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Il sistema dei tassi d’interesse della banca

Il sistema dei tassi d’interesse delle Banche permette di capire quali sono i flussi finanziari con i quali la Banca si confronta e si trova a competere.
Un punto di collegamento tra la Banca e il mercato concorrente è dato dai tassi d’interesse.
L’obbiettivo della banca è quello di permanenza continua sul mercato, non solo a livello di economicità, ovvero pareggio tra costi e ricavi, ma anche di crescita effettiva, cioè produrre reddito. Per questo attua una serie di politiche per manovrare i tassi.
La banca è l’intermediario che più di ogni altro conosce il mercato, ci si aspetta quindi che la banca si fondi in una situazione di NEUTRALITÀ DEL RISCHIO, ovvero deve essere in grado di disporsi di fronte alla valutazione dei flussi finanziari, sapendo valutare tutte le informazioni relative a quel flusso finanziario e avendo a disposizione tutte le informazioni presenti sul mercato che forniscono previsioni sull’andamento futuro di quel flusso.
La neutralità al rischio identifica un soggetto che in mezzo a tutte le informazioni disponibili prendono le loro decisioni, dopo averle valutate.
Il tasso d’inflazione è qualcosa di imprevedibile. Quando i flussi finanziari hanno un orizzonte temporale di medio lungo termine, è più difficile fare delle valutazioni.Per questo è prioritario verificare la NATURA DEL RISCHIO FINANZIARIO. Se tutti i flussi avessero alti rischi l’equilibrio sarebbe in pericolo.
I tassi d’interesse rappresentano l’unità di misura uniforme a tutti i flussi finanziari emessi sul mercato. Per questo è importante definire come la banca gestisce i flussi attivi e passivi, perché da questi si generano i tassi d’interesse.
Ogni flusso finanziario si origina come un rapporto bilaterale tra un creditore  e un debitore. Questo è importane, perché implica che alla base di ogni flusso finanziario si deve individuare il grado di rischio alla quale questo flusso finanziario si rapporta, in particolar modo della parte debitoria, ovvero se è in grado di restituire i flussi alle scadenze prestabilite.
Nelle situazioni di risk free, le parti debitorie (lo Stato o la Banca) sono detti soggetti sicuri, per i quali non esiste il rischio di mancato rimborso. Tutte le altre categorie generano un rischio.
Chi assume un rischio nel proprio portafoglio deve valutare questo rischio.
Nella gestione dell’attività bancaria la disponibilità delle informazioni permette di valutare i rischi che si potrebbero ripercuotere sul sistema . I rischi sono fondamentalmente 3:
- RISCHIO DI CREDITO
- RISCHIO DI MERCATO
- RISCHIO FINANZIARIO
- RISCHIO FINANZIARIO : più legato a una gestione organizzativa.
Sono le tre categorie fondamentali, intrinsecamente legati alla natura di ciascun flusso finanziario.
I primi due sono forme di rischio più connaturate con l’attività di intermediazione indiretta, mentre l’ultimo è una definizione che si è creata per i flussi finanziari di intermediazione diretta, quelli relativi ai soggetti che hanno in mano strumenti finanziari.

Tratto da ECONOMIA DELLE AZIENDE DI CREDITO di Valentina Minerva
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