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Il principio di automaticità delle prestazioni e il suo fondamento


Tra il rapporto avente ad oggetto le prestazioni di rapporto avente ad oggetto la contribuzione non sussiste uno stretto nesso di interdipendenza: nel senso che il diritto alle prestazioni matura (almeno in via di principio) anche in assenza di puntuale adempimento all'obbligazione contributiva.
In altri termini, l'ente previdenziale non può porre al lavoratore, quale soggetto protetto, l'inadempimento contributivo del datore di lavoro.
Ciò è quanto suole esprimersi quando si invoca il principio di automaticità delle prestazioni.
Originariamente introdotto nell'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali e progressivamente estesa, la regola dell'automaticità delle prestazioni acquisite effettiva rilevanza generale solo quando la sua operatività è stata riconosciuta anche nell’assicurazione generale per l'invalidità, la vecchiaia e la morte gestita dall'INPS.
Peraltro, seppure esteso a tutte le forme di tutela, il principio di automaticità delle prestazioni previdenziali resta appannaggio del solo lavoro subordinato.
All'applicazione di detto principio, infatti, rimane estranea, per una evidente giustificata ragione di autoresponsabilità, la vasta platea dei lavoratori autonomi.

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