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Plutarco

Plutarco (Cheronea 50 – 125 d.C.).
La sua formazione culturale è accademica. Studiò ad Atene con Ammonio.
Viaggiò molto, soprattutto in Egitto e in Italia (visitò più volte Roma).
Divenne cittadino romano col nomen Mestrio.
Rivestì anche cariche pubbliche: per lungo tempo fu sacerdote del tempio di Apollo a Delfi, non lontano dalla sua città natale (presso la quale trascorse quasi tutta la sua esistenza).
La sua fama è legata ai “Moralia”  (ci sono pervenuti circa 70 scritti di questa raccolta) e alle “Vite parallele”  (ci sono pervenute circa 50 biografie).

Vite parallele
Le biografie sono raggruppate a due a due: un illustre personaggio del mondo greco viene comparato ad un illustre personaggio del mondo romano. In tal modo, egli presenta il mondo greco e quello romano come omologhi.
L’intento delle opere è educativo: l’autore propone biografie esemplari di uomini che incarnano certe virtù morali. La virtù è, per Plutarco, principalmente una virtù politica: ecco perché l’autore affronta le biografie di grandi uomini d’azione, e non di poeti o filosofi.
Questa raccolta non può essere definita opera di storia, ma è semplicemente una raccolta di biografie, e la biografia, secondo gli antichi, ha soprattutto un intento pedagogico e morale.

Moralia
Questa raccolta di opere che affrontano svariati temi, quali la politica, la storia, la critica letteraria, l'etica, la retorica, l’antiquaria, la teologia, ci mostra un Plutarco con una buona disposizione al filosofare.

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