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"Il più grande programma di sistema dell'idealismo tedesco"



Ne “Il più antico programma di sistema dell'idealismo tedesco” si comprende come il desiderio di fondare un nuova religione vada di pari passo con l’idea di riunificare verità e bontà sotto la bellezza. Il supremo atto della ragione è atto estetico, poiché filosofia e storia son destinate a scomparire, ma non l’arte poetica. Il frammento è pubblicato nel 1917 da Rosenzweig. Bohm dirà che il vero autore dello scritto era forse Holderlin. Nel 1965 si propone l’idea che il frammento sia stato scritto dall’hegel di Francoforte vicino a Holderlin. Rosenzweig è convinto invece che l’autore sia Schelling, anche se è la calligrafia di Hegel. Il frammento si apre con la dichiarazione che in futuro la metafisica e la natura fisica del mondo rientreranno nella morale = sistema generale delle idee. Altro concetto holderliniano: l’idea di bellezza intesa nel superiore senso platonico. Il bello qui è inteso però come atto supremo della ragione, mentre per Holderlin l’essenza della bellezza è al di sopra di ragione teoretica e pratica. L’atto estetico è mediazione tra verità e bontà sotto l’egida della ragione. L’umanità necessita di un nuova mitologia che si ponga al servizio delle idee: se le idee non assumono una forma estetica = mitologica, non avranno interesse per il popolo. Obiettivo del programma: fondare un nuova religione, necessaria sia alle masse che ai filosofi. Questo programma è ostacolato dalla realtà statale. Ma lo stato va superato. Lo stato attuale, non quello finale cui allude hegel. Comunque il filosofo deve avere un'attitudine estetica pari a quella del poeta, che si esprima in un linguaggio filosofico che abbia valore simbolico come quello poetico. I 2 vogliono ridare forma poetica al linguaggio filosofico rendendolo universalmente comprensibile. Filosofo e poeta si incontrino in un linguaggio. La filosofia non tocca il vero senza sensibilità artistica. Riassunto: il linguaggio filosofico deve possedere una valenza estetica capace di estendere l’orizzonte di significato fino a raggiungere il regno ideale della bellezza. I 2, comunque, si distaccheranno. Hegel si concentra sulle pretese sistematiche, Holderlin sulla poesia. Che il filosofo abbia forza estetica pari al poeta. Solo così si può riprendere il dialogo filosofia-poesia.

Tratto da HOLDERLIN di Dario Gemini
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