L'attuazione del provvedimento cautelare

L'attuazione del provvedimento cautelare

CAUZIONE ART 669 undecies

Con il provvedimento di accoglimento o di conferma, ovvero con il provv di modifica il giudice può imporre all'istante, valutata ogni altra circostanza, una cauzione per l'eventuale risarcimento dei danni = potere discrezionale del giudice


L'ATTUAZIONE DEL PROVVEDIMENTO CAUTELARE (nel caso la parte non adempia spontaneamente)

Prima della riforma del 1990 il cpc non dettava la disciplina delle forme di attuazione dei procedimenti cautelari. Era infatti opinione diffusa che, poichè il provv. cautelare realizza la sua funzione proprio con la costituzione della situazione cautelante, e quindi con l'attuazione, non fosse possibile scindere i due momenti cognizione/attuazione, il provv cautelare perciò non sarebbe stato titolo per l'esecuzione forzata, ma esso stesso atto di esecuzione: l'attuazione doveva avvenire secondo le modalità determinate dallo stesso giudice e non secondo la disciplina dettata per l'esecuzione forzata.
Pertanto i provv cautelari non sono titoli esecutivi, qualora la parte non adempia l'ordine contenuto nel provv cautelare, questo viene portato coattivamente ad attuazione. Il legislatore del '90 ha introdotto l'art 669 duodecies e con questo le direttive generali circa le modalità di attuazione:
- L'attuazione del sequestro avviene ex artt 677 e ss.
- L'attuazione delle misure cautelari anticipatorie aventi ad oggetto il pagamento di somme di denaro avviene secondo la disciplina del pignoramento (art 491 e ss), previa verifica di compatibilità.
- L'attuazione delle misure cautelari anticipatorie aventi ad oggetto obblighi di consegna, rilascio, fare o non fare, avviene sotto il controllo del giudice che ha emanato il provvedimento cautelare, il quale ne determina, di volta in volta le modalità di attuazione più idonee.
- Ogni altra questione va proposta nel giudizio di merito.