Lezioni di diritto processuale civile - seconda parte:
Questi ottimi appunti trattano "Lezioni di diritto processuale civile" di Proto Pisani dal capitolo ottavo al capitolo diciottesimo.
I temi trattati sono:
- I requisiti extraformali relativi alle parti, con approfondimento sul liticonsorzio necessario
- la connessione e i limiti soggettivi del giudicato (i limiti soggettivi della sentenza civile, l'intervento volontario, la chiamata in causa su istanza di parte e su ordine del giudice)
- le impugnazioni: l'appello, il ricorso per cassazione, la revocazione, l'opposizione di terzo
- la tutela sommaria: il procedimento d'ingiunzione, il procedimento per convalida di sfratto, la condanna con riserva
- la tutela cautelare
- i procedimenti in camera di consiglio
- l'esecuzione forzata: l'espropriazione forzata, l'esecuzione forzata in forma specifica
- i procedimenti speciali: separazione e divorzio, le sentenze straniere, l'arbitrato
- il processo del lavoro
- il processo societario
Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto processuale civile, a.a.2007/2008
- Titolo del libro: Lezioni di diritto processuale civile
- Autore del libro: A. Proto Pisani
Indice dei contenuti:
- 1. Il litisconsorzio necessario
- 2. La disciplina processuale del litisconsorzio necessario
- 3. Applicazione dell'art. 102 c.p.c.: proposizione della domanda da parte di un legittimato straordinario
- 4. Applicazione dell'art. 102 c.p.c.: deduzione in giudizio di un rapporto plurisoggettivo
- 5. Applicazione dell'art. 102 c.p.c.: stretta opportunità non riconducibili a sistema
- 6. Connessione per identità di questione di fatto o di diritto
- 7. Connessione per identità di fatto costitutivo
- 8. Connessione per identità del rapporto plurisoggettivo dedotto in giudizio
- 9. L’art. 2378 c.c.: impugnazioni
- 10. Litisconsorzio “unitario” o “quasi necessario”
- 11. Connessione per incompatibilità
- 12. Connessione per alternatività
- 13. Connessione per pregiudizialità: primo settore
- 14. Connessione per pregiudizialità: secondo settore
- 15. Connessione per pregiudizialità: terzo settore
- 16. Fattispecie sostanziale di garanzia: garanzia per evizione o garanzia da trasferimento dei diritti
- 17. Fattispecie sostanziale di garanzia: garanzia da vincoli di cui obbligazione
- 18. Fattispecie sostanziale di garanzia: assicurazione sulla responsabilità civile
- 19. Fattispecie sostanziale di garanzia: vendite a catena
- 20. I limiti soggettivi della sentenza civile
- 21. I punti fermi dei limiti soggettivi della sentenza civile
- 22. Gli artt. 1306 e 2377 c.c.
- 23. Nessi di dipendenza giuridica tra rapporti sostanziali e il problema della efficacia riflessa
- 24. Tesi dell’efficacia riflessa generalizzata
- 25. Tesi restrittive in giurisprudenza
- 26. Tesi della generalizzazione della soluzione adottata dall’art. 1485 (e 2859, 2870) c.c.
- 27. La posizione dei creditori
- 28. Terzi titolari di diritti connessi per mera identità di fatto storico (ovvero di questioni di fatto o di diritto)
- 29. Terzi titolari di diritti autonomi e compatibili, suscettibili di subire un pregiudizio di mero fatto
- 30. L'intervento volontario
- 31. Le varie specie di intervento disciplinate dall’art. 105(1) c.p.c.
- 32. L’intervento adesivo dipendente ex art. 1052 c.p.c.
- 33. La chiamata in causa su istanza di parte
- 34. Connessione per identità degli elementi oggettivi del petitum o per alternatività
- 35. Connessione per identità di titolo (causa petendi, fatto costitutivo)
- 36. Connessione per identità di oggetto e di titolo (causa petendi, fatto costitutivo)
- 37. Chiamata in causa di terzi titolari di diritti giuridicamente dipendenti da quello oggetto del processo originario
- 38. La chiamata in causa su ordine del giudice
- 39. Ambito di applicazione dell’art. 107 c.p.c.
- 40. La possibile compressione del principio della domanda
- 41. L’intervento “iussu iudicis” nel corso del giudizio di secondo grado
- 42. I riflessi della l. 353/90 sugli interventi
- 43. Chiamata in causa su istanza di parte: artt. 167 e 269 c.p.c.
- 44. Caratteristiche generali delle impugnazioni
- 45. Classificazione dei mezzi di impugnazione
- 46. I termini per impugnare la sentenza
- 47. I vizi della sentenza e l’evoluzione dei rimedi attraverso cui fare valere le invalidità della sentenza
- 48. Azioni di impugnativa e gravami
- 49. La direttiva dell’unità oggettiva e soggettiva del procedimento di impugnazione
- 50. Giudizio di primo grado svoltosi fra due sole parti
- 51. L’impugnazione incidentale
- 52. La riunione delle impugnazioni separate
- 53. L’impugnazione incidentale tardiva
- 54. L’istituto dell’acquiescenza
- 55. Giudizio di primo grado svoltosi fra più parti
- 56. Cause inscindibili
- 57. Cause scindibili
- 58. Connessione sostanziale e regime processuale
- 59. La connessione per pregiudizialità/dipendenza: l’intervento adesivo dipendente
- 60. Primo schema di connessione per pregiudizialità/dipendenza
- 61. Secondo schema di connessione per pregiudizialità/dipendenza
- 62. Terzo schema di connessione per pregiudizialità/dipendenza
- 63. Regime di impugnazione delle sentenze non definitive
- 64. Effetti della proposizione dell’impugnazione immediata
- 65. Effetti dell’accoglimento dell’impugnazione immediata
- 66. Effetti dell’estinzione del giudizio nel corso del quale la sentenza non definitiva è stata emanata
- 67. La funzione dell'appello
- 68. Le caratteristiche dell’appello
- 69. L’oggetto del giudizio di appello
- 70. L’appello principale, l’appello incidentale e la funzione dei motivi specifici di impugnazione
- 71. La riproposizione di domande e di eccezioni non accolte in primo grado
- 72. La proposizione di nuove eccezioni, nuove prove e la modificazione della domanda di primo grado (lo ius novorum)
- 73. Ipotesi in cui la struttura del giudizio d’appello non consente la piena realizzazione del principio del doppio grado di giurisdizione
- 74. Il procedimento del giudizio d’appello
- 75. Il procedimento del giudizio d’appello appello principale
- 76. Sviluppo dell’iter del processo d'appello
- 77. La nullità dell’atto di citazione d’appello
- 78. L’inammissibilità
- 79. L’improcedibilità
- 80. L’estinzione del giudizio d’appello
- 81. Provvedimenti emanabili dal giudice d’appello
- 82. Sentenze occasionate da motivi di rito inerenti al giudizio d’appello
- 83. Sentenze d’appello di conferma
- 84. Sentenze definitive d’appello di riforma occasionate da motivi di rito inerenti al giudizio di primo grado
- 85. Sentenze definitive di riforma occasionate da motivi di merito
- 86. Rilievi conclusivi
- 87. La funzione della Corte di Cassazione
- 88. Il ricorso per cassazione secondo il codice civile
- 89. La Corte di Cassazione e le altre magistrature superiori
- 90. I provvedimenti denunciabili in Cassazione
- 91. Le caratteristiche del ricorso per cassazione
- 92. I motivi di ricorso e i provvedimenti della Corte
- 93. Contenuto dei provvedimenti adottati dalla corte di cassazione
- 94. Violazione delle norme sulla competenza, quando non è prescritto il regolamento di competenza
- 95. Violazione o falsa applicazione di norme di diritto
- 96. Nullità della sentenza o del procedimento
- 97. Accoglimento del ricorso in cassazione (art. 360 n.4 c.p.c)
- 98. Errores in procedendo: nullità della sentenza come atto
- 99. Errores in procedendo: nullità non sanate del procedimento
- 100. Omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione: ricorso in esame
- 101. Il ricorso: critiche al settore probatorio
- 102. Ipotesi di omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione (art. 360 n.5 c.p.c.)
- 103. La riforma dell’art. 384 c.p.c. e la possibilità di decisione della causa nel merito da parte della Corte di Cassazione
- 104. L’atto introduttivo del procedimento di cassazione
- 105. Il ricorso incidentale condizionato in Cassazione
- 106. Assegnazione del ricorso alle Sezioni Unite o ad una delle cinque Sezioni semplici
- 107. L’udienza di discussione del ricorso in Cassazione
- 108. La decisione della Corte di Cassazione
- 109. Il giudizio di rinvio
- 110. La revocazione, un mezzo di impugnazione
- 111. I motivi di revocazione ordinaria (art. 395 nn. 4 e 5 c.p.c.)
- 112. I motivi di revocazione straordinaria (art. 395 nn. 1, 2, 3 e 6 c.p.c.)
- 113. Revocazione del pubblico ministero ex art. 397 c.p.c.
- 114. La revocazione delle sentenze della Corte di Cassazione
- 115. L’opposizione di terzo
- 116. L’opposizione di terzo ordinaria
- 117. L’opposizione di terzo revocatoria
- 118. Azioni tra tutela rafforzata e funzionalità dell’ordinamento processuale
- 119. Connotati della cognizione piena
- 120. Connotati della cognizione sommaria
- 121. La tutela sommaria: economia di giudizi
- 122. La tutela sommaria: evitare l’abuso del diritto di difesa
- 123. La tutela sommaria: effettività della tutela
- 124. Il procedimento d’ingiunzione
- 125. Procedimento per ingiunzione: il modello italiano
- 126. Procedimento per ingiunzione: i requisiti speciali di ammissibilità
- 127. Procedimento per ingiunzione: i requisiti speciali di ammissibilità relativi all’oggetto
- 128. Procedimento per ingiunzione: i requisiti speciali di ammissibilità relativi alla documentazione
- 129. La fase preparatoria del giudizio
- 130. La fase istruttoria del giudizio
- 131. La fase decisoria del giudizio
- 132. Il giudizio di opposizione
- 133. Cosa avviene nel corso del giudizio di opposizione
- 134. Mancata opposizione al giudizio
- 135. Mezzi di impugnazione ed efficacia di giudicato
- 136. Il procedimento per convalida di sfratto
- 137. Ambito applicativo del procedimento per convalida di sfratto
- 138. La fase introduttiva del procedimento
- 139. L’ordinanza di convalida ex art. 663 c.p.c.
- 140. L’ordinanza immediata di rilascio dell’art. 665 c.p.c.
- 141. Il regime delle impugnazioni
- 142. Differenze tra il decreto ingiuntivo e la convalida di sfratto
- 143. Funzione e struttura della condanna con riserva
- 144. Ipotesi tipiche di condanna con riserva
- 145. Procedimento ex art. 148 c.c.: esigenze di effettività
- 146. Struttura: scelte di diritto sostanziale e processuale per la tutela del diritto al mantenimento
- 147. Procedimento di repressione della condotta antisindacale ex art. 28 l. 300/70
- 148. Considerazioni sulle scelte tecniche dell’art. 28
- 149. I provvedimenti anticipatori di condanna emanabili nel corso del processo a cognizione piena
- 150. L’ordinanza di pagamento delle somme non contestate ex art. 186 bis c.p.c.
- 151. I presupposti del provvedimento
- 152. La natura del provvedimento
- 153. L’ordinanza di ingiunzione ex art. 186 ter c.p.c.
- 154. L’ordinanza successiva alla chiusura dell’istruzione
- 155. Effettività della tutela giurisdizionale e tutela cautelare
- 156. I rimedi agli ostacoli non ascrivibili alla durata del processo
- 157. I rimedi agli ostacoli derivanti dalla durata del processo a cognizione piena
- 158. I rimedi agli ostacoli derivanti dalla durata del processo esecutivo
- 159. Lentezza patologica o dalla disfunzione dei processi a cognizione piena ed esecutivi
- 160. Neutralizzare i danni dell’attore che ha ragione per la durata del processo a cognizione piena
- 161. Tutela cautelare atipica, tutela cautelare tipica e tutela sommaria non cautelare
- 162. I rapporti fra tutela sommaria cautelare e tutela sommaria non cautelare
- 163. La struttura della tutela cautelare
- 164. Provvisorietà del provvedimento, non necessariamente anche degli effetti
- 165. La strumentalità del provvedimento cautelare
- 166. Pericolo da infruttuosità e da tardività
- 167. Corrispondente distinzione tra provvedimenti cautelari conservativi e anticipatori
- 168. Periculum in mora
- 169. Sistema cautelare totalmente “atipico” e sistema “tipico”
- 170. Ipotesi di misure cautelari tipiche e accertamento del “periculum in mora”
- 171. Misure cautelari tipiche e tutela sommaria non cautelare
- 172. La pericolosità intrinseca dei provvedimenti cautelari: le cauzioni ed i possibili rimedi
- 173. Il sequestro giudiziario
- 174. Ambito applicativo del sequestro giudiziario
- 175. Contenuto del provvedimento e sua attuazione
- 176. Funzione dell’istituto del sequestro giudiziario
- 177. Il sequestro conservativo: funzione ed effetti
- 178. Fumus boni iuris
- 179. Periculum in mora nel sequestro conservativo
- 180. Limiti dell’istituto del sequestro conservativo
- 181. La denuncia di nuova opera ex art. 1171 c.c.
- 182. La denuncia di danno temuto ex art. 1172 c.c.
- 183. La denunce e la tutela inibitoria
- 184. I provvedimenti di istruzione preventiva
- 185. L’audizione di testi a futura memoria, la consulenza tecnica e l’ispezione preventiva
- 186. Il sequestro giudiziario di prove
- 187. Provvedimenti d’urgenza nell’ambito della tutela cautelare e della tutela giurisdizionale in genere
- 188. Atipicità del diritto d’azione
- 189. Importanza del compito svolto dall’art. 700 c.p.c. e i limiti intrinseci alla sua funzione di norma di chiusura
- 190. L’ambito applicativo dell’istituto
- 191. Il requisito della “irreparabilità” del pregiudizio
- 192. La necessità di recuperare l’importanza della persona del titolare del diritto
- 193. La pericolosità dell’art. 700 c.p.c.
- 194. Il requisito dell’ ”imminenza” del pregiudizio
- 195. Il contenuto dei provvedimenti d’urgenza
- 196. La tutela dei c.d. diritti di libertà
- 197. La disciplina dei provvedimenti cautelari in generale
- 198. La disciplina della competenza nel rilascio delle misure cautelari
- 199. La disciplina del procedimento di rilascio delle misure cautelari
- 200. Il provvedimento negativo ovvero di rigetto
- 201. Il provvedimento di accoglimento di misura cautelare chiesta “ante causam”
- 202. La disciplina dell’inefficacia del provvedimento e delle restituzioni
- 203. La revoca e la modifica
- 204. La cauzione e l’inefficacia del provvedimento cautelare
- 205. L’attuazione dei provvedimenti cautelari
- 206. L’istituto del reclamo nei procedimenti cautelari
- 207. Motivi del reclamo nei procedimenti cautelari
- 208. Il procedimento del reclamo nei procedimenti cautelari
- 209. La struttura e la funzione del reclamo nei procedimenti cautelari
- 210. L’ambito di applicazione degli artt. da 669 bis a 669 terdecies c.p.c.
- 211. La nozione di provvedimento cautelare
- 212. I provvedimenti sommari sottratti alla disciplina degli artt. 669 bis ss. c.p.c.
- 213. Tipologia di provvedimenti cautelari soggetti alla disciplina degli art. 669 bis ss. c.p.c.
- 214. L’applicazione degli artt. 669 bis e ss. c.p.c. ai procedimenti possessori
- 215. Caratteristiche essenziali della giurisdizione contenziosa (o costituzionalmente necessaria)
- 216. Provvedimenti sommari-semplificati-esecutivi privi di attitudine al giudicato
- 217. Funzioni giurisdizionali non necessarie e giurisdizione volontaria
- 218. Il significato ed il valore della cognizione piena (ex art. 737 ss. c.p.c.)
- 219. Sostanziale sommarietà della cognizione (ex art. 737 ss. c.p.c.)
- 220. Affinità e differenze della cognizione con i processi sommari relativi a diritti
- 221. Assenza di attitudine al giudicato della cognizione
- 222. Ipotesi cui si applica la procedura camerale ex art. 737 ss. c.p.c.
- 223. Autorizzazioni al compimento di atti negoziali concesse a rappresentanti di minori, incapaci, gruppi
- 224. Nomine di rappresentanti a minori o incapaci o di curatori di patrimoni separati
- 225. Rimozione di rappresentanti o amministratori nell’interesse di minori
- 226. Provvedimenti nell’interesse dei minori e incisione sulla potestà parentale
- 227. Il proprium della gestione di interessi e la sua contrapposizione alla tutela giurisdizionale dei diritti
- 228. L’accertamento dei diritti presupposti e la tutela giurisdizionale dei diritti incisi
- 229. Procedimento camerale ex art. 737 ss. c.p.c., gestioni di interessi dei minori e potestà parentale
- 230. Conflitto nella gestione di interessi
- 231. Inadeguatezza del procedimento camerale nella tutela giurisdizionale dei diritti
- 232. Inaccettabilità della soluzione accolta dalla giurisprudenza prevalente
- 233. Ipotesi di utilizzo del procedimento camerale per la tutela di diritti
- 234. Gestione di interessi e tutela dei diritti
- 235. Gestione di interessi e tutela dei diritti: modalità tecnico-procedurali dei processi
- 236. Gestione di interessi e tutela dei diritti: assenza di un modello generale di processo
- 237. Ricorso disordinato ed abnorme alla procedura camerale ex art. 737 ss. c.p.c.
- 238. Osservazioni introduttive sull'esecuzione forzata
- 239. La nozione di titolo esecutivo
- 240. La fase preliminare della notificazione del titolo esecutivo e del precetto
- 241. L’opposizione all’esecuzione ex art. 615 c.p.c.
- 242. Effettività ed idoneità dell’opposizione all’esecuzione
- 243. Osservazioni introduttive sull’espropriazione forzata
- 244. L’espropriazione forzata in generale
- 245. Il processo di espropriazione forzata è diretto dal giudice dell’esecuzione
- 246. Cenni sul pignoramento
- 247. Il pignoramento mobiliare presso il debitore
- 248. Il pignoramento mobiliare: beni pignorati siano di proprietà di terzi
- 249. Il pignoramento presso terzi
- 250. Il pignoramento immobiliare
- 251. I requisiti e gli effetti dell’intervento dei creditori
- 252. Creditori intervenienti muniti e non muniti di titolo esecutivo
- 253. Creditori intervenienti tempestivi e tardivi
- 254. Creditori chirografari e muniti di un diritto di prelazione
- 255. L’accertamento del credito dei creditori intervenuti
- 256. Soluzioni al problema relativo alla stabilità della distribuzione del ricavato
- 257. Problema dell’esistenza e dell’ammontare del credito dei creditori intervenuti
- 258. Intervento e pignoramento successivo
- 259. La vendita, l’assegnazione forzata e l’opposizione di terzo all’esecuzione
- 260. Gli effetti sostanziali della vendita forzata
- 261. La vendita forzata: art. 2920 c.c.
- 262. La vendita forzata di un bene immobile
- 263. La natura della vendita forzata e la sua stabilità
- 264. L’assegnazione forzata
- 265. Gli effetti sostanziali dell’assegnazione forzata
- 266. L’opposizione di terzo all’esecuzione
- 267. La distribuzione del ricavato del titolo esecutivo
- 268. Distribuzione del ricavato in caso di concorso di più creditori
- 269. La stabilità della distribuzione del ricavato
- 270. La stabilità dei risultati dell’espropriazione forzata e l’opposizione agli atti esecutivi
- 271. L’espropriazione dei beni indivisi
- 272. L’espropriazione contro il terzo proprietario
- 273. L’estinzione del processo esecutivo
- 274. L’esecuzione forzata in forma specifica
- 275. Ammissibilità dell’esecuzione forzata
- 276. La nozione di fungibilità/infungibilità nell'esecuzione forzata
- 277. L’esecuzione forzata per consegna o rilascio
- 278. L’esecuzione forzata di obblighi di fare e di non fare
- 279. Limiti della tutela specifica e tutela risarcitoria
- 280. Storia della tutela risarcitoria e tutela specifica
- 281. Storia della tutela risarcitoria e tutela specifica: il testo del codice civile del 1942
- 282. Atipicità della tutela specifica e la sua applicabilità anche ai rapporti obbligatori
- 283. La separazione consensuale
- 284. La separazione giudiziale
- 285. L’udienza presidenziale nella separazione giudiziale
- 286. Provvedimenti temporanei ed urgenti nell’interesse dei coniugi e della prole
- 287. Svolgimento dell'udienza presidenziale nella separazione giudiziale
- 288. Il processo di divorzio: processo su domanda unilaterale
- 289. Il processo di divorzio: processo su domanda congiunta
- 290. L’efficacia in Italia delle sentenze straniere
- 291. L’art. 64 della l. 218/95 l’efficacia di accertamento
- 292. L’art. 65 l. 218/95
- 293. Cenni sul sistema emergente dalle Convenzioni di Bruxelles del 1968 e di Lugano del 1988
- 294. L’arbitrato
- 295. La disciplina delle modalità di svolgimento del processo arbitrale
- 296. Rapporti tra giudizio arbitrale e giurisdizione statale
- 297. Impugnazione del lodo per nullità per revocazione e per opposizione di terzo
- 298. La disciplina nel processo del lavoro
- 299. L’ambito di applicazione del rito speciale e il tentativo obbligatorio di conciliazione
- 300. L’art. 409 n. 3 c.p.c. e l’introduzione della equivoca nozione di lavoro parasubordinato
- 301. Cenni sulla c.d. privatizzazione del pubblico impiego
- 302. Le controversie sindacali e collettive
- 303. Le controversie previdenziali
- 304. Estensione del rito del lavoro alle c.d. controversie locatizie
- 305. Il tentativo obbligatorio di conciliazione
- 306. La scelta del giudice ordinario e la competenza per materia del pretore
- 307. La scelta del giudice e la competenza per territorio
- 308. La rilevabilità delle questioni di competenza e le modalità della loro decisione
- 309. Le questioni di rito
- 310. Le conseguenze dell’errore sul rito e l’intreccio tra rito e merito
- 311. Il cumulo nello stesso processo di domande soggette a riti diversi
- 312. L’operatività del principio di preclusione
- 313. La l. 353/90 e il rito del lavoro
- 314. Il ricorso e l’instaurazione del contraddittorio
- 315. Nullità del ricorso e vizi nella attività di instaurazione del contraddittorio
- 316. Momento da cui decorrono gli effetti sostanziali e processuali della domanda
- 317. La costituzione del convenuto
- 318. Preclusioni per le parti e poteri del giudice: importanza dell’interrogatorio libero delle parti
- 319. Temperamenti al principio di preclusione: in particolare in tema di prove
- 320. Processo del lavoro: disciplina dell’istruzione e poteri istruttori d’ufficio
- 321. Ammissione delle prove in generale
- 322. L’interrogatorio libero dei terzi inabilitati a testimoniare ex artt. 246 e 247 c.p.c.
- 323. Il regime della domanda riconvenzionale
- 324. Il regime degli interventi, dell’integrazione del contraddittorio e della riunione di cause
- 325. La contumacia del convenuto e le vicende anomale del processo
- 326. La decisione e le ordinanze di pagamento di somme
- 327. Le decisioni sulla competenza e le sentenze non definitive su questioni pregiudiziali di rito e/o di merito
- 328. Osservazioni e conclusioni sulle questioni di competenza del giudice
- 329. La formazione della sentenza ed i possibili vizi
- 330. Problemi sul meccanismo di formazione della sentenza
- 331. L’esecutorietà ope legis delle sentenze di primo grado favorevoli al lavoratore, inibitoria ed appello con riserva di motivi
- 332. La rivalutazione monetaria dei crediti di lavoro: profili sostanziali e processuali dell’art. 4293 c.p.c.
- 333. Le ordinanze di pagamento di somme ex art. 423 c.p.c.
- 334. Caratteristiche generali dell’appello nel rito del lavoro
- 335. Il ricorso in appello, l’instaurazione del contraddittorio, la costituzione del convenuto e l’appello incidentale
- 336. Nuove domande, nuove eccezioni e nuove prove in appello
- 337. L’udienza di discussione. Il contenuto e l’efficacia delle sentenze d’appello
- 338. Cenni sul ricorso per cassazione e le altre impugnazioni
- 339. L’intelaiatura del decreto legislativo e il contenuto della delega
- 340. Cenni sul suo ambito di applicazione
- 341. La disciplina del nuovo rito speciale a cognizione piena
- 342. Atto di citazione, comparsa di risposta, memoria di replica dell’attore, controreplica del convenuto, ulteriori repliche
- 343. Le preclusioni in punto di domande, eccezioni e prove
- 344. L’istanza di fissazione dell’udienza
- 345. La fase che va dalla designazione del giudice relatore al deposito del decreto di fissazione dell’udienza di discussione
- 346. Il problema del processo con pluralità di parti
- 347. Il contenuto del decreto di fissazione dell’udienza
- 348. Nullità della notificazione della citazione, integrazione del contraddittorio e “irregolarità” ex art. 182 c.p.c.
- 349. Le attività da svolgersi nell’udienza di discussione
- 350. L’insorgere di questioni pregiudiziali di rito o di merito astrattamente idonee a definire il giudizio
- 351. L’istanza congiunta di fissazione dell’udienza
- 352. Il processo contumaciale e la cauta introduzione della ficta confessio
- 353. La disciplina degli interventi volontari
- 354. Il giudizio d’appello
- 355. Rilievi critici sul giudizio d'appello
- 356. Il c.d. procedimento sommario di cognizione
- 357. Le novità in materia cautelare
- 358. Le novità in materia di provvedimenti camerali
- 359. Novità in tema di arbitrato
- 360. Il tentativo di conciliazione
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