga ma tenta invano di fermarlo
- Riesce infine a raggiungerlo e a lui si appella ammettendo le proprie colpe e chiedendo di poter essere fatta prigioniera e serva

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