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Società di factoring


Le società di factoring sono intermediari finanziari il cui oggetto consiste nell’esercizio dell’attività di acquisto dei crediti commerciali da imprese.
L’attività si basa su un contratto di cessione pro soluto (cioè con rischio di credito a carico del cessionario) o pro solvendo (cioè con rischio a carico del cedente), di crediti commerciali a una società specializzata (factor), ai fini di gestione, incasso, ed eventualmente di finanziamento del cedente.
Le società svolgono pertanto un insieme di servizi finanziari e di altra natura, tra i quali anche l’attività di intermediazione creditizia, secondo la seguente articolazione:
-> servizi informativi riferiti alle condizioni finanziarie della clientela commerciale
-> servizi di amministrazione, gestione, incasso dei crediti commerciali
-> servizi legali per il recupero crediti
-> servizi di garanzia del buon esito dell’incasso (pro soluto)
-> anticipazione parziale del valore dei crediti ceduti.
Tali diverse prestazioni delle società di factoring trovano remunerazione in prezzi che, a seconda dei casi, assumono forma di commissioni, provvigioni e tassi di interesse
Con riferimento al bilancio, i crediti acquistati devono essere iscritti nell’attivo patrimoniale, in apposite poste "per operazioni di factoring", per il loro valore di acquisizione (per lo più valore nominale).
Al passivo, sempre in poste apposite, deve essere iscritta la quota di tali crediti eventualmente non ancora corrisposta ai relativi soggetti cedenti (debito del factor nei confronti di questi ultimi).
Infine, nell’ipotesi in cui i crediti ceduti alle società di factoring pro solvendo siano inesigibili, il riaddebito di tali crediti al cliente cedente da luogo alla formazione della voce attiva "crediti per operazioni di factoring verso clientela".Le principali fonti di finanziamento che caratterizzano il passivo sono rappresentate dall’indebitamento bancario, generalmente a breve scadenza (coerentemente con la natura degli impieghi).
Il Conto Economico presenta tra i ricavi essenzialmente commissioni e interessi derivanti rispettivamente dall’attività di gestione e di smobilizzo anticipato dei crediti; mentre, fra i costi si trovano gli interessi passivi per la copertura del fabbisogno finanziario connesso all’anticipo dei crediti, i costi operativi e le perdite su crediti.Le società di factoring sono attualmente impegnate a gestire il non facile passaggio da un equilibrio gestionale orientato principalmente al margine di interesse (tipico di un intermediario creditizio "classico") a uno fondato su un orientamento al margine "provvigionale" (commissioni meno costi di gestione), tipico di un intermediario con attività ad alto contenuto di servizio dove l’aspetto creditizio riveste minore importanza [il margine provvigionale dovrebbe dunque diventare prevalente]

Tratto da IL SISTEMA FINANZIARIO di Alessia Chiovaro
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