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La persona offesa dal reato


La persona offesa dal reato è il titolare (sia persona fisica che giuridica, privata o pubblica) del bene giuridico la cui lesione o la cui messa in pericolo costituisce l’essenza della condotta penalmente illecita.

Alla persona offesa viene riconosciuta, in linea di principio, la qualità di “soggetto processuale”, ma non di parte, dal momento che non le si concedono i poteri e i diritti che alla parte sono attribuiti al fine di provocare una decisione giurisdizionale della regiudicanda.

Una notevole differenza esiste tra la figura dell’offeso dal reato e la figura della parte civile: questa va ricondotta nell’ambito della tutela della sfera patrimoniale e del diritto al risarcimento del danno che dall’azione criminosa sia a essa derivato; la prima invece opera nel contesto del riconoscimento ufficiale di un interesse del privato alla persecuzione penale dell’autore del reato. Alla persona offesa viene sostanzialmente assegnato un ruolo di accusa penale privata, sussidiaria o accessoria rispetto a quella pubblica.

Ordinariamente, è in capo allo stesso soggetto che si determinano tanto la lesione quanto il danno patrimoniale cagionati dal reato.

La persona offesa può essere estromessa dal processo quando, su istanza delle parti o ex officio, il giudice accerti che essa è carente di legittimazione (= titolarità dell’interesse giuridicamente protetto) o di capacità processuale (= idoneità a esercitare concretamente i diritti e le facoltà di cui gode).

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