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Difficile e Problematica Definizione di “Imposta”

Difficile e Problematica Definizione di “Imposta”


Quando è che una prestazione patrimoniale si dice imposta?
In alcuni casi è molto semplice: se l’obbligato non ha possibilità di scelta, poiché c’è un potere amministrativo che palesemente lo “costringe”, il significato è pacifico. Ad esempio, per quanto riguarda le imposte sui redditi (=Somma che lo stato preleva forzosamente dai propri guadagni), è pacifico che si tratti di prestazione patrimoniale imposta, perché l’obbligato, se si rifiuta, è sanzionato, motivo per cui è una prestazione patrimoniale che subisce passivamente!
Dunque, è giusto affermare che la prestazione patrimoniale è imposta quando c’è un potere pubblico sovra ordinato, il quale emana un atto amministrativo sovrano, da cui scaturisce un obbligo che nasce senza il concorso della volontà dell’obbligato (se io sono obbligato e non ho dato il mio consenso, è evidente che si tratta di un’imposizione che subisco); tuttavia, la prestazione patrimoniale imposta può esistere anche se un consenso c’è stato.
È possibile, infatti, che ci siano servizi pubblici essenziali che si ottengono stipulando un contratto, ed è possibile che non si possano ottenere se non con la stipula del contratto, e che siano anche in regime di monopolio (quindi o “prendo” il servizio così come mi viene offerto o altrimenti non ne usufruisco). Se si facesse riferimento solo al criterio (di cui sopra) dell’atto sovrano, questa non sarebbe una prestazione patrimoniale imposta, perché si è in presenza di un contratto/di una manifestazione di volontà. Ma la Corte Costituzionale ha detto che c’è imposizione anche quando la costrizione è sostanziale (C’è un contratto, ma sostanzialmente si tratta di un contratto che io subisco, e lo subisco quando c’è un servizio essenziale e sostanzialmente sono privo di forza contrattuale. Ad esempio, in passato, così erano le tariffe elettriche dell’ENEL - su cui adesso si può discutere poiché c’è un avvio di liberalizzazione -: è vero che il privato, quando va a vivere in una nuova casa, stipula un contratto di fornitura con l’ENEL, ma è anche vero che l’obbligato non può andare allo sportello dell’ENEL, affermando che le condizioni di fornitura non gli piacciono e, perciò, vuole pagare meno l’elettricità!), non formale (L’obbligato subisce formalmente, poiché non stipula alcun contratto, ma semplicemente non può rifiutare l’adempimento di un atto amministrativo unilaterale).
Riepilogando: Ai fini dell’art. 23 Costituzione e, perciò, al fine della necessità di avere una norma di legge, è necessario che ci sia una soggezione/una situazione di imposizione, che c’è sicuramente in presenza di un atto amministrativo sovrano, quando non vi è un contratto e formalmente non c’è una posizione di parità tra le parti; ma ci può essere soggezione, e dal lato opposto imposizione, anche solo sostanziale. Per tutte le prestazioni patrimoniali imposte ci vuole la legge.

Tratto da APPUNTI DI DIRITTO TRIBUTARIO di Luisa Agliassa
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