Comunità europea e attività negoziale dei sindacati

Il dialogo sociale comunitario

Comunità europea e attività negoziale dei sindacati

Nelle singole nazioni è stata la forza dei lavoratori che ha portato prima alla contrattazione e poi al riconoscimento di istituto giuridico.
Invece in Europa non s’è stata una affermazione di organizzazioni sindacali al di fuori di una somma di parti. Questo perché ha prevalso il desiderio dei governi di ottenere consensi alle proprie politiche invece di regolare i rapporti.

Gli accordi sindacali e la loro attuazione secondo il diritto comunitario

La Commissione ha il compito di promuovere il dialogo fra le parti sociali e con gli organi comunitari.
La Commissione per avanzare proposte in campo sociale consulta le parti su opportunità e indirizzi di massima e poi sui contenuti. Poi l’iniziativa va alle parti sociali. Si sospende il procedimento legislativo per nove mesi.

Se si raggiunge un accordo si dà attuazione in due modi:
debole, l’accordo viene attuato con prassi di ogni Stato membro
forte, si attua con decisione del Consiglio su proposta della Commissione (come una Direttiva). Si usa per le materie elencate dall’art.137 CE
Vincola lo Stato membro sul risultato, salvo forma e mezzi.
Per recepire da parte del Consiglio c’è prima un controllo di conformità alle leggi comunitarie, poi si verifica la rappresentatività dei firmatari, poi si verifica la tutela delle piccole e medie imprese, poi si valuta nel merito il suo complesso.

L’attuazione delle direttive attraverso la contrattazione collettiva

Ogni Stato può affidare alle parti sociali il compito di attuare una direttiva, con accordi. Lo Stato verifica la realizzazione. Ma ci sono diversi ccnl quindi poco attuabile (ok per quei paesi con ccnl orga omnes)
Comunque deve prima almeno acquisire il parere delle parti sociali anche se non vincolante.