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Classificazione delle spese e delle entrate pubbliche

L’operatore pubblico nella contabilità nazionale

Alla Pubblica Amministrazione fanno capo tutte le unità istituzionali le cui funzioni principali  consistono nel produrre per la collettività servizi non destinabili alla vendita e nell’operare una redistribuzione del reddito e della ricchezza del paese.
I servizi della Pubblica A amministrazione non sono destinati alla vendita o non sono distribuiti attraverso i meccanismi di prezzo per due ordini di motivi. In presenza di servizi connessi con il concetto di sovranità dello Stato,è impossibile applicare un prezzo,perché i servizi collettivi sono caratterizzati dalla non rivalità del consumo e dalla non escludibilità tecnica o economica del consumo.
I servizi che non sono oggetto di vendita rientrano anche quelli connessi all’attività di investimento in opere pubbliche dello Stato o delle Amministrazioni Pubbliche.
La funzione redistributiva è la seconda funzione essenziale della Pubblica Amministrazione. Essa non si limita a trasferimenti dai ricchi ai poveri,ma prevede anche interventi a favore degli anziani con l’attribuzione degli oneri alle classi in età lavorativa o spostamenti di risorse dalle aree più sviluppate a quelle meno sviluppate.
Dal punto di vista operativo la Pubblica Amministrazione è suddivisa in tre sottosettori:
Amministrazioni centrali: comprendono le amministrazioni centrali dello Stato e gli enti economici,di assistenza e di ricerca,che estendono la loro competenza su tutto il territorio
Amministrazioni locali: comprendono gli Enti pubblici la cui competenza è limitata  a una sola parte del territorio
Enti di previdenza: comprendono le unità istituzionali centrali e locali,la cui attività principale consiste nell’erogare prestazioni sociali finanziate attraverso contributi generalmente a carattere obbligatorio (INPS,INAIL,INPDAP)
Le Amministrazioni Pubbliche sono solo una parte del Settore Pubblico.Nel Settore Pubblico sono infatti comprese le ex aziende autonome statali e le aziende municipalizzate e regionalizzate.


Le spese pubbliche

Una prima distinzione contrappone le spese correnti a quelle in conto capitale.
Sono spese correnti le erogazioni riferite allo svolgimento dell’attività statale oltre a quelle destinate a realizzare la redistribuzione dei redditi.
Sono spese in conto capitale le spese per investimenti sia diretti sia indiretti.
Una seconda classificazione distingue le spese per l’acquisto di beni e servizi dalle spese per trasferimento.
Le spese per l’acquisto di beni e servizi comportano l’acquisto da parte delle Amministrazioni Pubbliche di beni prodotti e servizi correnti. Implicano l’assorbimento di risorse disponibili.
Le spese di trasferimento sono pagamenti unilaterali delle Amministrazioni  Pubbliche,ai quali non corrispondono prestazioni di servizi o cessioni di beni.


Il finanziamento della spesa pubblica

I beni e i servizi destinati alla vendita possono essere finanziati da:
Prezzi privati. L’operatore pubblico produce beni privati e li colloca sul mercato alle stesse condizioni a cui collocherebbe un  privato. I beni privati sono beni pienamente rivali nel consumo o privi di ogni elemento di indivisibilità che invece caratterizza in maggiore o minore misura i beni pubblici.
Prezzi pubblici. Si producono beni privati in cui è assente l’elemento di indivisibilità, ma il prezzo a cui li si vende è diverso da quello che applicherebbero gli operatori privati.Si avranno prezzi pubblici più elevati di quelli che fiserebbero i privati quando lo Stato istituisce a suo favore un monopolio legale.
Prezzi politici. I ricavi non coprono i costi. Nel settore dei trasporti si applicano nel nostro paese prezzi politici.
Per i beni e servizi non destinabili alla vendita vale la seguente classificazione:
Imposte. I beni collettivi ,per loro natura caratterizzati da non rivalità nel consumo e da impossibilità di esclusione,sono finanziati attraverso imposte,definibili come prelievi coattivi di denaro senza vincoli di destinazione.
Contributi sociali. I contributi sociali costituiscono una particolare forma di prelievo,in linea generale riferita al reddito dei lavoratori dipendenti e autonomi,che ha come destinazione specifica il finanziamento delle prestazioni sociali.
Tasse. Lo Stato può produrre servizi in cui coesistono componenti private e pubbliche e attribuire il costo della parte privata,o divisibile a chi fa domanda attiva di un certo servizio.Le tasse sono appunto la categoria di entrata rilevante in queste situazioni.
Contributi speciali. Lo Stato può produrre beni collettivi,da quali deriva per i proprietari privati un incremento patrimoniale indipendente da ogni loro attività.


Elementi costitutiva e progressività delle imposte

Il presupposto dell’imposta è la particolare situazione di fatto alla quale la legge ricollega l’obbligo di pagare l’imposta.
La base imponibile è la traduzione quantitativa del presupposto.
L’aliquota è la quota d’imposta per ogni unità di base imponibile.Nelle imposte ad valorem la base è definita in termini monetari e l’aliquota è una certa percentuale della base.Nelle imposte specifike la base è definita in termini fisici e l’aliquota è espressa in termini monetari.
E’ necessario distinguere fra : aliquota d’imposta calcolata su una base imponibile comprensiva dell’imposta stessa(aliquota su base lorda) e aliquota d’imposta calcolata su una base imponibile al netto dell’imposta(aliquota su base netat).
Detto T l’ammontare d’imposta e B la base imponibile lorda(comprensiva dell’ammontare d’imposta dovuta), possiamo scrivere ke l’aliquota nel primo caso è :
t = T/B
Nel secondo caso si ha :
τ = T(/B-T)
A parità di getti,uguagliando le 2 espressioni, abbiamo :
tB = τ(B- T) ; tB = τB – τtB
Semplificando otteniamo :
t = τ/(1 + τ)
τ = t / (1 – t)
Nel caso d’imposta sul reddito viene generalmente utilizzata la base imponibile al lordo di imposta.L’IVA è invece un tipico esempio di applicazione di base imponibile al netto d’imposta.
Le imposte dirette colpiscono direttamente la capacità contributiva, prescindendo dal comportamento del contribuente, e solo in quanto il contribuente è titolare di un patrimonio o di un reddito.
Le imposte indirette colpiscono la capacità contributiva indirettamente, attraverso indici tipicamente legati o a un patibolare comportamento del contribuente o a specifici atti,quali il consumo di certi beni o il trasferimento di certe attività.
Nell’ambito delle imposte dirette si puo’ effettuare una ulteriore distinzione.
Le imposte personali tengono conto della situazione personale del contribuente e quindi di tutti i redditi a lui afferenti.
Le imposte reali prescindono dalla situazione personale del contribuente e fanno riferiemento esclusivo all’esistenza di una certa materia imponibile.
Presupposto di un’imposta personale è il percepimento di un reddito o il possesso di un patrimonio da aprte di un soggetto.Presupposto di un’imposta reale è l’esistenza di un certo reddito o di un certo patrimonio,prescindendo dalla posizione personale del percettore.
E’ inoltre possibile distinguere tra imposte generali e imposte speciali.Si definiscono imposte generali quelle ke colpiscono o tutti i redditi , o tutta la produzione,o tutti i redditi afferenti ad un fattore.Si definiscono imposte speciali quelle ke colpiscono o tutti i redditi, o un solo bene, o l’impiego di un fattore in uno specifico settore dell’economia.
Un’imposta diretta è progressiva quando l’aliquota media aumenta all’aumentare della base imponibile.L’imposta è proporzionale quando l’aliquota media rimane costante all’aumentare della base imponibile.L’imposta è regressiva quando l’aliquota media diminuisce all’aumentare della base imponibile.
Si indiki infatti con Y il reddito rilevante ai fini dell’applicazione dell’imposta e con T il debito d’imposta legato ad una generica relazione funzionale al livello del reddito :
T = t(Y)
Il reddito disponibile è:
Yd = Y – t(Y)
L’aliquota media è :                                  _
t = t(Y)/Y

L’aliquota marginale, ke misura la variazione del debito d’imposta alla variazione unitaria o infinitesimale del reddito, è la seguente :
t ‘ (Y) = dt(Y)/d(Y)
Possiamo calcolare la variazione dell’aliquota media al variare del reddito : …
Un’imposta è progressiva quando l’aliquota marginale è superiore a quella media.
L’imposta è progressiva quando l’elasaticità dell’aliquota media rispetto al reddito è maggiore di zero; abbiamo infatti t ‘ (Y) > t(Y).L’imposta proporzionale è caratterizzata da un’elasticità pari a zero.
La progressività puo’ essere realizzata secondo tre modalità fondamentali :
per scaglioni, per detrazione, per deduzione.
Nella progressività per scaglioni s’identificano scaglioni successivi di reddito e sulla parte di reddito propria dello scaglione si applicano aliquote specifike crescenti al crescere del reddito.L’aliquota applicata allo scaglione più elevato è denominata aliquota marginale.
Nella progressività per detrazione il debito d’imposta si ottiene applicando un’aliquota di imposta costante per tutti i livelli di reddito e detraendo dal debito d’imposta,così determinato,un ammontare uguale per tutti i contribuenti.
Indicando con f la detrazione del debito d’imposta,si ottiene:
T = tY – f
Un’imposta così configurata e progressiva in quanto,l’aliquota marginale,in questo caso pari a t,è superiore all’aliquota media. Infatti:…
Quando la progressività è realizzata con il metodo della detrazione la diffrenza fra l’aliquota media e quella marginale diminuisce al crescere del reddito.
Nella progressività per deduzione il debito d’imposta, indicando con d  la riduzione dell’imponibile,è pari a :
T = t(Y – d)
L’aliquota media è :…
Se l’aliquota marginale cresce la crescere del reddito,detrazioni e deduzioni avranno invece effetti differenti.Infatti mentre una detrazione produce una riduzione del debito d’imposta uguale per tutti i contribuenti,una deduzione comporta una riduzione del debito d’imposta(td)ke cresce al crescere del reddito(e quindi dell’aliquota marginale)dei contribuenti.


La classificazione delle imposte

Nei sistemi economici sviluppati le imposte,insieme ai contributi sociali,costituiscono la principale forma di finanziamento dell’attività delle Pubbliche Amministrazioni.
I sistemi tributari sono costituiti da numerose imposte,ognuna delle quali si distingue per struttura giuridica e per effetti economici.
Fra le imposte dirette,le principali sono le seguenti:
l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) colpisce i redditi percepiti dalle persone fisiche in quanto lavoratori,titolari d’imprese personali,proprietari dei terreni e fabbricati e,in alcune ipotesi,percettori di dividendi erogati dalle società di capitali.Sul piano quantitativo  l’IRPEF è l’imposta più importante del nostro sistema tributario;
l’imposta sul reddito delle società (IRES) assoggetta il reddito delle persone giuridiche,determinato sulla base delle risultanze di bilancio,ad un’imposta specifica che svolge un ruolo complementare all’IRPEF;
l’imposta sostitutiva sui redditi di capitale e sulle plusvalenze colpisce larga parte dei redditi di capitale e dei capital gians ,nel nostro paese esclusi dalla base imponibile dell’IRPEF ed assoggettati ad un’imposta proporzionale.
Le imposte indirette sono suddivise in quattro categorie all’interno delle quali indichiamo le più rilevanti:
Affari
l’imposta sul valore aggiunto (IVA) colpisce la differenza fra il valore delle vendite e il valore degli acquisti effettuati da un’impresa;
l’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) si applica sul valore della produzione netta di tutti i settori produttivi;
l’imposta di registro si applica al momento della registrazione di alcuni atti,tra i quali i più rilevanti sono quelli connessi al trasferimento della proprietà immobiliare.
Produzione
un imposta specifica per unità di prodotto (accisa) colpisce la fabbricazione o il consumo di alcuni beni. I  termini di gettito è l’imposta sugli oli minerali;
monopoli il gettito di questa categoria deriva dalla vendita dei tabacchi per i quali si applica in regime di monopolio prezzi pubblici superiori a quelli che applicherebbe un imprenditore privato;la differenza tra il prezzo e il costo medio di produzione costituisce una forma di imposizione indiretta;


Lotto e lotterie

Fra le imposte indirette è compresa anche l’imposta comunale sugli immobili,che costituisce l’esempio più rilevante di imposta commisurata al valore patrimoniale di u bene capitale.

Tratto da ELEMENTI DI SCIENZA DELLE FINANZE di Mariarita Antonella Romeo
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