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Funzione imprenditoriale

Non è quella definita dal Cod. Civile. L'imprenditore non necessariamente coincide con una persona fisica (può anche essere un gruppo di persone). Altro discorso è quello del capitalista (possono anche un numero rilevante di persone con un modesto capitale individuale.
All'inizio l'imprenditore era visto come:
a) Il coordinatore dell'attività aziendale. Le sue funzioni erano:
- innescare la produzione;
- collocare il prodotto del mercato;
- distribuire il risultato (accertare che è stato conseguito un certo risultato).
In tale ottica l'imprenditore viene separato dalla figura di capitalista.
L'imprenditore è promotore della divisione del lavoro, e ricopre un ruolo di organizzazione del lavoro.
Sotto questo profilo la funzione imprenditoriale è di tipo più tecnico che economico.
Al tempo l'economia che vigeva era quella Neokeynesiana. Non lasciava spazio all'impresa, tutto era determinato dal mercato. L'alternativa era produrre o non produrre. Il prodotto in tal caso doveva essere collocato materialmente sul mercato. Questa figura di coordinatore deriva dal principio della Divisione del Lavoro.
In un momento successivo l'imprenditore viene visto come colui che dispone di un'invenzione di un nuovo processo produttivo.
Si tratta di applicare le innovazioni al processo produttivo.
L'innovazione consiste:
- nella produzione di un nuovo bene;
- nell'introduzione di un nuovo metodo di produzione;
- nell'apertura di un mercato;
- in materie prime e semilavorati nuovi;
- riorganizzazione  dei processi produttivi.
Caratteristiche dell'impresa innovata sono.
- Introduzione della Ricerca e Sviluppo;
- Il processo produttivo si è formalizzato.
In un momento successivo l'imprenditore è colui che assume il rischio di una determinata impresa:
- capacità di affrontare l'incertezza;
- prevenire i bisogni del consumatore.
In tal modo si assume un rischio patrimoniale (incertezza di recuperare gli investimenti effettuati).
In tal modo si giunge a far coincidere la figura dell'imprenditore con quella del capitalista.
In tempi più recenti l'imprenditore viene visto come coordinatore.
Attività decisionali che comportano:
- Attività innovativa;
- funzione innovativa (adeguamento dell'impresa all'ambiente);
- funzione di direzione (guida di quello che si è pensato).
Modifiche che influenzano l'attività dell'impresa. Con ciò abbiamo un'imprenditorialità presente in ogni azienda, mentre dovrebbe caratterizzare solo le imprese eccellenti, altrimenti la funzione imprenditoriale non sarebbe una caratteristica.
Con tale impostazione non si distingue tra attività imprenditoriali e direzionali.
A tal punto possiamo dire che la funzion imprenditoriale è la sede della strategia aziendale.
Business idea è costituita da un nocciolo centrale, cioè un'idea di base centrale seguita da una serie di funzioni, specializzazioni, idonee a realizzare quell'idea.
L'economia tradizionale più che di imprenditore parla di soggetto economico al quale è stato dato il compito di sviluppare l'attività aziendale. Questo va distinto dal soggetto economico giuridico che si assume la responsabilità dell'azienda.
Vi sono 3 diverse concezioni di soggetto economico:
1) prestatori di di lavoro e coloro che conferiscono il capitale di rischio (portatori di interessi istituzionali).
2) portatori del potere di indirizzo dell'economia  della piccola impresa:
(per impresa);
(per manager);
(per le persone che gestiscono per conto dell'imprenditore).
3)  Chi esercita di fatto il potere di indirizzo economico.
Parallelo tra: Soggetto Economico e Imprenditore.
a) L'imprenditore è selezionato all'interno più ampio del soggetto economico;
b) Il soggetto economico è individuato nel capitale di comando;
c) Il soggetto economico coincide con l'imprenditore ( il potere decisionale è concentrato nell'attività svolta).
ASA è definita Area  Strategica D'affari.

Gli elementi dell'ambiente sono varietà e variabilità. Quando i due aspetti si combinano tra di loro abbiamo l'ambiente turbolento.
Le strutture operative come quelle organizzative sono rigide. Se si dà flessibilità agli impianti si riduce il rischio, ma diminuisce il profitto e  ciò richiede tempo per l'apprendimento da parte del personale. Quindi ogni cambiamento si traduce per l'ambiente in un dramma organizzativo.
L'economia sta cambiando secondo degli aspetti di fondo. La produzione deve essere mirata e qualitativamente adeguata. La turbolenza pone una serie di problemi quali rapida obsolescenza degli impianti (recuperare quindi gli investimenti effettuati).
L'obiettivo dell'impresa è quello di rimanere in condizioni di equilibrio ed essere sempre più aderente all'ambiente (porsi in condizioni di dominio rispetto all'ambiente circostante). Quando queste politiche vanno al di là della situazione esterna si crea una forzatura che si ripercuote negativamente sull'azienda.

Tratto da ECONOMIA AZIENDALE di Vera Albanese
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