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Archivio informatico. Information retrieval e Thesaurus


La grande maggioranza degli utenti degli archivi audiovisivi che conservano materiali nonfiction ricerca i film (quando possibile) attraverso il loro contenuto.
Il cinema è un linguaggio, ma è un linguaggio troppo ricco e vago per essere “tradotto” servendosi di rigide regole di catalogazione. La prima difficoltà, nell’individuazione di criteri oggettivi di descrizione del film, è data dalla ricca tipologia di forme in cui il film si presenta, dal contenuto (narrativo o no) e dall’ampia casistica della sua organizzazione interna (girato, montato, etc..). La catalogazione è un linguaggio che traduce un atro linguaggio; l’essenziale è prima stabilire, poi rendere esplicite, le regole che si seguono in questa traduzione, partendo sempre dalle esigenze di un modello di utente.
In realtà se dopo un secolo di cinema siamo diventati tutti spettatori e abbiamo interiorizzato il linguaggio del film, non abbiamo tuttavia a disposizione criteri comuni per la sua decodifica. Gli strumenti dell’archivistica e della biblioteconomia possono risultare utili se ci si limita ad alcuni suggerimenti fondamentali. Ricercare un film del resto (come ricercare un documento qualsiasi) non significa analizzarlo, perchè niente può sostituirne la visione (qui ci viene in aiuto la digitalizzazione).
Si può sicuramente affermare che un linguaggio libero risulta particolarmente utile per la catalogazione degli audiovisivi, che presentano al loro interno una quantità di argomenti sempre molto vasta. Tuttavia un linguaggio controllato permette di rivolgersi a un utente medio con qualsiasi grado di alfabetizzazione (l’utente internet), perché, soprattutto se supportato da uno strumento informatico, è in grado di guidarlo nella ricerca. Quest’ultimo tipo di linguaggio richiede un indicizzazione analitica, che comporta la necessità di descrivere un documento attraverso chiavi d’accesso differenziate, nessuna delle quali è in grado di esaurirne interamente il contenuto. Questo sistema è realizzabile servendosi di un information retrieval(sistema di recupero dell’informazione), che consente una ricerca incrociata tra i termini immessi nella scheda. Naturalmente il metodo migliore per rendere questo tipo di indicizzazione di facile accesso è la creazione di un thesaurus o di un authority file. È una scelta che rallenta i tempi di immissione. Utilizzare correttamente questi strumenti non è sempre facile.

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