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Los Trabajos de Persiles y Sigismunda (1617) di Cervantes


Ultima opera di Cervantes, pubblicata postuma nel 1617. Una prima lettura ha portato alla più prevedibile delle interpretazioni: Cervantes, pervaso più che mai dalle istanze controriformistiche, crea quest’opera come riassunto delle sue direttive artistiche, ultimo stadio della sua mentalità, ormai proiettata verso l’idea della vita come pellegrinaggio verso il porto rassicurante della fede. In effetti la trama non lascerebbe molto spazio a interpretazioni diverse, eppure, saggi più recenti hanno tentato di rivedere questa lettura. Fermo restando il chiaro motivo della scelta della forma del romanzo bizantino, poco sperimentato nei secoli e per questo stuzzicante per gli interessi di Cervantes, resta da comprendere quali fossero i reali stimoli tematici sentiti da quest’ultimo. Una soluzione moderata potrebbe essere quella di riconoscere, nella figura di Antonio, sicuramente la suggestione moralistica ma anche il gusto della peripezia e dell’avventura.

Tratto da LETTERATURA SPAGNOLA di Gherardo Fabretti
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