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L'inizio della Guerra Fredda


La conferenza di Parigi fu l’ultimo atto di cooperazione fra URSS e potenze occidentali, una grave crisi fu innescata dal contrasto fra l’unione sovietica e la Turchia (appoggiata dagli USA) a proposito dello stretto dei Dardanelli, Truman inviò la flotta americana nel mar Egeo per contenere l’espansione dell’URSS, nel giugno ’47 gli americani lanciarono il piano Marshall per aiutare economicamente l’Europa. I sovietici respinsero il piano e imposero ai loro satelliti di fare altrettanto, il dialogo fra le 2 superpotenze era ormai cessato, al suo posto subentrò la guerra fredda. Il più importante terreno di scontro fu la questione della Germania divisa in 4 zone di occupazione, Berlino a sua volta era divisa in 4 zone. USA e GB integrarono le loro zone attuando il piano Marshall, Stalin reagì col blocco di Berlino impedendo i rifornimenti e l’europa sembrò di nuovo sull’orlo di un conflitto. Nel ’49 il blocco venne tolto furono unificate tutte le 3 zone occidentali della Germania e fu proclamata la Repubblica Federale Tedesca con capitale Bonn. La risposta sovietica fu la creazione di une Repubblica Democratica Tedesca con capitale Pankow. A questo punto la divisione dell’Europa in 2 blocchi contrapposti era ultimata. Nell’aprile ’49 si firmava a Washington il Patto Atlantico, alleanza difensiva fra i paesi dell’Europa occidentale, gli USA ed il Canada. Il patto prevedeva un dispositivo militare integrato composto da contingenti dei singoli paesi membri: la NATO. Nel’ 55 l’URSS rispose stringendo con i paesi satelliti un’alleanza militare detta Patto di Varsavia.

Tratto da PICCOLO BIGNAMI DI STORIA CONTEMPORANEA di Marco Cappuccini
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