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Spirito universale: la Storia in Hegel


Hegel evidenzia l’inesistenza di un diritto internazionale: nessun organismo superiore può regolare i rapporti inter-statali. Il solo giudice è lo Spirito universale, cioè la Storia, la quale ha come suo momento strutturale la guerra. Essa è necessaria, inevitabile ed ha un alto valore morale. Come il movimento dei venti preserva il mare dalla putredine, così la guerra preserva i popoli dalla fossilizzazione alla quale li ridurrebbe una pace durevole.

Hegel non nega che la storia possa apparire un tessuto di fatti contingenti e insignificanti e quindi priva di ogni piano razionale. Ma tale può apparire solo dal punto di vista dell’intelletto finito, cioè dell’individuo che non sa elevarsi al punto di vista della ragione assoluta. Il fine della storia del mondo è che lo spirito giunga al sapere di ciò che esso è veramente. Questo spirito è lo spirito del mondo che s’incarna negli spiriti dei popoli che si succedono nell’avanguardia della storia.

La libertà si realizza, secondo Hegel, nello Stato; lo Stato è dunque il fine supremo. La storia del mondo è la successione di forme statali che costituiscono momenti di un divenire assoluto.

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