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Legge 741/1959 e contratto collettivo


La legge 741/1959

Con una legge delega il governo emanò D.Lgs che determinavano condizioni minime di lavoro per ogni categoria, e fu vincolato per l’emanazione di questi decreti alle clausole dei contratti collettivi esistenti.
Non era dichiarata l’erga omnes ma quasi. Ne furono emanati quasi mille, per i ccnl nazionali ed anche provinciali con rimandi ai nazionali.
La norma fu poi prorogata.
Si cercò così di superare il problema dell’efficacia generalizzata.
In Francia c’era l’obbligo solo per gli imprenditori parte dell’associazione firmataria. In Germania la pubblica autorità   ha generalizzato gli effetti per tutti di ccnl per iscritti. In Italia non si sarebbe potuto fare perché in contrasto con la Cost. art.39

Alcuni principi costituzionali sul contratto collettivo

La legge fu in parte limitata nella parte della proroga.
Un problema fu quello dell’ambito di applicazione dei decreti. Si stabilì che era il contratto stesso che definiva l’ambito, non essendoci un concetto univoco di categoria.

Contratto collettivo di diritto comune

Rilevanza e natura giuridica

Dopo il corporativismo ed il ripristino della libertà sindacale, i ccnl sono tornati dalla disciplina pubblica a quella privata (di diritto comune).

Tratto da DIRITTO SINDACALE di Barbara Pavoni
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