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La notazione musicale


Necessità di trovare un sistema simbolico per definire altezza, durata e ritmo di una melodia.
Origini : simboli abbreviati usati per la recitazione orale greca (notazione ecfonetica)
V-VII sec. D.C. : neumi. Non definiscono l’altezza dei suoni ma danno un’idea approssimativa della melodia.
IX sec D. C. : appare per la prima volta il rigo
  Una sola linea orizzontale, più tardi aggiunta di una colorata
 3,4 righe (nel regulae de ignotu cantu) --> tetragramma, usato nel canto gregoriano.
Rigo : linea orizzontale o insieme di righe che si usa per definire l’altezza di una nota.
XIII sec. --> grande sviluppo melodia/armonia/ritmica
1290-1361 : Philippe de Vitry scrive Ars Nova --> spiega i principi della nuova arte nella sua opposizione all’arte vecchia (Ars Antiqua). Ars nova sistema notazionale simile al nostro.
Notazione dell’altezza: Do – Si (7 note)
Nota :
 Suono musicale singolo
 Simbolo scritto di un suono musicale
 Tasto di uno strumento
Ottava: intervallo di otto note. Il rapporto delle frequenze di un’ottava è 1:2. Il pianoforte è generalmente diviso in 7 ottave : Contra, Grande, Piccola, Una linea, Due linee etc… (Do, Do1, Do3, Do4, Do5,Do6)
Intervallo: distanza (in ordine di altezza) tra due note (si contano sia la prima che l’ultima)
Rigo musicale: metodo per stabilire l’altezza delle note. Musica moderna/contemporanea --> pentagramma, al quale si aggiungono linee supplementari per aumentare la portata del pentagramma.
Chiavi: punto di riferimento sul rigo
Nella scrittura musicale l’asta della nota va verso l’alto dal terzo rigo in giù, verso il basso dal terzo rigo in su.

Tratto da LA GRAMMATICA DELLA MUSICA di Silvia Lozza
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