Definizione di concorso colposo nel delitto colposo

Per quanto riguarda il concorso colposo nel delitto colposo, l'art. 113 c.p. stabilisce che  «nel delitto colposo, quando l'evento è stato cagionato dalla cooperazione di più persone, ciascuna di queste soggiace alle pene stabilite per il delitto stesso». Tale forma di concorso viene riconosciuta dal nostro codice, attribuendole tuttavia un nome («cooperazione nel delitto colposo») che intende sottolineare la sua diversità rispetto al concorso doloso. 
Secondo l'opinione prevalente, il concorso colposo nel delitto colposo si risolve in un concorso di condotte colpose causalmente efficienti nella produzione dell'evento, unificate da un elemento psicologico: la coscienza e la volontà di cooperare nell'attività (o nell'omissione) da cui scaturirà l'evento non voluto da alcuno (es., due escursionisti accendono un fuoco in un bosco riarso e provocano involontariamente un incendio; il proprietario di una vettura la presta ad una persona sprovvista di patente, che cagiona per imperizia la morte di un pedone).
In pratica, la rilevanza penale delle singole condotte colpose sarebbe già assicurata dalla fattispecie del delitto colposo che ciascuna di esse di per sé realizza compiutamente. La loro valutazione in termini di concorso (determinata dalla presenza della coscienza e volontà di cooperare) servirebbe soltanto a fini di disciplina, ed in particolare al fine di consentire l'applicazione di talune aggravanti speciali del concorso (art. 113.2).
In realtà, nulla esclude che l'art. 113 possa svolgere anche una funzione incriminatrice rispetto a condotte che non sarebbero di per sé rilevanti nel quadro della fattispecie colposa monosoggettiva (es. Tizio istiga il guidatore Caio a violare il limite di velocità per raggiungere prima la mèta; Caio provoca la morte di Sempronio; Tizio non ha in realtà violato alcun obbligo di diligenza riferibile alla sua posizione ed alla sua attività, ma ha cooperato con Caio).