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Etica professionale



L’ETICA PROFESSIONALE può essere intesa come un insieme di imperativi che derivano direttamente dalle caratteristiche nonché condizioni sopra illustrate.

Sei sono gli imperativi più importanti:

1. Dal primo requisito di servizio derivano gli imperativi di fidatezza e di un obbligo fiduciario verso il cliente, il professionista deve cioè considerare prioritario il benessere dei clienti e non sfrutti la loro fiducia a proprio vantaggio.

2. Dal requisito della competenza deriva l’imperativo di beneficenza, cioè l’usare quella competenza per aiutare il cliente.

3. Dal potere professionale e dal fatto che il potere è ineguale, derivano gli imperativi di rispettare l’autonomia del cliente e l’obbligo di rendere paritetico il potere tra i due, un obbligo cioè di giustizia.

4. Dall’impegno personale nel lavoro scelto per tutta la vita deriva l'obbligo di integrità, di coerenza nelle scelte che determina la storia della vita di un professionista.

Tutte le caratteristiche delle professioni hanno eguale importanza, assegnare priorità a una delle 4 caratteristiche equivale ad adottare un certa prospettiva sulle professioni, il che porta a riconoscerci in una delle numerose scuole di studiosi di etica professionale. Dalle differenza di enfasi tra le 4 caratteristiche deriva una differenza nei pesi relativi assegnati agli imperativi.

1. Per gli autori che privilegiano la funzione: il rapporto di fiducia con il cliente è prioritario, e la fidatezza ha il primo posto tra gli imperativi, questa funzione comporta un obbligo rigido verso il cliente noto giuridicamente come obbligo fiduciario. Il professionista è il fiduciario, il cliente è il beneficiario, e l’obbligo è tale che il professionista può fare solo ciò che va a vantaggio del cliente. Un professionista dovrà dunque proteggere il suo cliente dalle interferenza della società in generale.

2. Per gli autori che privilegiano la caratteristica della competenza, l’obbligo principale del campo disciplinare deve essere quello di continuare ad espandere le sue conoscenze e usare le sue risorse con saggezza. Così la beneficenza, il fare del bene in virtù della conoscenza diventa l’imperativo più importante. Il professionista deve assumersi in questo caso, non solo la responsabilità di tenersi aggiornato ma anche di far avanzare nel suo campo tali conoscenze rendendo il campo più completo possibile.

3. Per gli autori che privilegiano il potere, l’ineguaglianza del potere è l’aspetto principale del professionismo. I professionisti, a detta di Lebacqz, hanno il potere di definire la realtà, mettere il potere al centro della questione etica significa dare importanza alle norme di giustizia. Giustizia comporta la liberazione di coloro che sono oppressi.

4. Per gli studiosi orientati alla professione, la vocazione del professionista viene per prima, e quindi l’integrità della professione e del professionista prende il primo posto. Così il professionista deve difendere gelosamente la sua autonomia e il suo potere da un controllo non professionale, dovrà quindi difendere la professione dalle violazioni dell’obbligo fiduciario e da altri abusi di potere (ciarlatanismo).


Tratto da DECALOGO MODELLI ETICI di Marianna Tesoriero
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