Dei immortali secondo gli stoici

Interviene Balbo. Dice che la sua scuola (stoica) divide la questione degli dei immortali in 4 parti: 1)essi dimostrano l'esistenza degli dei, poi 2)la loro natura, poi 3) che essi governano il mondo, poi 4) che si occupano delle cose umane. Allora lucilio dice che anzitutto rivolgendo lo sguardo al cielo la cosa più evidente che viene dalla contemplazione di esso e dei corpi celesti è l'esistenza di un' intelligenza superiore che governa tutto ciò. Se non avessimo nella mente tale nozione e concetto, la credenza non permarrebbe così facilmente nè sarebbe rafforzata col passare del tempo, nè avrebbe potuto radicarsi nel corso di generazioni e di diverse epoche dell'umanità. Infatti col tempo le credenze vane sono scomparse. Il tempo cancella le fantasie ma rafforza i giudizi di natura. Poi gli dei stessi mostran spesso la loro potenza. Ad es. Castore e Polluce furon visti durante una guerra..spesso furon udite le voci di fauni, ecc. E poi la predizione e la previsione del futuro indicano che agli uomini vengon rivelati e mostrati eventi...Clodio irrideva gli dei per scherzo, ma fu punito e la sua flotta perse...Dalla fine di coloro che trascurarono gli dei si capisce che lo stato venne ingrandito dal comando di generali che obbedirono alle prescrizioni della religione. I nostri antenati conoscevan bene il potere della religione e lo usarono per vincere. Poi anche l'arte degli aruspici è divina. Chi consideri tali fatti come può non ammettere l'esistenza degli dei? Se esistono interpreti di un essere, ne consegue che egli esiste. Ora, se vi son interpreti degli dei, allora gli dei esistono. Si può obiettare che non tutte le previsioni si avverano.. Ma neppure tutti i malati guariscono.. Non per questo non esiste la medicina. Se qualcuno fraintende i segni divini è colpa degli uomini. Quindi l'esistenza degli dei è una nozione innata e scolpita nella mente di tutti. Varie opinioni vi sono sulla natura degli dei, ma nessuno nega la loro esistenza.