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Lo spettro schizofrenico e altri disturbi psicotici


Nello spettro schizofrenico sono presenti:
• Disturbo schizotipico di personalità
• Delirante
• Psicotico breve
• Schizofreniforme
• Schizofrenia
• Schizoaffettivo
• Disturbo psicotico indotto da sostanze
• Psicotico dovuto a condizione medica generale
• Catatonia associata ad altro disturbo mentale
• Catatonia dovuta a condizione medica non altrimenti specificata

Spettro schizofrenico e altro disturbo non altrimenti specificato

Caratteristiche principali sono:
Deliri: convinzioni radicate, non propense al cambiamento, anche alla luce di evidenze contrarie. L’insight è assente anche se i deliri vengono descritti molto bene dai pazienti.

I deliri più comuni sono:
• Deliri di persecuzione (quando il paziente è convinto di essere danneggiato, inseguito da altri individui o gruppi).
• Deliri di riferimento (convinzione che gesti, segnali ambientali, siano diretti a lui con intenti malevoli).
• Delirio di grandezza (credenza di avere abilità eccezionali, essere ricchi, famosi ed avere abilità superiori alla media).
• Delirio erotomanico (un individuo che non ha contatti col paziente, solitamente un personaggio noto, sia innamorato del paziente).
• Delirio nichilistico (convinzione che una catastrofe sia in arrivo).
• Delirio somatico (preoccupazione relativo alla propria salute e al funzionamento degli organi).

Molti pazienti hanno tra i deliri la convinzione che le loro idee possano essere rubate → Bizzarri (non riscontrabili nella realtà → es.: durante la notte qualcuno abbia scambiato i suoi organi; non bizzarri (non impossibile → es.: essere perseguitato dalla mafia)

‣  Allucinazioni: non possono essere evitate dal paziente, riguardano tutti i 5 sensi ma le più frequenti sono le uditive. Il paziente ha difficoltà a concentrarsi per via di queste allucinazioni. Nei bambini ci sono reazioni violente perché possono essere spaventati. A volte le voci sono istigatorie. Viene chiesto al paziente quanto queste voci siano invasive anche per il loro tono.
Anche quelle visive sono possibili anche se non comuni, alcune possono aver contenuto piacevole altre contenuto spiacevole. Nell’assessment si parte dalle condizioni mediche e riguardante le sostanze e i farmaci che assumono.

‣ Eloquio e pensiero disorganizzato: sono nei pazienti più gravi, il pensiero disorganizzato viene evidenziato attraverso l’eloquio (anch’esso disorganizzato). C’è il passaggio da un discorso ad un altro, tangenzialità dei discorsi, evitamento della risposta. Quando l’eloquio è disorganizzato c’è insalata di parole. Sono caratteristiche riscontrabili in fase di acuzia. In seguito a terapia farmacologica i pazienti hanno xerostomia, risultano persi ecc.

‣ Comportamento motorio disorganizzato e catatonia: si passa da comportamenti infantili ed agitazione imprevedibile. Difficoltà nel mantenere comportamenti diretti allo scopo e difficoltà a svolgere attività quotidiane. A fianco a questi comportamenti ci può essere catatonia, è una specificazione.
Negativismo → il paziente è resistente a qualunque tipo d’istruzione che gli viene data, mantenimento di posizioni rigide. Può esserci anche catalessia. Movimenti stereotipati. Tendenza a mantenere lo sguardo fisso. Possono fare smorfie. Eloquio echeggiante.

‣ Sintomi negativi: rappresentano parte sostanziale della sintomatologia, meno evidenti in altri disturbi. Molto spesso si trovano nella fase prodromica e dopo una fase terapeutica o trattamento i pazienti possono mostrare questi segnali. Bisogna evidenziare se il paziente è in fase prodromica o in fase di viraggio. Si manifestano attraverso appiattimento dell’affettività, apatia (non hanno interessi per nessuna cosa), alogia (povertà dell’eloquio e del linguaggio), anedonia (incapacità di esperire piacere o essere felici pensando al passato), asocialità (mancanza d’interesse alle relazioni sociali). Sono questi sintomi che portano all’isolamento e all’etichettamento con disagio sociale marcato.

Tratto da PSICOPATOLOGIA DIFFERENZIALE di Veronica Rossi
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