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La vita e la prima fase di Miguel de Unamuno (1864 – 1936)


La vita

Fu il primo scrittore spagnolo, dopo secoli, a imporre la sua opera a livello europeo, intervenendo autonomamente come saggista e narratore in un generale discorso sull’uomo contemporaneo. Basco di origine, inchiodato alla contraddizione tra unità nazionale e indipendentismo regionale, fu professore di greco a Salamanca, poi rettore della medesima università. Nemico dell’erudizione, fu un eccentrico, e un personaggio paurosamente egocentrico, consapevole di esserlo; lavoratore instancabile, non smise mai di studiare e scrivere, cercando di mettere sempre in discussione le forme codificate dello scrivere. Solitamente il saggio è il genere a cui è ancorata più solidamente la sua fama.Dividiamo la sua attività di scrittore in tre fasi: la prima, che va fino al 1897, la seconda dal 1897 al 1913, la terza, finale.

La prima fase

Le sue prime opere significative sono raccolte sotto il titolo En torno al casticismo, oltre al romanzo Paz en la guerra.  Nei saggi Unamuno dimostra di essere il primo scrittore, dopo Larra, a interrogarsi sulla sua posizione di intellettuale di fronte alle grandi masse, dimostrandosi, in questa fase, un ottimista progressista: sotto la storia ufficiale sta la intrahistoria, quella costituita dai milioni di uomini senza storia che, a tutte le ore del giorno e in tutti i paesi del globo, si alzano e vanno nei campi a proseguire l’oscura e silenziosa fatica quotidiana ed eterna; secondo Unamuno è la loro l’autentica tradizione, e gli intellettuali devono conservarla e farla crescere, aprendo le porte della cultura spagnola alle mescolanza con la cultura degli altri paesi.
In Paz en la guerra, Unamuno documenta approfonditamente la Bilbao dell’ultima guerra carlista, di cui fu testimone, scrivendo un romanzo dal classico sfondo storico ma con un taglio narrativo diverso, affidato a due giovani che sono entrambi proiezioni della personalità di Unamuno.  Pachino nel finale medita tra la scelta della pace come accettazione della morte, e della guerra come partecipazione all’azione sociale e storica, un problema che rimarrà sempre forte in Unamuno.
Nel 1894 entra nel Partito Socialista Operaio Spagnolo e diventa un collaboratore assiduo di La lucha de clases e di El socialista, mensile degli anarchici barcellonesi. Scelta insolita per uno scrittore spagnolo quella di stabilire legami organici di attività col proletariato. Ma la sua partecipazione alla vita del partito fu sempre marginale e limitata a polemiche dottrinarie, mentre in lui maturavano violenti conflitti psicologici in un clima di mutazione finiseculare.

Tratto da LETTERATURA SPAGNOLA di Gherardo Fabretti
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