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Disturbo da Depersonalizzazione e Derealizzazione


A. La presenza di esperienze persistenti o ricorrenti di depersonalizzazione, derealizzazione, o entrambi:
Depersonalizzazione: Esperienze di irrealtà, distacco o di essere un osservatore esterno per quanto riguarda i propri pensieri, i sentimenti, le sensazioni, il corpo o azioni (ad esempio: alterazioni percettive, senso distorto del tempo, senso di sé irreale o assente, paralizzazioni emotive e/o fisiche).
Derealizzazione: Esperienze di irrealtà o di distacco rispetto all’ambiente circostante (ad esempio: persone o oggetti vengono vissuti come irreale, onirica, nebbioso, senza vita, o visivamente distorta).

B. Durante le esperienze di depersonalizzazione o derealizzazione, l’esame di realtà rimane intatto.

C. I sintomi causano disagio clinicamente significativo o menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti del funzionamento.

D. Il disturbo non è attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per esempio: una droga di abuso, farmaco) o di un'altra condizione medica (ad esempio: convulsioni).


E. Il disturbo non è meglio spiegato da un altro disturbo mentale, come la schizofrenia, disturbo di panico, disturbo depressivo maggiore, disturbo acuto da stress, disturbo da stress post- traumatico o un altro disturbo dissociativo.

Tratto da PSICOPATOLOGIA DIFFERENZIALE di Veronica Rossi
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