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Caratteristiche dei sistemi giuridici dei paesi socialisti

Caratteristiche dei sistemi giuridici dei paesi socialisti


Si sviluppano in un sistema complesso di date e di eventi dal 1917 (anno della rivoluzione con la quale i bolscevichi (partito comunista) conquistano il potere: la Russia abbatte gli Zar e arriva al sistema socialista) con varie fasi fino anni 80 in Polonia e anni 90 in Russia con la Perestroika di Gorbaciov caratterizzata dalla modernizzazione del sistema giuridico: riconosce la possibilità di avere una proprietà individuale e svolgere in modo autonomo l’attività economica.  

TEORIE DI MARX ED ENGELS

L'umanità visse fino ad una certa data praticando un'economia naturale in cui ogni gruppo umano si appropriava delle risorse naturali nella misura dei propri bisogni. Ad un certo punto l'interesse economico indusse gli uomini a confliggere e i vincitori ridussero i vinti in schiavitù. L'antagonismo tra le classi sociali portatrici di interessi economici opposti portò a sfruttatori e sfruttati, così gli sfruttati sono portati a sentire un desiderio di rivolta e gli sfruttatori a reprimere le ribellioni. I padroni creano lo stato che coattivamente proclama diritto, che gli sfruttatori impongono agli sfruttati. Il prodotto del lavoro dello schiavo appartiene al padrone e una parte minima verrà utilizzata come risorsa per la sopravvivenza. Le tensioni operanti nella società schiavistica determinano un rovesciamento della situazione economica e giuridica: antagonismi economici: una classe aristocratica sia assicura il possesso del suolo e l'appropriazione dei prodotti della terra. I contadini sono costretti a lavorare la terra altrui ricevendo una quota minima dei prodotti (ritorno al rapporto feudale). Si forma una classe di lavoratori liberi (borghesia) che toglierà il potere agli aristocratici ed instaurerà un sistema economico fondato sulla libera circolazione dei beni e sulla libertà di negoziare. La rivoluzione liberale crea due classi: i salariati e i possessori dei mezzi di produzione. I lavoratori si associano in sindacati, vincono le resistenze borghesi e si impadroniscono delle leve del potere. Nella società comunista ognuno lavorerà secondo le proprie capacità e riceverà ciò che è necessario per vivere; scompariranno le contrapposizioni culturali e ideologiche.

(1) Prima fase: Lenin con la dittatura del proletariato. Crea una nuova politica economica basata sulla proprietà privata agricola ed autonomia delle imprese industriali. Stalin: Restaurazione del diritto e principio della LEGALITA’ SOCIALISTA = la legge come strumento per realizzare la transizione dello stato socialista e usato dalla classe al potere per garantire un proprio interesse. Società socialista in cui ognuno avrebbe lavorato nella misura fissata dal contratto di lavoro e collettivizzazione dei mezzi di produzione, industriali e agricoli.  KRUSCIOV modernizzazione; GORBACIOV.
QUESTE SONO LE TAPPE dell’evoluzione della repubblica russa. Le nazioni satellite della Russia hanno dei substrati molto diversi, altre influenze, alle quali si sovrappone il modello sovietico.
Quindi: SUBSTRATI di CODIFICAZIONE o REGOLE CONSUETUDINARIE (sino al 40) poi STRATO DI SISTEMI SOCIALISTI.

(2) Poi RICODIFICAZIONE: ammodernare e rimuovere i propri sistemi per adeguarsi allo sviluppo economico. Cercano di ispirarsi alle proprie tradizioni idea che l’impresa potesse disporre dei beni pur conservando la proprietà statale. Riprendendo in qualche modo la common law, e quindi una proprietà frammentata.
Principio di legalità: diritto imperativo, dettato dalla volontà di un potere politico capace e consapevole formulato come legge.
All'interno di ogni sistema giuridico, il potere si occupava di mettere in funzione le regole pratiche di condotta e di scegliere dottrine politiche. Non era ammessa nessuna voce dissenziente, la divulgazione e l'insegnamento dovevano obbedire ad un unico centro di potere.
Il partito: unicità e onnipotenza, legittimava il potere. Eliminato il capitalismo, tutti i cittadini sono lavoratori e hanno quindi gli stessi interessi economici: il partito deve rappresentare questi interessi economici. Nei paesi monopartitici il potere esercita, fra gli altri compiti, quello di distinguere ciò che è vero e ciò che è falso, definisce la verità.

Costituzione: scritta, proclamazione di vedute politiche, flessibile perché la regola non più adatta per quella società che cambiava doveva essere sostituita. Si susseguirono molte costituzioni fino e quella del 1977 che segnò la fine della dittatura del proletariato. Delineavano i poteri degli organi dello Stato.

Lingua: una nazione doveva imporre la propria egemonia linguistica, visto che la lingua è una premessa di sfruttamento; gli stati socialisti furono quindi prevalentemente federali o unitari visto che comunque il partito era un organo accentrato.

Collettività: lo stato sovietico è una collettività perfetta in cui fluiscono tutti i cittadini, lavoratori, riuniti sotto un capo. E lo stato ha bisogno della collettività, delle imprese, delle cooperative e dei sindacati. Non rientrava tra il concetto di collettività la Chiesa e le altre comunità religiose.

Chiesa e altre comunità religiose: rifiuto di ogni soprannaturale, il partito si occupava di stabilire la verità e di imporla. Non era buono avere la concorrenza di una collettività religiosa. Non si poteva fare propaganda, scegliere una religione. Venne combattuto il cattolicesimo e venne proibita la redazione di libri religiosi, era proibito qualsiasi tipo di riunione o incontro.
L'individuo e i suoi diritti: la persona era considerata come lavoratore, cittadino, membro della società. I diritti erano considerati interessi che il lavoratore doveva proteggere. Si doveva agire nell'interesse della comunità: chiunque agisse per proprio tornaconto ignorando le esigenze collettive compiva un abuso del diritto. (no libertà di pensiero, stampa, associazione...)

Famiglia: no ricerca della paternità naturale, divorzio concesso in particolari casi e con molti oneri, l'omosessualità era reato, c'era quindi molto rigore anche nell'applicazioni delle leggi riguardanti il diritto di famiglia. Dopo la 2' GM, il matrimonio è monogamico, laico e dissolubile, divorzio concesso al venir meno del legame affettivo e  trattamento paritario all'interno della famiglia, gli acquisti dei coniugi sono comuni (elasticità del diritto di famiglia).

Proprietà: diritto socialista quando sottrae i mezzi di produzione al proprietario privato e li collettivizza. Distinzione fra mezzi di produzione che servono per produrre ulteriori beni e beni di consumo che servono per soddisfare un bisogno dell'uomo.
I primi devono appartenere allo Stato che li fornisce in gestione alle imprese. I mezzi di produzione agricoli furono considerati di proprietà del coltivatore che venne spinto a formare una cooperativa con altri coltivatori, le quali avevano un diritto di uso gratuito. Il lavoratore impiegava il salario o la propria quota di utili per acquisire beni che erano proprietà personali (es. casa di abitazione).
Beni che andranno ad appartenere ai sindacati sono quelli che il lavoratore usa collettivamente e indivisibilmente: cinema, biblioteche, ospedali e luoghi di cura.
Si andò delineando una forma di successione legittima e una forma di successione testamentaria.

Produzione e scambio: vi provvedeva l'impresa di Stato, nell'area industriale, e la cooperativa, in campo agricolo. L'attività dell'impresa era sottoposta a piano quinquennale e territoriale. Tutto, prezzo di vendita e a chi vendere, era stabilito dallo Stato. Nello scambio si concludeva un contratto, controllato da un organo predisposto. L'impresa era guidata dal direttore, il quale la gestiva. Non esisteva né risoluzione, né risarcimento perché questo poteva rendere gravosi gli scambi. Per gli scambi internazionali l'impresa doveva rivolgersi ad un organo, non poteva farlo autonomamente.

Rimedi: le corti erano simili a quelle dei paesi continentali occidentali. L'organo "occhio dello Zar"  controllava gli organi amministrativi, promuove l'attività del giudice penale. Il giudizio penale e civile era deciso da un collegio formato da alcuni giudici eletti per un tempo determinato e candidati al partito. La sentenza era inappellabile, ma in alcuni esami la "Prokuratura" poteva chiedere che il caso venisse riesaminato. Se c'erano delle controversie con degli stranieri: la parte occidentale ricorreva all'assistenza di patroni del proprio asse, liberi di esprimersi in inglese. Soluzioni analoghe vennero adottate dagli altri paesi socialisti.

Jugoslavia: riconoscimento autonomie etniche, gestione collettiva delle imprese e verso l'autonomia dell'impresa autogestita; controllo costituzionale a favore dei diritti del cittadino, e lunga opera di codificazione.

Importante: agli interessi individuali si sovrappongono gli interessi collettivi.

Tratto da DIRITTO PRIVATO COMPARATO di Beatrice Cruccolini
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