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A cosa servono le pene: A che risultato portano

La radice storica delle sanzioni penali è privare qualcuno della propria libertà. Un modo è attraverso il carcere.
Il carcere di San Vittore, ad esempio, è stato progettato alla fine del 1800, con una struttura panottica, ossia fatta a stella, c’è un centro e tanti bracci che partono da questo, i bracci sono 6. Chi lo aveva inventato aveva l’obiettivo di massimizzare il controllo, perché attraverso una serie di specchi, chi stava al centro poteva guardare le celle senza farsi vedere. Per questo i detenuti cercavo di auto controllarsi, perché non sapevano quando e se erano osservati. Questa struttura è costruita per ospitare circa 850 persone. Oggi ne ospita circa 1600. È arrivato anche a quota 2100, dove però il direttore del carcere fece una protesta, perché erano stati raggiunti tutti i limiti di tollerabilità.
Le condizioni all’interno del carcere sono pessime. La cella se tutto va bene misura intorno agli 8 m2 e viene divisa con 2 o più persone. In alcune celle addirittura non c’è spazio affinché tutti all’interno della cella possano stare in piedi.
Prima di capire perché si punisce, bisogna valutare perché si delinque, perché si commettono i reati.


Tratto da DIRITTO PENALE COMMERCIALE di Valentina Minerva
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