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Cos'è la revisione


La revisione può essere:
>> Interna (internal auditor):
• Financial (Revisione di tipo contabile)
• Operational (efficacia ed efficienza del processo produttivo, reclami dai clienti)
• Compliance (conformità normativa, spesso usata dalle banche)

>> Esterna (external auditor):

• Revisione contabile (attività per verificare se un bilancio è sostanzialmente corretto)
• Fraud auditing (attività di tipo ispettivo per ricercare frodi commesse ad esempio, dai dipendenti)
• Forensic auditing (attività di revisione legata ai contenziosi, ci sono cause in corso)
• In ipotesi particolari (nelle operazioni straordinarie come fusioni e scissioni per tutelare, come forma di garanzia ai creditori - ad es., il parere di congruità sul rapporto di cambio). O le due diligence che servono a rassicurare l’investitore riguardo l’acquisto di un’azienda (garantire che non vi siano rischi ambientali, fiscali o problemi coi dipendenti).

LA REVISIONE CONTABILE (Definizione)

Attività svolta da parte di soggetti indipendenti, che applicano procedure al fine di accertare la conformità del bilancio alla legge, interpretata ed integrata dai principi contabili di riferimento.

È un’attività che viene svolta principalmente nell’interesse degli azionisti di minoranza e dei creditori; i soggetti che esercitano tale attività devono essere indipendenti, ovvero, non devono avere relazioni personali né economiche con gli amministratori della società cliente (si parla di indipendenza sia sostanziale che formale, in quanto devo apparire indipendenti anche agli occhi di terzi).
Il bilancio deve essere conforme alla legge (codice civile e IAS/IFRS), e i principi contabili di riferimento sono gli OIC (per coloro che non usano gli IAS/IFRS).

Tale attività conduce all’espressione di un giudizio professionale sull’attendibilità sostanziale del bilancio, prima dell’assemblea per l’approvazione del bilancio il revisore manda una lettera agli azionisti contenente il giudizio espresso:
• giudizio positivo
• giudizio positivo con rilievi: è sostanzialmente attendibile, ci sono errori ma che non sono gravi al punto da intaccare l’attendibilità del bilancio, non influenzano l’opinione del lettore (ad esempio dei crediti che non sono stati svalutati abbastanza)
• giudizio negativo: sono stati riscontrati degli errori gravi, pervasivi e un giudizio negativo porta a una totale perdita di credibilità per la società. infatti, nella maggior parte dei casi il revisore si accorda con gli amministratori per sistemare le cose che non vanno bene.
• impossibilità ad esprimere un giudizio: vi sono delle situazioni che generano incertezza e non si riesce a valutare tale impatto (tema della continuità aziendale).

La lettera che scrive il revisore è strutturata come segue:
• il primo paragrafo è quello in cui esprime il giudizio (opinion)
• aspetti chiave della revisione contabile: anche se il giudizio è positivo, per una maggiore trasparenza il revisore deve comunicare gli aspetti più delicati che ha riscontrato (ad esempio se siamo in presenza di un contenzioso tributario ci deve essere un accantonamento a fondi rischi se vi è una probabilità superiore al 50%, ma è una valutazione molto soggettiva).
• Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale (per gli assetti) per il bilancio consolidato
• Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato (se non segue le procedure, non se da un giudizio positivo a un bilancio che in realtà è sbagliato)
• Altre informazioni previste dalla legge (ad esempio, dichiarazione di indipendenza da parte dei revisori).

Il revisore:
• afferma di essere fortemente convinto (mai certo! Perché i controlli sono fatti a campione; alcune voci hanno una natura stimata come i crediti, il valore di marcato delle rimanenze; errore del revisore; amministratori che occultano dei documenti ai revisori perché hanno commesso delle frodi) che il bilancio non è viziato da errori significativi (con un inevitabile margine di errore - rischio di revisione - a causa dei controlli effettuati a campione): in ogni bilancio c’è qualche errore normalmente, ma non devono essere tali da influenzare l’opinione di chi legge il bilancio.
Quindi il rischio di revisione è quando il revisore non riscontra un errore significativo e dà un giudizio positivo a un bilancio non corretto e viceversa.
Se il revisore in questo caso non ha rispettato le procedure, è responsabile! Dunque, i soggetti danneggiati come i soci e i creditori possono chiedere i danni al revisore.
• non garantisce lo “stato di salute” dell’azienda o l’efficacia efficienza del management, in quanto ci può essere un’azienda che va bene ma fa il bilancio sbagliato o aziende che vanno male ma che fanno il bilancio corretto (in questo caso il revisore da un giudizio positivo)
• non garantisce l’assenza di frodi aziendali (frodi interne, frodi fatte dai dipendenti! Se ci sono delle frodi ma che non impattano in modo significativo sul bilancio, il revisore può prescindere da queste frodi).

Tratto da REVISIONE AZIENDALE AVANZATO - PARTE 1 di Mattia Fontana
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