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Metodologia di revisione


Obiettivo del revisore è l’espressione di un giudizio sull’attendibilità di certe informazioni.

Il revisore adotta una metodologia che, nei suoi tratti essenziali può essere spiegata attraverso 4 esempi:

• imparare ad utilizzare un software o una app: riferimenti a procedure e standard (le procedure che deve seguire il revisore: principi della specifica società e principi di revisione)

• la revisione dell’identità di una persona fisica: come si accerta l’identità di una persona fisica?
1. Attraverso l’autocertificazione (dice come si chiama)
2. Attraverso i documenti (anche se si potrebbe falsificare o anche ad esempio nel caso dei gemelli che hanno la stessa foto)
3. Conferme da terzi (perché le osservazioni solo interne all’azienda sono abbastanza deboli quindi possono essere chieste conferme a terzi, ad esempio riguardo ad un ricavo registrato dalla società cliente, per ritrovare riscontro dall’altra parte vedo se vi è il debito registrato (circolarizzazione dei crediti)
4. Osservazione fisica diretta (ad esempio la verifica del magazzino, il revisore deve assistere all’inventario di fine anno proprio per avere tale conferma tramite osservazione diretta, verificando l’esistenza e la completezza).   

• la revisione degli studenti presenti in un’aula: la procedura dell’appello: sono confronti in senso opposto effettuando anche una delimitazione dell’evidenza. Partendo da un elenco di iscritti faccio l’appello degli studenti presenti in aula. Concetto di duplice direzione delle verifiche: Esistenza (ciò che è iscritto in contabilità esiste) e completezza (se le operazioni effettuate sono state contabilizzate).


• la conta fisica delle persone presenti in Piazza del Duomo

La delimitazione delle evidenze può avvenire in cinque modi:

1. delimitazione fisica (es. isolamento di determinati beni per evitare che ci siano delle entrate e delle uscite) ad esempio se faccio l’inventario del magazzino è meglio se non vi siano entrate e uscite delle merci (anche se non sempre è possibile perché non è sempre possibile bloccare il processo di magazzino, ma di solito alla fine dell’anno il processo di blocca, infatti l’inventario viene effettuato alla fine dell’anno).

2. delimitazione mediante numerazione sequenziale /progressiva (es. fatture, ddt, ecc.) ad esempio le registrazioni a libro giornale e le fatture hanno una progressività (se ci sono 100 fatture significa che sono state emesse 100 fatture)

3. delimitazione temporale: associare in modo certificato il momento in cui un documento viene emesso (dare una data certa ai documenti, posso andare ad esempio da un ufficio postale o da un notaio che può fare un estratto autentico che permette di certificare quando quella copia autentica è stata fatta. Ci sono anche dei sistemi informatici che identificano il momento in cui la registrazione è stata fatta e non permettono di modificare la registrazione originaria per evitare che i dipendenti modifichino i documenti senza dare evidenza di ciò (senza le scritture di rettifica); bisogna farlo in modo trasparente, lasciando traccia; c’è anche la firma digitale o i sistemi di fatturazione elettronica e la posta elettronica certificata (strumento che ha il valore legale delle raccomandate con ricevuta di ritorno).

4. delimitazione tramite somma (del numero degli oggetti o del loro valore): posso delimitare un insieme ad esempio dicendo che il totale delle fatture è 100 oppure che il totale dei crediti è di 100000.

5. delimitazione attraverso l’attestazione del management (dichiarazione di completezza delle informazioni fornite ai revisori): se il management vuole nascondere qualcosa al revisore agirà con dei sistemi fraudolenti per non far arrivare quelle informazioni.
Ad esempio, la fideiussione concessa per fare un favore personale ad un amico (impegna la società ad adempiere all’obbligazione del suo amico qual ora egli non adempia); il revisore vede questa informazione nella nota integrativa (è una passività potenziale, scritta in bilancio se è probabile). È importante avere questa info per il lettore perché deve sapere a quali rischi è sottoposta la società.
Alla fine del lavoro di revisione, il revisore si fa rilasciare un’attestazione del management che attesta di aver rilasciato tutte le informazioni necessarie per poter far esprimere il giudizio al revisore (in questo modo gli amministratori sono responsabili riguardo alla predisposizione del bilancio e alla completezza delle informazioni rilasciale).

Attendibilità come concetto probabilistico

Più verifiche il revisore fa, più il revisore arriva vicino ad un grado di confidenza del 100% riguardo alla correttezza del bilancio (revisore non è mai certo della corretta del bilancio).
Ma più fa verifiche, più aumenta il costo della revisione. Quindi dovrà valutare anche i costi di queste verifiche (si ferma quando il beneficio incrementale è pari al suo costo).

La metodologia di revisione:
• si basa sul confronto di informazioni (evidenze) per valutarne l’attendibilità in senso probabilistico
• elementi chiave: numerosità delle informazioni (più ne ho meglio è), confrontabilità e concordanza delle evidenze
• tre tipi di evidenze: rilevazioni interne dell’azienda (con minor valore probativo) (+): fatture, DDT, ecc., rilevazioni/conferme di terzi indipendenti (++): crediti e debiti verso terzi, ecc. e osservazione diretta della realtà da parte del revisore (+++): inventari fisici, ecc.
• duplice direzione delle verifiche (esistenza e completezza)
• è necessario delimitare le evidenze

Tratto da REVISIONE AZIENDALE AVANZATO - PARTE 1 di Mattia Fontana
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