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Il rovesciamento dei ruoli la funzione di testimonianza e l’ambito dei fattori curativi

Offrire un contributo all’esplorazione di quei pz che in analisi sembrano funzionare attraverso il “rovesciamento dei ruoli” una forma di ripetizione in cui i pz sono inconsciamente identificati con l’aggressore(deprivato, deprivante)mentre l’analista personifica il loro se’ infantile dissociato.
Con questi pz non sarà necessaria una interpretazione classica ma  “mutativa” cioè di interpretare e vivere al loro posto una parte della vita psichica che per essi è sconosciuta o hanno espulso per la sofferenza : questa che è stata ignorata o cmq non tollerata dai caregivers perché non possedevano gli strumenti per gestirla.
Dunque l’analista deve farsi testimone dei sentimenti e angosce vissute senza negare il dolore mentale che sappia sopravvivere e rimanere vivo.
Secondo Bion questi pz  non accetteranno mai un’interpretazione per quanto corretta se non vedono prima che l’analista è passato per questa crisi emotiva concepita come parte essenziale dell’interpretazione 
Ferenczi sosteneva invece che il pz dovesse per ricordare il passato e eventualmente cambiarlo nel presente e futuro anziché riproporre la sua storia il “necessario contrasto”: seduta dopo seduta deve incontrare una buona analisi una diversa madre,padre.. un nuovo e alternativo scambio affettivo tra individui. L’analista deve porsi come nuovo “s/oggetto” perché si mette a disposizione del pz donandogli la sua anima per divenire i personaggi coinvolti nel dramma offrendo una figurabilità.
Discussione osservazione clinico teoriche 
Si è scelto di trattare questo argomento e non un altro perché spesso tendiamo a identificarci con i genitori in primis con quelli buoni e adeguati; in realtà è emerso come spesso questi adulti non sono sempre buoni genitori e noi per difenderci da questo abbiamo preferito perdonare i loro errori e ad essere compiacenti con i loro; siamo stati noi i primi a rifiutare e denegare la non eccellenza dei nostri genitori e quindi ad avere molta difficoltà ad immedesimarci in questi bambini.
I bambini si sono trovati ad identificarsi inconsciamente con qst genitori carenti per sopravvivere, perdendo così ogni accesso al bambino che è in lui e che ha dovuto espellere; per questo in seduta i pz richiederanno di essere quei bambini che non sono stati e l’analista dovrà assolvere a qst compito e permetterglielo

In conclusione 
La talking cure in molte analisi deve essere preceduta da una inter-psychic-acting cure ( incarnare e diventare la bambina che il pz ha dissociato nella sua vita infantile tenendo però conto
a)dell’esperienza che i baby dovrebbero fare con i genitori buoni per soggettivarsi come individui interi
b) esperienza vissuta di stare ed essere con un adulto capace di incoraggiare il pz a continuare a provare e pensare fino in fondo eventi psichici un tempo interrotti
l’analista dovrà poi diventare reale per richiamare alla vita e rompere il circolo vizioso mortifero
occorre essere disponibili a separarsi momentaneamente dal proprio ruolo per rivestire come interpreti i ruoli che il pz ci chiede di assumere

Il rovesciamento dei ruoli

Nei casi in cui la sofferenza psichica si origina nell’area dei traumi preverbali,il transfert si presenta a livello primitivo di espressione a un livello che coinvolge anche l’analista oltre che il pz
Le funzioni analitiche sono finalizzate a creare le condizioni interpsichiche affettive affinchè possa essere trasmesso l’alfabeto emotivo utile a padroneggiare l’esperienza 
È necessario molto tempo in queste analisi perché qst pz mancano di un pezzo di esperienza in cui il trauma consiste nel fatto che non è accaduto qlcs che sarebbe dovuto accadere
Le forme del transfert-controtransfert prendono vita in analisi attraverso vere e proprie messe in atto(enactments) che coinvolgono entrambi 
L’impegno dell’analista prevede che 
a)accolga la ripetizione del pz nell’aspettativa di rinvenire un incoraggiamento a provare e pensare gli eventi psichici interrotti 
b)offrire attività mentale che gli permetta di metabolizzare quanto non lo è stato  possibile attraverso inversione dei ruoli, non incarnare solo i genitori ma soprattutto il pz 
3 considerazioni:
a)lo specchio analitico non deve rimandare al pz solo i suoi contenuti emotivi,ma anche ciò che deriva da noi stessi
b)la costruzione a cui è chiamato l’analista è la costruzione di una realtà affettiva ed effettiva necessaria per la ricostruzione di un ricordo_  dobbiamo prima rimanere coinvolti senza aver paura
c) l’elaborazione psicoanalitica (working through) della risposta contro-transferale a ciò che il pz chiede di essere accolto e contenuto
 
il rovesciamento dei ruoli
Il ripetuto protrarsi di una medesima replica può essere dovuto al bisogno del pz di sodare da vicino come la mente dell’altro può sopravvivere rendendosi contenitrice di esperienze da lui sperimentate impossibili da dirsi e pensarsi
 
attraverso il rovesciamento dei ruoli l’analista dovrà essere
-i genitori sofferenti e che ha avuto il pz
-il genitore che avrebbe dovuto avere 
-il bambino che è stato
-quello che non è stato che non è potuto essere

Lavorare nell’area di rovesciamento dei ruoli

-Caso di M.
-Caso di Alberto (insoddisfazione nei rapporti con le donne Analisi come una medicina purgante che lo costringeva a produrre molti contenuti verbali Padre preside esigente e intrusivo(morto quando lui aveva 10anni) Madre parca negli affetti che rimasta vedova non espresse che sacrificio e dovere x far crescere 5figli)


Tratto da LA SIGNORINA CHE FACEVA HARA-KIRI di Ivan Ferrero
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