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Esempio di un gruppo aziendale a struttura verticale


Si consideri un gruppo a struttura verticale così formato: A controlla B, che controlla C, che controlla D. Siano date le seguenti situazioni patrimoniali:



Si supponga che Tizio detenga il capitale di comando della società A, avendo sottoscritto e versato 600. Questo è l’unico investimento fatto da Tizio nel gruppo. Egli controlla la società A possedendo la maggioranza dei diritti di voto in assemblea.
La società A detiene una partecipazione del 60% nella società B, avendo sottoscritto e versato un capitale pari a 600. Analogamente, la società B partecipa in C al 60% che a sua volta ha una partecipazione in D di 600 perché ha sottoscritto e versato il 60% di quest’ultima.



Si osserva che Tizio, con un investimento in capitale proprio nella società A pari a 600, è in grado di governare risorse per 2.200. Trattasi di risorse che il gruppo è stato in grado di attingere con vincolo di capitale proprio: 600 fornite da Tizio e 1.600 fornite da soci di minoranza. I soci di minoranza, ai vari livelli in cui si articola il gruppo, hanno fornito 400 alla società A, 400 alla società B, 400 alla società C e 400 alla D.





Nell’ipotesi in cui il capitale sociale delle controllate B, C (finanziarie) e D (operativa) sia rappresentato, per ciascuna società, da azioni ordinarie e di risparmio in misura paritetica (50:50), la determinazione dell’effetto di Leva azionaria è così quantificabile:
0,26*0,26*0,26 = 0,017 (c.d. alfa diluito).
La capogruppo A, grazie ad una struttura partecipativa “a cascata”, è in grado di controllare l’investimento in D(unica società operativa) disponendo soltanto dell’1,7% dei mezzi totali che la finanziano.

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