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Ripetizione e transfert


già in Freud c’è nel transfert la dimensione diciamo così di ripetizione che di per sé il fatto che il paziente ripeta con l’operatore elementi che contraddistinguono certe relazioni primarie e in qualche modo possiamo dire imbrigliate con la causazione del sintomo? è un ostacolo…perché è evidente che c’è un rischio cioè che si ripeta il fallimento che c’è stato con quelle relazioni particolarmente paterne e materne allora
com’è che Freud invece dice ma è anche il nostro principale strumento.
Esempio Quadro d Bacon“Il cardinale di Velasquez..”:lui fa a ripetizione nel senso che ripete lo stesso soggetto più e più volte e lui lo mette dentro in una gabbia quando dicevo come fare a perforare la gabbia ho in mente quella visione veramente drammatica del soggetto umano che ha Bacon.
Come fare a uscire dalla gabbia?allora il controtransfert abbiamo visto rischia di tenere tutte e due nella gabbia, soggetto e operatore, il transfert no
Cos’è che permette a Freud di dire che invece il transfert (che  è una ripetizione, che è un ostacolo..che è una nevrosi di transfert) è la cura  è anche l’occasione di un cambiamento che si pretende abbastanza radicale.
Abbiamo visto che Freud stesso dice “non è una relazione speciale”è qualche cosa che contraddistingue tutte le relazioni umane,  la psicoanalisi se ne impadronisce  lo usa in una maniera diversa per permettere a un soggetto di reperirsi nella sua divisione.
Che cos’è che il transfert ha questa capacità di essere un ostacolo ma anche al di là dell’ostacolo perche mette in scena ed è attuale, non è una pura ripetizione perchè ha  in più la relazione con l’operatore
La sua dizione più completa è amore di transfert.
C’è di mezzo l’amore è questa la chiave che permette un cambiamento che è un amore un po’ speciale nel senso che non è l’innamoramento tout court e  questo amore inizia a volte molto prima che uno arrivi in seduta e dica le cose sue, prima che ci telefoni quello che possiamo realisticamente dire è che se arriva a telefonarci è perché siamo già dentro a un circuito per cui per esempio da noi si aspetta qualche cosa.
ma perché?allora noi dobbiamo connotare l’amore di transfert con una questione direttamente legata al sapere.
Facilmente sui banchi dell’università si distingue l’affettivo dal cognitivo un po’ per scopo didattico e un po’ perché sembrerebbero due dimensioni tanto diverse ma non lo sono affatto.

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