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L’oggetto della tutela penale: dai diritti individuali ai valori culturali


Le tappe fondamentali del processo di dilatazione dell’oggetto della tutela penale sono principalmente 3: dall’originaria fase in cui l’oggetto della tutela penale di identificava coi diritti individuali a quella estrema in cui la sanzione criminale viene utilizzata per accreditare e confermare valori culturali, passando per quella intermedia in cui si afferma la decisiva e duratura nozione di bene giuridico quale sintesi concettuale degli oggetti tutelati. FASI:

1° FASE_ Nella concezione illuministica dello Stato liberale il diritto penale era al servizio dei diritti individuali: posta la centralità assunta dall’individuo coi suoi diritti naturali, la conseguenza era che il potere punitivo è legittimamente esercitato nella misura in cui esso sacrifica la libertà personale del colpevole per la migliore salvaguardia delle libertà fondamentali degli altri consociati => sarebbe illegittimo quel potere punitivo che pretendesse di dilatare il suo oggetto di tutela oltre i diritti individuali dei cittadini.

2° FASE_ Fase dominante in cui si ha il trionfo della nozione di bene giuridico.
Da un lato, il “bene giuridico” segnala uno sganciamento dell’oggetto della tutela dalla necessità di una sua dimensione esclusivamente personalistica: a differenza dei diritti individuali, il bene giuridico offre una connotazione oggettiva.
Dall’altro, il bene giuridico si presenta come un dato oggettivo ed in qualche modo “esteriorizzato” dalla realtà sociale: il concetto di “bene” evoca l’idea dell’oggetto, sia materiale che immateriale, di una valutazione positiva così da non potersi concettualmente identificare col valore che funge da criterio o parametro di valutazione.
Inoltre la nozione di bene giuridico tende ad opporsi a quell’ulteriore dilatazione dell’area della tutela penale che si ha con l’ingresso dei “valori culturali” sulla scena penalistica.
Il bene giuridico comprende da un lato i beni individuali riconducibili ai diritti dei singoli (vita, libertà, patrimonio…); ,a dall’altro apre l’ingresso ad una dimensione ultraindividuale degli oggetti della tutela penale. I beni giuridici possono assumere la natura di:
Beni sociali: quelli la cui titolarità è di una collettività considerata o quale insieme complessivo di soggetti individuali non determinabili ovvero come una pluralità di soggetti individuali indeterminabili. Ad es. la salubrità dell’aria o la purezza delle acque sono beni giuridici di natura sociale: l’offesa a quei beni non consente di individuare i soggetti individuali cui viene recato pregiudizio.
I beni giuridici di natura sociale sono sempre esistiti, ma è l’evoluzione tecnologica delle moderne società ne ha prodotto l’incremento, agevolandone le possibilità di offesa (es. potenzialità offensive delle attività industriali).
E’ la stessa trama delle relazioni sociali, divenuta fitta e diffusa, tale da coinvolgere spesso masse indeterminate di soggetti, ad aver prodotto il fenomeno di intensificazione della tutela dei beni sociali.

Tratto da DIRITTO PENALE di Beatrice Cruccolini
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