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Nelson Goodman: arte, linguaggio, comunicazione e percezione


Nelson Goodman nel suo testo “Vedere e costruire il mondo” si occupa di arte, linguaggio, comunicazione e percezione. 

Egli afferma che ogni percezione è un modo di costruire il mondo per cui non esiste una percezione ingenua del mondo; la percezione lavora con i nostri sensi infatti la struttura è la forma fisica di un oggetto a cui si può accedere solo tramite i sensi. 

Con uno strumento si ha un nuovo modo di percepire il mondo e questo strumento può essere l’arte o la musica: per quanto riguarda l’arte da una parte si ha il nostro modo di percepire il mondo che influenza l’arte ma dall’altra parte si ha l’arte che influenza il nostro modo di percepire la realtà, per quanto riguarda la musica lo strumento musicale è un oggetto che ha delle potenzialità sonore e il suono può modificare la realtà. 

Secondo Goodman dal momento in cui si costruisce il linguaggio si costruisce anche il mondo per cui non si possono disarticolare linguaggio e mondo perché non esiste uno senza l’altro. Egli per scrivere la notazione parte della differenza tra il falsificabile e il non falsificabile, falsificare un’opera d’arte e quindi copiare è tanto più difficile quanto più ci si vuole avvicinare all’originale infatti copiare è più difficile di creare poiché chi ha creato l’originale non aveva vincoli mentre chi falsifica deve copiare perfettamente quello già fatto da un altro. Fare la distinzione tra l’originale e la copia non sempre è possibile attraverso i nostri sensi e in questi casi si può ricorrere a degli strumenti scientifici appositi. Fare la distinzione è necessario poiché tra l’artista e colui che copia l’originale cambia la frequentazione, ovvero il rapporto personale con l’oggetto (l’artista originale aveva una frequentazione con la sua opera d’arte mentre l’artista che ha eseguito la copia non aveva la frequentazione con l’oggetto). 

Goodman distingue le arti in 2 categorie:
1. arti autografiche: tipo di arti dove ha senso chiedersi se ci si trova di fronte all’originale o alla copia
2. arti allografiche: tipo di arti dove non ha senso chiedersi se ci si trova di fronte all’originale o alla copia e ci si basa sullo spartito, ovvero una guida che ha la funzione di identificare un’opera da una esecuzione all’altra; lo spartito non corrisponde all’opera e neanche le esecuzioni corrispondono all’opera quindi non è chiaro cosa sia un’opera d’arte (a differenza delle arti autografiche dove è chiaro cosa è un’opera d’arte)
Dal rapporta tra spartito ed esecuzione nasce l’opera musicale che si trova a metà tra tutti gli spartiti e tutte le esecuzioni di un’opera. Qualsiasi spartito ha la funzione di creare una classe che contiene solo gli elementi che sono conformi allo spartito (se un’esecuzione non è conforme a quello a quello spartito non farà parte di quella classe). Goodman affermando questo crea un rapporto bidirezionale: se da una parte è possibile partire da uno spartito e arrivare all’esecuzione dall’altra parte è possibile partire da un’esecuzione per arrivare a uno spartito e questo è dimostrato anche dallo schema elaborato da Goodman (+).
Per Goodman il sistema notazionale è un sistema di regole che permette di tradurre un testo scritto in suono e viceversa con un rapporto biunivoco poiché la corrispondenza deve essere perfetta, è un sistema di scrittura che mi permette di codificare ciò che dico. Per far sì che una notazione possa definirsi tale bisogna che ci sia un’indifferenza di carattere, ovvero quando diversi caratteri hanno lo stesso suono (A e a sono caratteri diversi ma il suono della pronuncia è lo stesso), e una differenziazione finita, si deve sempre definire a quale classe di elementi appartiene un carattere. Secondo Goodman l’unica forma di scrittura che rispetta queste regole/caratteristiche è lo spartito musicale e l’unica forma di scrittura che è degna di essere chiamata spartito è la notazione musicale perché ha la funzione di identificare un’opera musicale da una esecuzione all’altra e crea una classe di elementi formata da esecuzioni musicali. Goodman definisce la notazione musicale come uno dei sistemi più perfetti perché annota tutto, non è ambigua, esprime altezza/durata/timbro della nota e il rapporto che essa ha con altre note e queste informazioni possono essere inserite in un sistema cartesiano.

L'aspetto studiato da Garbuglia è la filosofia della comunicazione musicale, non è uno studio della musica da un punto di vista analitico ma parte dal presupposto che tutti i messaggi comunichino qualcosa e quindi anche la musica è comunicativa.

Tratto da SEMIOTICA di Emma Lampa
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