Skip to content

La valutazione partecipata dei progetti di sviluppo di comunità


Valutare significa esprimere giudizi riguardo ad un certo aspetto della realtà che diventa l’oggetto della valutazione. Nella valutazione dei progetti è richiesto che i giudizi formulati siano basati e suffragati da informazioni ricercate in modo metodologicamente rigoroso, dalla costruzione di dati che permettano di argomentare come mai si è giunti a quel giudizio finale e non a un altro.
Poiché un progetto interessa sempre più soggetti, occorre uno sforzo iniziale per stabilire criteri di valutazione condivisi, in quanto sono gli attori coinvolti che danno valore al dato e che, quindi, valutano.
La valutazione di questi progetti non può essere che una valutazione partecipata, che include un processo di negoziazione fra i diversi attori portatori di diversi interessi, che si realizza all’interno di uno specifico contesto culturale e che non può eludere la dimensione etica, trincerandosi dietro il paravento della scientificità.
I cittadini possono essere a un tempo soggetti, oggetti e utilizzatori della valutazione, e questo diverso ruolo dei cittadini dal punto di vista della partecipazione richiede anche cambiamenti nell’interpretazione del ruolo di valutatore.
Il suo compito è mettere i cittadini in grado di valutare e di utilizzare correttamente la valutazione.
Nei progetti di sviluppo di comunità vi è l’esigenza di conoscere il progetto “dal di dentro” per poterlo valutare. L’estraneità al progetto, suggerita da alcuni modelli di valutazione, consente la distanza emotiva dal progetto stesso, ma non permette di cogliere segnali che sono essenziali nel progetto di valutazione e che solo chi conosce il progetto dall’interno è in grado di cogliere. Inoltre, il coinvolgimento emotivo dovuto all’interesse per il progetto non viene assunto come interferenza od ostacolo per la valutazione, ma viene legittimato come caratteristica di tutti gli attori coinvolti nel progetto. Lo sviluppo di comunità è inteso anche come risultato: alla fine dell’intervento ci si aspetta di lasciare una comunità caratterizzata da un potenziato senso di comunità, in cui sia diffuso il senso di responsabilità, siano aumentate le competenze (relazionali, informative, di problem solving, di tolleranza) e il potere di incidere sul proprio ambiente di vita.
Si dovranno valutare:
I risultati del progetto: se, e in quale misura, il progetto ha contribuito a risolvere il problema o ha raggiunto l’obiettivo che si era prefissato;
Il processo attraverso il quale è stato prodotto quel risultato: se e in quale misura questo è stato un processo di sviluppo di comunità.
Gli indicatori della valutazione sono frutto di un processo di costruzione e non si trovano già dati a priori. Una volta stabilito cosa si vuole valutare si scompone il concetto che lo esprime nelle sue proprietà caratteristiche, ossia nei suoi elementi costitutivi che ne definiscono l’essenza. Una volta identificati gli indicatori, si passa alla loro operazionalizzazione, si scelgono gli strumenti adeguati alla loro rilevazione e alla comunità in cui si rilevano, e si individuano le fonti da cui trarre le informazioni. E’ fondamentale percorrere e documentare il percorso logico che lega gli indicatori al concetto generale che costituisce l’oggetto della valutazione.
Gli strumenti per raccogliere i dati devono essere adeguati:
Ai dati da raccogliere,
Alla cultura della comunità, quindi accettabili dai soggetti coinvolti.
Gli strumenti per diffondere i dati devono essere appropriati e funzionali per comunicarli a coloro che li devono utilizzare. Nel costruire il rapporto occorre, mettersi nei panni di chi lo dovrà ricevere e utilizzare e tenere presenti le competenze che questi ha (o non ha) per permettergli di capire.

Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.