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Sprawson - Goethe e il nuoto

La ribellione del nuotatore alle convenzioni mondane della società trova un prima espressione nelle esperienze di Goethe, le cui opere giovanili suggerirono tutte le successive tematiche romantiche. Tutto cominciò con un episodio del viaggio in svizzera del 1773, in cui fa scandalo bagnandosi nudo con due giovani dello sturm und drang. Nei ricordi di questi episodi G. definì l'opposizione tra coloro che anelavano a tornare al vecchio mondo pastorale e pagano (culto per nudità e acqua) e la massa che aderiva ancora alle convenzioni morali del medioevo, che aveva preso il posto di quel mondo. I Greci erano, per Goethe, il popolo che più di ogni altro viveva in sintonia con la natura, libero dalle costrizioni imposte dalla società. In svizzera G. si accorse che l'unico modo per identificarsi con lo spirito della mitologia greca e appagare il suo amore per il corpo nudo gli era offerto dal nuoto.

Carl Diem, consulente della Riefenstahl per il film, usò l'entusiasmo di G. per lo sport per nobilitare l'atletismo del suo tempo. Secondo D. quello di G. fu un grosso esempio, che diede impulso a migliaia di persone, anche medici, solo perché Goethe lo consigliava.  Goethe nella sua vita nuotò quasi sempre nel fiume che era in fondo al suo giardino, a Weimar. Faceva il bagno giorno e notte, come forma di autodisciplina o per immergersi nei romantici effetti della natura. Possedeva un'incisione da un disegno di Michelangelo, di soldati che fanno il bagno in un fiume, e la conservava bene perché secondo lui indicava il nuoto come la forma più sublime di rilassamento. Gli pareva che lì Michelangelo volesse rendere omaggio alla totale introspezione del nuotatore, libero dai richiami di un mondo tormentato. Tornato dalla svizzera si dice di lui che fosse un grandissimo nuotatore, a Weimar. Lì si formò un circolo di nuotatori aristocratici, tutti pronti a scandalizzare i cittadini. Sembra che l'immaginazione di Goethe ne fosse colpita: molte metafore natatorie ricorrono costantemente nelle sue lettere. Per tutta la vita Goethe fu ossessionato dal ricordo di persone annegate: così si sentì responsabile quando una giovane si annegò dopo aver letto il Werther.  Comunque nei suoi drammi e romanzi ci sono ragazzi che cadono nel fiume; amanti portati via dalla corrente, ma anche nuotatori lieti e baldanzosi. Goethe ammette che il suo rapporto con l'acqua arricchiva anche la sua scrittura.

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